SPECIALIZZANDI NEGLI OSPEDALI DELL’ ASL1: UN’OPPORTUNITÀ DA APPREZZARE E INCENTIVARE CON L’OSPITALITÀ

Al di là dell’urgente azione dello Stato per migliorare la carriera e i salari dei medici del Sistema Sanitario Nazionale; al di là dell’impegno della Regione Liguria a far finalmente costruire l’Ospedale Nuovo di Taggia per superare ospedali vecchi e dipartimenti frazionati su più città, ciò che è indispensabile per una rinascita della Sanità nell’estremo Ponente Ligure è l’interesse dei giovani medici a lavorare qui.

Qualcosa deve succedere affinchè le nuove generazioni di medici scelgano di partecipare ai concorsi per posizioni in ASL1 e poi le accettino; e le nostre comunità possono cercare di preparare la strada. Un contributo utilissimo oggi sarebbe facilitare l’ospitalità agli specializzandi che scelgono rotazioni nei nostri Ospedali. Alcuni reparti dell’Ospedale Borea di Sanremo e dell’Ospedale di Imperia hanno caratteristiche che li rendono idonei a partecipare alla formazione dei medici specialisti nelle Scuole di Specializzazione dell’Università. L’Università di Genova ha una convenzione con l’ASL1, di recente rinnovata sino al 2024; altre Università inviano specializzandi sulla base di accordi personali con primari particolarmente conosciuti e apprezzati.

Ho intervistato all’Ospedale Borea i primari di Cardiologia, Chirurgia Generale, Ortopedia, e Otorinolaringoiatria, i cui reparti sono sedi di Rete Formativa. Ad ogni momento ci sono circa 6 specializzandi che ruotano in questi reparti, alcuni per periodi di 2 mesi, altri di 6-9 mesi; cosí nell’arco di ogni anno almeno 15 specializzandi frequentano l’Ospedale Borea. La maggioranza vengono negli anni iniziali della specialità, ma Ortopedia già riceve specializzandi del terzo e quarto anno che danno importanti contributi all’attività chirurgica e ambulatoriale. I primari si sono detti molto soddisfatti dell’inserimento dei giovani nelle attività di reparto e hanno la speranza di poter concordare con le Università rotazioni anche a stadi più avanzati delle specializzazioni.

Tutti i Primari di Sanremo hanno lamentato la difficoltà di trovare, per gli specializzandi che non hanno familiari o conoscenze in questa zona, sistemazioni decorose a prezzi abbordabili. E’ probabile che lo stesso problema si ponga per i Primari di Imperia. Le rotazioni fuori sede universitaria non sono sovvenzionate (anche se avevamo sollecitato tale intervento dalla Regione sui quotidiani del 16 Luglio 2021); e il salario limitato degli specializzandi e’ spesso già gravato da diversi impegni. Le soluzioni potrebbero essere una foresteria, particolarmente utile per le brevi permanenze, e la disponibilità di alloggi a prezzi calmierati per le permanenze più lunghe. Mi sono informata con il Comune di Bordighera, ma non ha disponibilità. La Vicesindaco di Sanremo Costanza Pireri mi ha ribadito il suo impegno personale a perseguire opzioni su cui sta lavorando; e il Consigliere Regionale Enrico Ioculano ha portato nei giorni scorsi in Regione il sollecito a creare foresterie che facilitino l’accoglienza e le prestazioni di medici nelle ASL periferiche.

Mentre attendiamo qualche sviluppo concreto a livello istituzionale, ricordiamo che i 15 o più specializzandi che ruotano al Borea ogni anno saranno divenuti in un domani molto prossimo gli specialisti che scelgono la destinazione della loro attività professionale. Come possiamo perdere l’opportunità di maturare con loro qualche credito per essere non solo terra di bellezza, clima, e outdoor senza eguali, ma anche di consapevolezza civica e di solidarietà? Ecco quindi un appello alla comunità. Chi pensa di poter offrire qualche soluzione pratica o qualche struttura farà un lungimirante servizio alla comunità in un momento in cui nel contenitore sempre più vuoto ogni goccia conta.

Mara Lorenzi, 27 Dicembre 2022