DOMANI AL TEATRO ARISTON “I MANEGGI PER MARITARE UNA FIGLIA”

I MANEGGI PER MARITARE UNA FIGLIA (2023)

Regista: TULLIO SOLENGHI

Attori: TULLIO SOLENGHI, ELISABETTA POZZI

Il progetto di mettere in scena i Maneggi per maritare una figlia nasce all’interno del primo festival dedicato a Gilberto Govi (1885-1966), in programma al Teatro Sociale di Camogli nel maggio-giugno 2022, come sua conseguenza naturale: la commedia di Niccolò Bacigalupo (in genovese I manezzi pe majâ na figgia) fu infatti, come è noto, il più grande successo di Govi. Questa nuova edizione, tuttavia, non punta solo a celebrare un grande attore riproponendo il suo cavallo di battaglia; vuole anche fugare un equivoco in cui si incorre spesso quando si parla di Govi: pensare che si tratti di una maschera teatrale solo genovese, dialettale. In realtà, Govi è per Genova (e la Liguria) ciò che Totò è per Napoli e Macario per Torino: una maschera espressione diretta dell’identità peculiare della terra in cui è nata, che, proprio per questo, assurge a maschera nazionale, essendo, l’Italia, da sempre, un paese profondamente legato alle proprie culture locali, specie nel campo della comicità. Prova della dimensione nazionale della figura di Govi è la fortunata trasmissione TuttoGovi (ideata da Vito Molinari, Mauro Manciotti e Arnaldo Bagnsaco), che, nel 1980, fu il più grande successo di Rai Tre, replicata per anni sempre con altissimi ascolti. La lunga e memorabile tournée del 1926 in America Latina, con 78 recite tra Argentina, Uruguay e Cile, mostra, inoltre, il respiro internazionale della figura di Govi, che in quegli anni si intreccia con la storia della migrazione dei liguri in Sud America. Proprio per valorizzare il carattere nazionale della comicità di Govi, ad interpretare i due irresistibili protagonisti dei Maneggi, Steva e la moglie Giggia, sono due attori nati a Genova, ma di carriera e fama nazionale: Tullio Solenghi (che cura anche la regia) ed Elisabetta Pozzi. In questa direzione va anche la partecipazione alla produzione di un regista di prosa e di opera celebre in tutto il mondo come Davide Livermore, ideatore del progetto scenografico.

La redazione