FELICE CAVALLARO AI MARTEDI’ LETTERARI DEL CASINO’ DI SANREMO

Con “Francesca” Storia  di un amore in tempo di guerra” (Solferino)  il Giornalista  Saggista Felice Cavallaro ci trasferisce “un ritratto intenso e commovente di Francesca Morvillo e di chi ha combattuto la mafia a costo della vita” come ha scritto Stefania Auci.

Un importante viaggio dentro una storia siciliana che, nella vitalità della memoria, riguarda tutto il Paese.” Come ha sottolineato Dacia Maraini.

Felice Cavallaro ne parlerà l’8 novembre alle ore 16.30 nel Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo nell’ambito dei Martedì Letterari.  L’appuntamento è inserito nel ciclo:” La cultura della Legalità”. Letture scelte con Franco La Sacra direttore artistico de Il Teatro dell’albero.

Ci sono l’amore e l’intesa. L’impegno e il sacrificio in un Paese in tempo di guerra. Ci sono gli amici e i nemici, le battaglie e i processi, la vita quotidiana e una parte importante della nostra storia, interrotta improvvisamente quel tragico giorno di maggio del 1992, oscurato dalla strage di Capaci.

Al centro della scena è una donna, Francesca Morvillo, insieme all’uomo cui ha scelto di stare accanto fino all’ultimo, consapevole del pericolo: Giovanni Falcone. Le loro vite si intrecciano nella stagione più difficile del conflitto tra lo Stato e Cosa Nostra. Francesca è figlia, sorella, moglie di giudici e magistrato a sua volta. Giovanni lancia la sfida più ambiziosa alla mafia insieme ai giudici del Pool.

Felice Cavallaro ne rievoca in queste pagine i caratteri e la complicità, la forza e le debolezze. E ripercorre come in un romanzo le tappe della loro vita, dall’adolescenza al primo matrimonio di lei, dal loro incontro agli anni più felici, dal comune impegno civile alla diffidenza dei colleghi, dall’esilio forzato all’Asinara con il giudice Paolo Borsellino e sua moglie Agnese all’attentato scongiurato nella villa dell’Addaura. Fino agli intrighi più odiosi.

Sullo sfondo uno Stato assente, distratto, forse anche colluso. Poi le polemiche per il trasferimento di Falcone a Roma e quel rientro a Palermo per una vacanza che non faranno mai. Dopo l’esplosione a Capaci Francesca sembra ancora in vita. I suoi occhi si aprono per l’ultimo istante. Il tempo di sussurrare poche parole: «Dov’è Giovanni?».

Felice Cavallaro, nato nel 1949 a Grotte, in provincia di Agrigento, ha vissuto i primi cinque anni a Racalmuto. È l’ideatore di un itinerario culturale che collega i luoghi di Pirandello, Tomasi di Lampedusa, Camilleri, Sciascia, il percorso della «Strada degli Scrittori», l’associazione che ha fondato e dirige.

Ha esordito al quotidiano «L’Ora», all’Agi, alla Rai. Ha lavorato al «Giornale di Sicilia», diventando poi una firma del «Corriere della Sera», per cui segue da tanti anni attualità, fatti e misfatti di mafia. Con Solferino ha pubblicato Sciascia l’eretico (2020) e Francesca (2022).

Mercoledì 9 novembre ore 16.30 nel Teatro dell’Opera Oscar Farinetti relazionerà sul suo ultimo  saggio:” E’ nata prima la gallina..forse…”  (Slow Food Editore). Partecipano gli studenti dell’Istituto Alberghiero Ruffini Aicardi e gli studenti del Liceo  G.D. Cassini

La redazione