GRANDI APPLAUSI PER MAYA OGANYAN CON ORCHESTRA SINFONICA DI SANREMO

L’Orchestra Sinfonica di Sanremo ha offerto al numeroso pubblico il Concerto per pianoforte n°3 e la Sinfonia dal finale “selvaggio e bizzarro” di Ludwig van Beethovenal pianoforte Maya Oganyan

Sabato 6 aprile alle 18.00 sul palco del Teatro dell’Opera del Casinò la giovanissima e pluripremiata pianista Maya Oganyan per un concerto di grande musica diretto dal M° Nayden Todorov.

 Maya Oganyan diciottenne nata a Mosca, pianista all’età di quattro anni ha iniziato lo studio dello strumento con il M° Alexander Maykapar, professore all’Accademia di Musica “Gnessin”. Nel 2015 è entrata al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, dove ha potuto studiare sotto la guida del M° Massimo Somenzi e dal 2022 nella classe del M° Olaf John Laneri. Oggi sta proseguendo il suo percorso con il M° Roberto Prosseda, all’Accademia di Prato e sta frequentando il corso di alto perfezionamento con M° Lilya.

Oganyan è vincitrice di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, tra cui il “Premio Schumann 2023” del “Concorso Rospigliosi”, aggiudicandosi anche il premio del pubblico; il primo premio al concorso “Giovani Talenti Femminili della Musica” del Soroptimist Italia; “Vienna Grand Prize Virtuoso Competition”; “Orbetello Piano Competition”, “La Palma D’Oro”, vincendo anche il Premio Pettini “al miglior talento messosi in evidenza tra tutti i Primi Premi di tutte le sezioni”. A soli 17 anni è stata la più giovane finalista – e vincitrice del 2° Premio – nella storia del concorso, del Premio della Giuria e del Premio Speciale “per il miglior talento femminile” al prestigioso “Verona International Piano Competition”, a cui ha partecipato come più giovane candidata. Si esibisce regolarmente in tutta Italia e si è già esibita in importanti festival.

Nel concerto di sabato, la giovane pianista si è esibita con l’Orchestra nel terzo dei cinque Concerti per pianoforte di Ludwig van Beethoven. Un’opera che rappresenta una sorta di “baricentro” nel percorso stilistico del compositore che si distingue dai primi due sia a livello sinfonico che nell’allontanamento dai modelli settecenteschi. 

Beethoven non scrisse, come di consueto, la parte del solista: era un modo per rendere inaccessibili, almeno per qualche tempo, sia i segreti della scrittura pianistica che gli effetti sonori sapientemente realizzati. Il 5 aprile del 1803 Beethoven stesso eseguì il concerto al Theater an der Wien.

Nel corso della prima esecuzione del terzo Concerto per pianoforte, fu tenuta a battesimo anche la Sinfonia N. 2 in Re Maggiore Op. 36, che ha chiuso il concerto al Teatro del Casinò di Sanremo. Un’opera composta tra il 1800 e il 1802, al culmine di un periodo di grave e profonda crisi provocata dall’incipiente sordità. Beethoven riuscì tuttavia a trovare la forza per superare quel momento di grave prostrazione e ultimò la sua Sinfonia n.2 in re maggiore op. 36, che in realtà non  lascia trapelare alcuna traccia dei suoi tormenti interiori. La Sinfonia n.2 si rivela all’ascolto una pagina gioiosa, a tratti scherzosa e persino ironica, nella quale Beethoven si basa sui grandi esempi di Haydn e Mozart, ma se ne allontana con i suoi temi di vigore popolaresco, i ritmi marcati e l’abbondanza di idee tematiche. 

Alla direzione del concerto il M° Nayden Todorov, professore in corsi di direzione d’orchestra in Bulgaria e Masterclass in vari paesi, membro della giuria di vari concorsi di direzione. Nel 2019 il direttore d’orchestra è stato selezionato per la seconda volta come Musicista dell’anno in Bulgaria. Nel 2021 il suo primo libro, “A Whif of Angels”, è stato pubblicato dalla casa editrice Colibri. Nell’ottobre 2022, è stato rieletto – per un secondo mandato – direttore della Sofia Philharmonic.

L’invito all’ascolto che ha preceduto il Concerto è stato a cura del prof. Antonio Secondo.

di M.B.