NUOVO APPUNTAMENTO DI COMBIN EN MUSIQUE “LA DANZA CHE RACCONTA”

25 Luglio, ore 16

Maneggio L’Envers, Rey, Ollomont

LA DANZA CHE RACCONTA, A CAVALLO NEL ‘600

HELICONA PROJECT

Davide Monti – violino e direzione

Maria Christina Cleary – arpa

Antoine Schneider – violino

Antonio Minelli – viola da gamba

Alonzo Cardenas – chitarra barocca

Fabrizio Orsini – maestro d’armi

Cavalieri guidati da Erik Perron

Evento in collaborazione con l’asd L’Envers affiliata Fitetrec Ante


Aosta, 22 Luglio 2021- Il prossimo appuntamento di Combin en Musique condensa l’essenza di arti solo apparentemente molto diverse tra loro nella proposta di Helicona Project  intitolata “La danza che racconta, a cavallo nel ‘600” il 25 luglio alle ore 16 presso il Maneggio L’Envers, Rey, Ollomont. Il Festival Combin en Musique, quest’anno in ulteriore crescita, è ideato e curato dall’associazione culturale Combin en Arts, realizzato col sostegno del Consiglio Valle, dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali, Turismo, Sport e Commercio e dei Comuni di Doues, Ollomont e Valpelline.

Helicona è il nome latino della montagna dove, secondo la tradizione, si dipartono i fiumi che donano ispirazione, Aganippe e Ippocrene. In questo contesto e su queste basi culturali si origina l’evento multidisciplinare basato sull’ascolto e sulla reazione empatica dove la musica è centrale, quale canale linguistico universale. Proprio il suono e la voce permettono l’interazione tra persona e cavallo. Si instaura un legame profondo, di scambio, emozionale, che ha perimetro nello spazio, ma che lavora anche a lungo termine, ben oltre la performance contingente. I cavalli sono dunque gli “attori” del concerto, ballerini naturali e curiosi interlocutori degli strumenti. I musicisti si muoveranno con loro mentre i cavalieri diventano gli inconsueti coreografi di un carosello antico.

La musica barocca e l’improvvisazione sono le basi di questo dialogo tra uomo e animale.

«Questo progetto – spiega Davide Monti di Helicona Project- ha trovato risonanza dappertutto, a partire dal corso estivo che di solito teniamo a Verona per affrontare tutte le tematiche di interesse in modo orizzontale, per far capire le connessioni tra una materia e l’altra. E poi nel mondo si è sviluppato molto in Australia, Giappone, Canada, Francia, Finlandia, Repubblica Ceca, Svizzera, per citare alcuni Paesi. Le tre attività che caratterizzano l’Helicona Project sono Ricerca, Educazione, Performance e, sempre in quest’ottica, partecipiamo con grande piacere nel Festival Combin en Musique.  Necessariamente la performance deve essere precedentemente preparata da un tempo dedicato alla Ricerca e all’Educazione, che non è solamente il tempo delle prove, bensì un tempo di formazione e di approfondimento a lungo termine. Per questo motivo abbiamo la fortuna di poterci avvalere del contributo di Fabrizio Orsini, maestro d’armi collaboratore del progetto Helicona, per allestire le scene di combattimento presenti nello spettacolo. Siamo in una società che si sviluppa in modo specialistico, noi facciamo l’opposto e recuperiamo la totalità delle connessioni tramite il potere di astrazione tipico della musica. Cerchiamo dunque di far capire che tra la danza e la scherma ci sono dei collegamenti, così come tra il balletto e l’equitazione. E’ anche un lavoro di sviluppo delle soft skills, per usare un termine manageriale, in un contesto (compreso quello musicale) in cui si punta tutto semmai sulle hard skill, sulla tecnica, piuttosto che sull’ascolto dell’altro, sul creare relazioni, sulla cosiddetta armonia per riprendere il pentagramma. La musica con questo progetto di improvvisazione è una porta di accesso fondamentale verso nuove forme di conoscenza e di consapevolezza».

