SANREMO – L’ARTISTA HOUDA BAKKALI VISITA IL FESTIVAL DELLA MODA MASCHILE

Oggi Il Presidente del Consiglio Comunale di Sanremo,  Alessandro Il Grande e l’artista spagnola  Houda Bakkali hanno visitato la mostra:”Il Festival della Moda Maschile 1952 1990 -La grande Bellezza dei Maestri Sartori .”

Hanno apprezzato gli abiti esposti con particolare attenzione alla giacca del Presidente Kennedy del 1963.

Sono rimasti colpiti dai brand che hanno partecipato all’esposizione, tra cui la Maison Litrico,Attolini Cesare Spa,  la Sartoria Gallo con i dodici abiti dei Presidenti della Repubblica, la Maison Marinella, ma anche Fondazione Zegna, Piacenza.

L’esposizione sarà visitabile anche domani 17 agosto  dalle 15.00 alle 23.00  ad ingresso libero con il  controllo della Certificazione verde COVID-19  (Green Pass).

Notizie sulla Mostra

 La mostra organizzata dal  Casinò di Sanremo,  Confartigianato nazionale, il Comune di Sanremo, con il patrocinio del Ministero della Cultura,   la collaborazione degli Annali della Moda del 900, del periodico Arbiter , curata dalla dott.sa Federica Flore, storica dell’Arte,  dedicata al Festival della Moda Maschile si compone di diversi  momenti espositivi.   Uno dedicato alle testimonianze delle  tante edizioni  del Festival con alcuni dei protagonisti e delle loro creazioni, quello  dedicato al periodico  Arbiter con una selezione delle migliori copertine d’autore dipinte da importanti artisti ed  ancora la sezione riservata a  “La Grande Bellezza”  di Paolo Sorrentino firmata Attolini Cesare Spa, in cui si possono ammirare  una selezionata presenza delle  giacche che  “Jep Gambardella”, al secolo Toni Servillo, indossò nell’omonima pellicola premio Oscar 2014, un’altra pietra miliare nella storia della Sartoria italiana.

I visitatori potranno ammirare in un viaggio, raccontato dalla rivista Arbiter, e dal suo Direttore Franz Botrè,  nella storia del gusto e dell’”ago e filo” pensato al maschile attraverso i protagonisti della Sartoria  e dei grandi Maestri dei tessuti, quei “drappieri” che esaltarono ed esaltano il Made in Italy.

Pagine e pagine della narrazione della sartoria italiana che riportano a Sanremo il ricordo di sartori come Angelo Litrico, la cui eredità è stata raccolta e valorizzata dal nipote lo stilista  Luca. Alla Maison di Alta Moda  Litrico si devono alcuni dei capi esposti che caratterizzano l’alta Sartoria come forma d’arte, veri capolavori, resi  immortali dalle persone che li indossarono.

 Tra questi l’abito Dinner Jacket 3 pezzi, completo di papillon in kid mohair grigio e raso seta, realizzato per il presidente J.F. Kennedy nel 1963. Lo smoking grigio con revers a scialle è stato cucito  per John Fitzgerald Kennedy a Giugno del 1963, in lana mohair con gilet in seta. Fa parte di un intero guardaroba che la Sartoria Litrico con  Angelo creò  per il Presidente.

Sempre provenienti dal patrimonio storico della Maison Litrico inserito negli Annali della Moda del Novecento  l’Abito Dinner Jacket in panno verde, due pezzi, realizzato per l’Attore Rossano Brazzi nel 1958, un secondo Abito Dinner Jacket sempre verde, ma in broccato di lana, forgiato per il cosmonauta James Irwin a fine anni ’70 / primissimi anni ’80. Il pantalone è in fresco di lana nero con banda laterale in seta, ed ha un gilet e papillon color beige in tessuto Cupro/Bemberg.

Sono testimonianze uniche del resoconto di anni e anni di Alta Sartoria patrimonio nazionale, come gli abiti dedicati ai presidenti della Repubblica custoditi dalla Sartoria Gallo con Luigi Gallo Presidente Camera Europea dell’Alta Sartoria, un omaggio all’Italia Repubblicana nel 75 esimo anniversario della sua costituzione: “La stoffa del Presidente. Settant’anni di stile  italiano visti attraverso l’eleganza dei Presidenti della Repubblica.”I tessuti dei capi sono di Loro Piana, Carnet e Fratelli Tallia Delfino.   

Abiti che diventano icone ricordando l’impegno  di chi li ha indossati ma anche eventi che appartengono al mondo dello sport e dello spettacolo come la Giacca di Tony Renis vincitore al Festival di Sanremo, firmata da Francesco Orlandi e custodita dal Sartore Santo Zumbino come gli abiti  di Giacinto Facchetti risalenti agli anni gloriosi della sua Inter. Ancora eleganti frac o  capi  da sera  che segnarono l’evoluzione dello stile attraverso  il circolo Mediterraneo dei sarti, ma anche dai sartori Franco Puppato e Carlo Donati, una storia che emoziona per cui  fu creato anche il marchio “SanRemo” a denominare capi che nascevano sulla  Riviera dei fiori, oggi diffusi a livello europeo con il gruppo Inghirami.

E Marinella partecipa con la collezione “Archivio” da cui promana un arcobaleno di cravatte ma anche di accessori che tutto il mondo ci invidia, mentre i drappieri d’Italia sono meravigliosamente rappresentati dai tessuti della Fondazione Zegna, che con Arbiter  sostenne il Festival della Moda Maschile di Sanremo,  dalla Fondazione Famiglia Piacenza, che testimonia tre secoli di professionalità e creatività, e da quelli della Drago  tessuti, sempre in linea con il suo blasonato passato.  Proprio dallo scrigno della storia della Fondazione Famiglia Piacenza  lanieri da secoli,  esce uno splendido abito in lana  indossato negli anni sessanta da Guido Piacenza.

Si ringraziano, tra gli altri, della presenza Attolini Cesare Spa,  Maison Litrico, Drago tessuti,   Fondazione Famiglia Piacenza, Fondazione Zegna, le Sartorie  Blasi, Ciardi, Donati, Gallo,  Marinella, Puppato, Visone, Santo Zumbino,  il Circolo Mediterraneo dei Sarti, il Gruppo Inghirami per il marchio “SanRemo”  i Maestri Sartori Gran Ufficiale Luigi Fant, Luigi Montaguti.

La redazione