SANREMO – CONCERTO “MOZART A VIENNA E HAYDN A LONDRA”

Sabato 21 maggio alle 21.00 al Teatro dell’Opera del Casinò.

Sul palco con l’Orchestra Sinfonica anche questa settimana due maestri di fama internazionale: Osvaldo Ferreira direttore d’orchestra e la pianista, artista per la pace dell’Unesco e presidente della Commissione cultura del Parlamento della Repubblica della Georgia Elisso Bolkvadze

L’Orchestra Sinfonica di Sanremo torna al Teatro dell’Opera del Casinò sabato 21 maggio alle ore 21.00 per “MOZART A VIENNA E HAYDN A LONDRA”.

Il programma prevede la prima opera buffa di Wolfgang Amadeus Mozart ovvero la “La finta semplice”, su libretto di Marco Coltellini, tratto da un’opera di Carlo Goldoni. L’anno di composizione è il 1769. Mozart aveva solo dodici anni e la prima venne eseguita nel palazzo vescovile di Colloredo a Salisburgo, il primo maggio 1769. Il padre “manager” sapeva bene che il suo Wolfgang non sarebbe stato un bambino prodigio per molto tempo ancora e intendeva mostrare quanto potesse essere anche un competente compositore di opere teatrali. Pur non avendo ancora studiato in Italia, Mozart aveva ascoltato numerose opere italiane nei viaggi in Baviera, in Belgio e a Londra. Aveva seguito lezioni di canto e, grazie alle sue straordinarie doti, non ebbe difficoltà a confezionare un’opera buffa di buon livello. L’ouverture K. 51 è una piccola sinfonia in tre movimenti, secondo lo schema dell’ouverture “italiana” (Allegro-Andante-Allegro).

A seguire il “Concerto in Do maggiore K. 467 per pianoforte e orchestra” opera del 1785 legata agli anni in cui Mozart visse a Vienna riuscendo a mantenersi soprattutto eseguendo le proprie composizioni. È lui stesso a suonare i concerti per pianoforte, in quel periodo numerosi (quattordici in circa cinque anni). In una celebre lettera al padre, Mozart spiega di aver realizzato un felice equilibrio tra “facile” e “difficile”, ovvero di aver scritto in modo da soddisfare gli ascoltatori più colti e preparati (“gli intenditori”), senza scontentare quelli meno educati musicalmente. Ciò che distingue questo e gli altri concerti per pianoforte di Mozart da quelli coevi è la concezione del rapporto tra solista e orchestra: Mozart mette in luce non solo le possibilità virtuosistiche del pianoforte, la cantabilità, ma anche l’espressività dell’orchestra in tutte le sue sezioni.

A chiudere la serata la  Sinfonia n. 99 in Mi bemolle maggiore, scritta da Franz Joseph Haydn nel sobborgo viennese di Gumpendorf nel 1793 ed eseguita al King’s Theatre di Londra l’anno successivo.

Per la prima volta il compositore usa i clarinetti – proprio come Mozart nelle ultime sinfonie – affascinato dal timbro morbido di questo strumento che all’epoca è ancora considerato una novità per l’orchestra. La Sinfonia in Mi bemolle maggiore è la prima sinfonia del secondo periodo londinese di Haydn, che si è ben adattato al pubblico inglese, raffinato, musicalmente colto ed esigente.

Sabato sera con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo diretta dal M° Osvaldo Ferreira,

ci sarà la pianista georgiana Elisso Bolkvadze,

musicista dai numerosi talenti con una sensibilità fuori dal comune. Si tratta di una vera e propria star nel suo paese nativo, vincitrice di numerosi premi internazionali di pianoforte. Ha ricevuto “La Medaglia del Governo Georgiano”, uno degli onori nazionali più prestigiosi ed è presidente della Commissione cultura del Parlamento della Repubblica della Georgia e, dal 2015, è artista per la pace dell’Unesco. Nell’ultimo periodo è stata impegnata nelle celebrazioni dei trent’anni di relazioni diplomatiche con il nostro Paese e nella promozione del processo di integrazione georgiana nell’Ue.

Elisso Bolkvadze è tra le personalità del mondo della musica e cultura che si sono schierate contro le censure che sono state operate nei confronti di alcuni autori russi come Dostoevskij. In una recente intervista ha dichiarato: “La cultura serve a riunire, non a dividere. L’arte parla un linguaggio universale attraverso la musica e le sue altre forme. Deve servire per costruire pace e umanità” (Adnkronos).

Il concerto – inserito nel progetto “Armonie con la Sinfonica” – sostiene SCAMBI FESTIVAL 2022 (https://scambi.org/) dell’Associazione Oltre, alla quale sarà possibile devolvere metà del valore del biglietto acquistato per la serata.

La redazione