VENTIMIGLIA “SUPPLICI A PORTOPALO” AL TEATRO COMUNALE

Vincenzo Pirrotta puparo e cantastorie palermitano in scena al Teatro Comunale di Ventimiglia con “SUPPLICI A PORTOPALO. Dalla tragedia di Eschilo  alla parola dei rifugiati”, ha ricevuto calorosi applausi sul finale per il suo impegno interpretativo.

Cogliamo il senso  dello spettacolo:  ” Perché le tragedie in mare non finiscono mai……” Tutto ritorna, i migranti ” Supplici ” di 2500 anni li ritroviamo sulle nostre sponde italiche, ne arrivano migliaia ogni giorno e molti di loro muoiono in mare.

Prima di entrare nel vivo dello spettacolo teatrale è stata fatta la proiezione di un video a testimoniare la tragedia del 1996 avvenuta nel mare di Portopalo, quando due navi si scontrarono  e morirono 280 persone.  In scena poi ad introdurre la vicenda è Gabriele Vacis, regista  seduto a tavolino che legge il racconto dei fatti e ci parla della tragedia scritta da Eschilo.

Il protagonista Vincenzo Pirrotta interpreta il testo alternando le parole  e le storie  in dialetto siciliano e in lingua italiana, impersonando il Pericle  di Eschilo.

Una alquanto originale idea registica quella di accomunare la tragedia greca di Eschilo scritta in tempi antichi al nostro presente.Oggi in teatro, in radio, in televisione non si parla di altro che ” fenomeno immigrazione”i rifugiati in Italia sono ormai tantissimi, l’etica ci insegna ad accogliere, per gli antichi Greci l’Ospite straniero era sacro. Siamo pienamente d’accordo, tuttavia noi Italiani per quanto tempo potremo ancora sostenere il fenomeno migratorio? Ad oggi anche gli Italiani sono in difficoltà e molti giovani migrano all’estero in cerca di lavoro, poiché qui non c’è futuro per tutti. Diciamo che il problema dei migranti potrebbe trovare una equa soluzione con un efficace ed immediato intervento delle forze politiche a beneficio della società.

Mariagrazia Bugnella