ECCELLENTE PERFORMANCE DEL BALLETTO DI MILANO “LA DOLCE VITA” AL TEATRO ARISTON DI SANREMO
I BALLERINI INTERPRETI DE “LA DOLCE VITA” HANNO RESO OMAGGIO AL GRANDE CINEMA E ALLE CELEBRI MUSICHE DI NINO ROTA SINO AD ARRIVARE AD HANS ZIMMER.
Mercoledì 6 agosto 2025, sul prestigioso palco del Teatro Ariston di Sanremo, le colonne sonore dei film, che hanno fatto da sfondo alle coreografie, hanno suscitato forti emozioni.
Il balletto “La Dolce Vita:” da Nino Rota a Hans Zimmer è stato un omaggio al potente legame tra musica e cinema. Attraverso le coreografie di Agnese Omodei Salè, lo spettacolo ha accompagnato il pubblico in un viaggio emozionante attraverso le colonne sonore più iconiche del grande schermo, celebrando compositori leggendari premiati con Oscar, BAFTA e David di Donatello. Le scene evocate, pur non essendo state visualizzate sullo schermo, hanno richiamato immagini e personaggi indelebili della memoria collettiva, fondendo danza, musica e cinema in un’esperienza unica e travolgente.
Lo spettacolo si è aperto con un tuffo nella Roma degli anni ’60, omaggiando Federico Fellini e il suo capolavoro “La Dolce Vita.” Le coreografie, ispirate all’armoniosa vita romana, musicate sulle note intramontabili di Nino Rota sono state calorosamente applaudite .
Le celebri composizioni di Ennio Morricone, invece, hanno condotto il pubblico nella dolce malinconia del cinema italiano con brani immortali come” C’era una volta il West” e “Nuovo Cinema Paradiso.”
Per le coreografie sono stati scelti brani che, se pur non scritti per il cinema, sono indissolubilmente legati a esso. Tra questi, Sway da Shall We Dance? e il celebre Valzer n. 2 di Shostakovich, conosciuto dal pubblico come sigla del Giffoni Film Festival.
La prima parte dello spettacolo si è chiusa con un inno alla gioia e alla vita: i ballerini hanno danzato sulle note di” La vita è bella ” interprete Roberto Benigni come miglior attore, che vinse l’Oscar come miglior colonna sonora all’autore Nicola Piovani nell’anno 1999.
La parte finale ha presentato un’emozionante coreografia de il “Bolero” di Ravel, celebre per il suo inarrestabile crescendo orchestrale. Il brano che venne usato da Claude Lelouch nel suo film, è stato presentato in un’esclusiva versione coreografica firmata Adriana Mortelliti per il Balletto di Milano. Lo spettacolo di danza si è concluso con scroscianti applausi del pubblico rivolti agli eccellenti danzatori e danzatrici del ” Balletto di Milano.
di M.B.