«E’ un evento dalla matrice sperimentale – spiega Erik Perron dell’asd L’Envers- del resto siamo in un maneggio di turismo equestre, con 10 cavalli a disposizione per promuovere il territorio in collaborazione con Ollomont e le zone limitrofe. Il concerto dà un segnale sull’equitazione di carattere multidisciplinare: è una vera e propria arte che fonde cultura, storia e anche letteratura visto che, nel caso specifico, riprenderemo con le danze coeve I Promessi Sposi di Manzoni e poi D’Artagnan per rievocare la Route Européenne D’Artagnan, un itinerario equestre che collega l’Italia all’Europa, e altri profili conosciutissimi come Cyrano de Bergerac. Ovviamente le rappresenteremo attraverso  figure, che sono forme e geometrie all’interno del campo di addestramento. In questo rettangolo sfruttiamo sostanzialmente diagonali, circoli, cerchi, mezze volte e volte. Questo per semplificare ai profani il nostro lavoro di ricerca; poi ci si lancia nel carosello finale, il balletto a cavallo, che storicamente era considerato una forma di rappresentazione tra le più raffinate».

HELICONA PROJECT

Helicona (info al sito www.helicona.it) è un progetto basato su equitazione, scherma, danza e teatro, e che permette quindi di fornire un gruppo musicale pronto a gestire con flessibilità le esigenze dello spettacolo. Helicona è quindi un gruppo che opera su un terreno di gioco interattivo, che può coinvolgere altre arti ed enti che entrino in maniera attiva all’interno dello spettacolo. L’Orchestra dell’Helicona Project è formata da un gruppo variabile di strumenti che hanno seguito un training specifico su diversi versanti: conoscenza e preparazione rispetto all’approccio storico, improvvisazione musicale, adattabilità alle strategie di diverse discipline, flessibilità di ruoli all’interno del gruppo; questo permette di avere un gruppo pronto ad ogni esigenza.

Il progetto è unico nel suo genere, e sta trovando riscontri e aperture in diversi partner a livello internazionale. Da citare la collaborazione tra l’Haute Ecole de Musique di Ginevra (HEM) e il Maneggio Les Hauts de Corsinge, che stanno sviluppando il progetto dal nome Pegamuse, che utilizza la metodologia Helicona. Evento in collaborazione con l’asd L’Envers affiliata Fitetrec Ante.

IL LUOGO

Il maneggio L’Envers è un centro di sport equestri con particolare vocazione all’equiturismo data la sua posizione alla partenza dell’Ippovia dei Ru e del Col Fenetre, percorso di straordinario interesse sportivo, culturale e paesaggistico che attraversa un vasto territorio dai 1300 metri della partenza fino a sfiorare le alte quote ad una altitudine di più di 2000 metri. Si trova al centro della grande area sportiva a pochi minuti dal Capoluogo di Ollomont, nei pressi del complesso minerario Ollomont-Valpelline in un contesto molto suggestivo. Durante le attività al maneggio si gode una magnifica vista sulle montagne circostanti dominate dal Grand Combin.

È luogo di ritrovo per appassionati di equitazione o per semplici curiosi, famiglie e bambini, dal quale è possibile intraprendere le ippovie di straordinaria bellezza paesaggistica, attraverso gli antichi Rus fino al Colle della Fenetre Dourand.

TUTTI I CONCERTI SONO GRATUITI

BIO

Davide Monti, ideatore e direttore dell’Helicona Project è un violinista che unisce una contagiosa energia con un talento eccezionale per un’espressività naturale. Ricercato direttore, solista, spalla e musicista da camera, è stato descritto come “fenomenale”, “solista di prima classe”, con “un’incredibile freschezza” dove “tutto appare straordinariamente spontaneo e organico”. Tra le sue registrazioni premiate c’è la sua versione delle Quattro Stagioni di Vivaldi che è stata recensita come “di sicuro una delle migliori versioni dell’ultimo decennio”.

