BORDIGHERA – LA GIUNTA TRAVISA IL PARERE DELL’AGRONOMO PER ABBATTERE I PINI DI VIA ALDO MORO

Non gettano mozziconi a terra o nei tombini. Non abbandonano bottiglie di plastica sulla spiaggia. Non fanno rumore. Noi umani produciamo anidride carbonica (CO2) e consumiamo ossigeno. Loro usano CO2 proteggendoci dal riscaldamento globale e producono ossigeno per tutti noi. Pensiamo a una citta’ senza alberi, priva d’ombra d’estate, allagata ogni volta che piove. Gli alberi sono rispettosi e generosi, sono cittadini modello. Ma non vengono riconosciuti.

Quando si tratta di riqualificare un marciapiedi come quello di Via Aldo Moro su cui sono impiantati 7 pini nel pieno della loro maturita’ e che non creano problemi al marciapiedi o al selciato, la decisione e’ presa il giorno zero: i pini saranno abbattuti. Lo dice il progetto elaborato prima di qualsiasi valutazione sullo stato di salute delle piante. E lo dice la Giunta che approva il progetto dopo aver pagato un agronomo per dire che se ai pini si tagliano le radici per rifare il marciapiedi i pini diventeranno pericolanti e saranno da abbattere. Ma la Giunta di “Bordighera Green” non vuole prendersi la responsabilita’ dell’abbattimento dovuto al taglio delle radici, e allora scrive nella sua Delibera quanto l’Agronomo non ha mai ne’ osservato ne’ scritto nella sua relazione: che gia’ allo stato attuale il fattore di sicurezza naturale dell’albero si e’ ormai esaurito.      

Allegato a questo scritto e’ il testo della Mozione che Civicamente Bordighera ha presentato Venerdi 25 Settembre in Consiglio Comunale chiedendo di studiare una soluzione alternativa per il rifacimento dei marciapiedi di Via Aldo Moro Lotto B che eviti di tagliare le radici dei 7 pini. La Mozione e’ stata respinta.

Desideriamo coinvolgere un pubblico piu’ vasto di quello del Consiglio Comunale di Bordighera sull’urgenza di cambiare l’approccio al verde urbano. A Bordighera, come forse in altri comuni, rimangono lettera morta le “Linee Guida per la Gestione del Verde Urbano” per l’implementazione della preziosa legge 10/2013. Mancano un Censimento, un Regolamento, e un Piano del Verde, che dovrebbero nascere da professionisti nel campo e generare un razionale solido e condiviso per le decisioni sul Verde. Continua la prassi di elaborare progetti urbanistici chiedendo il contributo degli agronomi in extremis per affrontare criticita’, invece che fin dall’inizio per informare il progetto. E le valutazioni degli agronomi potrebbero servirsi di tecnologie piu’ avanzate, tipo georadar, capaci di rilievi accurati sui tronchi e mappature dettagliate delle radici per guidare le scelte operative e forse prevenire quelli che appaiono come “crolli improvvisi”.

Non invocheremmo cambiamenti se le cose andassero bene per il Verde Urbano. Ma a Bordighera l’evidenza a 360 gradi mostra che non e’ cosi. Il pensiero di perdere altri 7 grandi pini e i loro benefici ci fa sentire l’urgenza di sollecitare interessamento e azione. 

