A Caffè Venezuela Rosella Postorino

VENERDI 16 AGOSTO – PIAZZA SAN SIRO ORE 21.15

Particolarmente significativa è stata l’attenzione della rassegna sanremese “Caffè Venezuela” per autori legati al Ponente ligure che stanno raccogliendo successi letterari a livello nazionale e non solo. In quest’ottica prezioso l’appuntamento di venerdì 16 agosto con Rosella Postorino, scrittrice di origini calabresi, cresciuta a San Lorenzo al Mare, in libreria per Einaudi con il suo ultimo libro “Il corpo docile”.

Si tratta di una nuova avventura letteraria dopo il successo delle precedenti esperienze: un romanzo che ci racconta la storia di Milena, nata in carcere, che approccia alla vita e ne scopre presto amarezze e difficoltà. La Postorino, affronta la gabbia delle nostre esistenze «separate e inconciliabili» con grande intensità. “Ho tentato di trovare una lingua che raccontasse attraverso il corpo. Perché è il corpo la nostra prima gabbia, e allo stesso tempo è l’unico spazio concreto del contatto con gli altri» ha detto la scrittrice a Rolling Stones.
Un romanzo di esclusione e tenerezza, dove ogni nido cova violenza, ma il tentativo di salvare un altro essere umano è l’unico modo per salvare se stessi.

Ad introdurre l’autrice saranno Loretta Marchi, responsabile del servizio Biblioteca e Museo del Comune di Sanremo, e Giovanni Choukhadarian, giornalista e critico letterario.

L’incontro, a ingresso libero, è in programma in piazza San Siro con inizio alle ore 21.15

“Caffè Venezuela” è realizzata con il contributo del Comune di Sanremo-Assessorato al Turismo e Manifestazioni.
Si ringrazia anche per il sostegno il Casinò di Sanremo e Sanremo Promotion.

Questo il calendario dei successivi appuntamenti d’agosto che regaleranno ancora grandi emozioni:

23 agosto – Lina Wertmüller: “Tutto a posto niente in ordine” (Mondadori)

25 agosto – Lella Costa: “Come una specie di sorriso” (Piemme)

Il libro:

“Il corpo docile” (Einaudi)

La vita per Milena è una minaccia. Troppo grave la ferita che si porta dentro da quando è nata. Si è abituata a sopravvivere in un nido caldo di paura. Una paura che non cessa, neppure lontano dalle pareti della prigione che è stata la sua prima culla.

Ma Milena è anche forte. E cerca in ogni spiraglio d’amore il coraggio di rischiare. Di salvarsi.

Seguendo con il fiato in gola Milena e la sua lotta per il diritto a ciò che consideravamo scontato, scopriamo che la posta in gioco per tutti è oggi la riconquista di ciò che ci rende umani.

Milena è nata in galera e lì è vissuta fino a tre anni. Oggi ne ha ventiquattro e si prende cura dei bambini reclusi, come Marlon. Marlon sarà presto strappato alla madre detenuta con cui vive. Milena conosce quel dolore e farebbe di tutto per evitarglielo.
Eugenio invece fa parte della sua vita fin dall’inizio: era il «fratello» con cui dividere il sonno, è stato l’amico che non aveva mai paura, è diventato il suo amante.
L’incontro con un giornalista che vuole parlare dei bambini in carcere è il terremoto che fa tremare le mura dietro cui Milena si protegge da sempre. Il giornalista è intenzionato a forzare ogni porta, vuole liberarla, o solo averla. Ma quando sei nata in galera, anche l’amore può diventare una minaccia. Rosella Postorino racconta la gabbia delle nostre esistenze «separate e inconciliabili», e insieme la felicità furiosa dei corpi che si toccano. Scrive un romanzo di esclusione e tenerezza, dove ogni nido cova violenza, ma il tentativo di salvare un altro essere umano è l’unico modo per salvare se stessi.

L’autrice

Rosella Postorino ha esordito con il racconto “In una capsula”, incluso nell’antologia “Ragazze che dovresti conoscere” (Einaudi Stile Libero 2004). Ha pubblicato i romanzi “La stanza di sopra” (Neri Pozza 2007, selezione Premio Strega, Premio Rapallo Carige Opera Prima), “L’estate che perdemmo Dio” (Einaudi Stile Libero 2009, Premio Benedetto Croce e Premio speciale della giuria Cesare De Lollis), la pièce teatrale “Tu (non) sei il tuo lavoro” (in Working for Paradise, Bompiani 2009) e “Il corpo docile” (Einaudi Stile Libero, 2013).
E’ stata molto apprezzata anche la sua guida “Il mare in salita-Da Sanremo a Dolcedo passando per i bricchi” (Laterza) che racconta il Ponente Ligure in una sorta di controguida capace di approcciare alle nostre terre in modo “vissuto”, sentimentale, convincente e non scontato. La pièce teatrale “Tu (non) sei il tuo lavoro” (in Working for Paradise, Bompiani 2009) e “Il corpo docile” (Einaudi Stile Libero, 2013).

E’ stata molto apprezzata anche la sua guida “Il mare in salita-Da Sanremo a Dolcedo passando per i bricchi” (Laterza) che racconta il Ponente Ligure in una sorta di controguida capace di approcciare alle nostre terre in modo “vissuto”, sentimentale, convincente e non scontato.

La redazione