Dopo i diploma presi presso i Conservatori di Parma e Verona, il percorso di Davide è in continua evoluzione grazie alla continua ricerca nella prassi storica e alle numerose occasioni di collaborazione e confronto con grandi musicisti noti e meno noti che, in altra maniera o con stile diverso, seguono lo stesso obbiettivo: da Ton Koopman a Michael Radulescu e Gabriel Garrido, da Alberto Rasi, Stefano Veggetti e Susie Napper ad Enrico Gatti, Enrico Parizzi e Stanley Richie (suoi insegnanti di violino), da Emma Kirkby a Roberta Invernizzi e Gemma Bertagnolli, da Sergio Vartolo a Lars Ulrik Mortensen, e John O’Donnell.

Apprezzato in tutto il mondo per le sue doti nel lavoro e comunicazione anche con grossi ensemble, ha collaborato come spalla o solista con diverse orchestre tra le quali Orchestra Barocca dell’Unione Europea (EUBO), Il Tempio Armonico (con il quale ha registrando l’integrale delle opere orchestrali di F.E. Dall’Abaco, compositore Veronese del ‘700), il gruppo australiano Accademia Arcadia, Athestis e Accademia de li Musici, La Verdi Barocca, Il Complesso Barocco, Cordia, e ha appena concluso un tour come spalla dell’orchestra barocca del gruppo English Tournig Opera. Nel 2014 ha diretto il gruppo Tafelmusik di Toronto e nel 2018 l’orchestra da camera Camerata Brisbane. Ancora più significativo per il livello di approfondimento e sintonia raggiunto è il lavoro in piccoli gruppi e orchestre da camera: l’Accademia Strumentale Italiana, l’ensemble Il Falcone, e Arparla con la moglie arpista Maria Christina Cleary.

Queste numerose collaborazioni sono tutte preziose occasioni di ricerca, sperimentazione e verifica dell’evoluzione e maturazione dell’idea di spartito come “canovaccio”, concetto sotteso a ogni esecuzione e interpretazione. A sostegno di questa “filosofia” sono le ricerche sulla prassi esecutiva antica a proposito di retorica e sull’arte di diminuire, e le esperienze di improvvisazione anche in campi paralleli alla musica “colta” (jazz, teatro, musica popolare, danza, scherma e cavallo).

Si è dedicato alla formazione in diverse occasioni tra cui Master-class e Seminari in Conservatori e Università in Italia, Francia, Irlanda, Norvegia, nella Rep. Ceca, Austria, Giappone, Singapore, Australia, Canada e Uganda, sempre focalizzando la sua attenzione sul ruolo dell’improvvisazione con un approccio storicamente informato. Nell’a. a. 2010/2011 ha insegnato Improvvisazione Storica al Conservatorio di Vicenza, e nel 2017/18 ha insegnato violino barocco nel conservatorio di Brescia. Dal 2015 si sta dedicando alla formazione di una scuola interamente dedicata all’Improvvisazione (International School of Improvisation – Helicona Project) dinamicamente aperta ad un approccio multidisciplinare storico guidato dalle moderne conoscenze di Psicologia e Neurologia.

Le registrazioni con Arparla includono Allora chiudi gli occhi, il primo CD delle sonate di Spohr per violino e arpa con gli strumenti originali e secondo la prassi storica. E il secondo premiato CD, Le Grazie del Violino, un excursus tra le sonate più belle del XVII secolo. Si stanno dedicando alle opere di Marco Uccellini, e dopo aver registrato le Sonate over Canzoni dell’Op. 5, prima collezione di brani nella storia interamente dedicata al violino e basso continuo, daranno alle stampe tra poco la registrazione delle famose sonate per violino, basso e basso continuo dell’Op. 4.

Di recente pubblicazione anche il secondo CD con musiche di L. Spohr, Geliebte Dorette, anch’esso come il precedente, primo CD con l’esecuzione delle sonate per violino e arpa eseguite su strumenti originali.

Davide ama parlare con il suo strumento, un violino Guadagnini della seconda metà del XVIII secolo.

La redazione