Mara Lorenzi per Civicamente Bordighera

27 Settembre 2020

TESTO DELLA MOZIONE
A: Il Sindaco di Bordighera, Dott. Vittorio Ingenito
DA: Mara Lorenzi, Gruppo Consiliare CIVICAMENTE BORDIGHERA
DATA: 20 Settembre 2020
MOZIONE URGENTE
PER IMPEGNARE L’AMMINISTRAZIONE A INVALIDARE LA DELIBERAZIONE DI GIUNTA
No. 181 CHE TRAVISA STRUMENTALMENTE LA VALUTAZIONE DEL CONSULENTE
AGRONOMO, E A STUDIARE UNA SOLUZIONE PER SALVARE I PINI DI VIA ALDO MORO
PREMESSO
Che per portare a termine il Lotto A del rifacimento della pavimentazione e sottoservizi del
marciapiede di Via Aldo Moro erano state abbattute 6 piante adulte di pino domestico che
l’agronomo era stato chiamato a valutare per pericolosita’ (propensione al cedimento) solo a
lavori gia iniziati, dopo che a ben 4 dei 6 pini erano gia’ state recise le radici;
Che il gruppo Consiliare che rappresento aveva presentato un’Interpellanza (protocollo no.
0007117 del 12/03/2020) sugli eventi di cui sopra, auspicando che per i 7 pini del Lotto B la
valutazione dell’agronomo fosse eseguita quando le piante erano in condizioni indisturbate, e il
risultato della valutazione potesse informare il progetto;
OSSERVATO
Che il consulente agronomo ha valutato i pini del Lotto B, e riportato nel documento VTA
Bordighera Via Aldo Moro Lotto B – 2020 (protocollo no. 0012414 del 28/05/2020) i seguenti
risultati a pag.16:
— 2 pini sono in classe di pericolosita’ B, cioe’ bassa, in genere richiede solo controllo periodico;
— 4 pini sono in classe C, cioe’ moderata, richiede controllo a non piu’ di due anni di distanza, e
si possono progettare interventi per ridurre la pericolosita’, che quindi ha caratteristiche
reversibili;
— 1 pino e’ in classe C-D, cioe’ elevata, ma anche questa ancora suscettibile di interventi
finalizzati alla riduzione del livello di pericolosita’.
Che SUCCESSIVAMENTE, a pag.16 e 17 dello stesso documento, l’agronomo afferma che
poiche’ l’intervento previsto per i marciapiedi tagliera’ le radici sui 4 lati delle piante, e ridurra’ la
zolla minima per la loro tenuta meccanica, le piante verranno spinte nella classe di pericolosita’
D; e questo rendera’ necessario l’abbattimento;
Che la Delibera di Giunta no.181 del 31-8-2020, per giustificare l’abbattimento dei 7 pini, a
pag. 2 attribuisce all’agronomo affermazioni che non ha mai fatto, specificamente che “le
anomalie riscontrate gia’ allo stato attuale sulle piante oggetto di valutazione, sono tali da far
ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia ormai esaurito”, e procede quindi a
riapprovare il progetto esecutivo per il rifacimento dei marciapiedi, e ad approvare (pag.3)
l’abbattimento delle 7 piante di pino;
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CONSIDERATO
Che se le classi di pericolosita’ B o C fossero indicazioni all’abbattimento si dovrebbe abbattere
l’89% delle piante di Bordighera (la relazione intitolata “Analisi di Stabilita’ delle Palme e degli
Alberi Comunali – CIG ZA817156B4” elaborata per il Comune di Bordighera nell’agosto 2016 da
due consulenti tecnici, riportava che su 119 alberi esaminati il 24% era nella classe B e il 65%
nella classe C;
Che i pini di Via Aldo Moro sono nel periodo di pienezza-maturita’ del loro sviluppo fisiologico
(Fig.1 relazione dell’agronomo) e sono oggi radicati nelle aiuole senza evidenza di affioramento
di radici che disturbino il selciato o l’asfalto;
Che gli alberi sono “bene comune” tutelato dalla legge in vista dei molteplici benefici che
portano alla comunita’ degli umani, e che l’abbattimento degli alberi produce un danno che
investe l’intera collettività;
Che uno degli aspetti del danno ecologico derivante dall’abbattimento dei pini residui in Via Aldo
Moro e’ quantificato a pag.19-20 della sopra-citata relazione dell’agronomo: la produzione
annua di Ossigeno da parte dei 7 pini (che misura il contributo delle piante all’utilizzo di CO2, il
principale dei gas serra) e’ di 525 Kg, che non sara’ eguagliata dagli alberi previsti in
sostituzione neppure dopo 25-30 anni dalla loro piantumazione; e dove per i primi 5 anni gli
alberi in sostituzione arriveranno a produrre 104 Kg di ossigeno l’anno;
EMERGE LA CONCLUSIONE
che in base alla perizia dell’agronomo i 7 pini di Via Aldo Moro possono continuare a vivere
senza causare danni, anzi offrendo un’ingente contributo alla lotta al riscaldamento globale.
Percio’ non puo’ essere accettato che si travisi strumentalmente la perizia tecnica per far
apparire inevitabile l’abbattimento delle piante.
E LA RICHIESTA ALL’AMMINISTRAZIONE
n Di studiare una soluzione alternativa per il rifacimento dei marciapiedi di Via Aldo Moro
lotto B, che eviti di tagliare le radici dei 7 pini rendendoli cosi pericolosi e costringendo
ad un costoso quanto indesiderato abbattimento;
n Di annullare la Delibera di Giunta no.181, che travisa il risultato di una perizia tecnica e
usa la versione travisata a supporto di decisioni operative.
Grazie della considerazione