RICHIESTA AUTORIZZAZIONE PER EFFETTUARE LA MANUTENZIONE DEGLI STABILIMENTI BALNEARI

Coronavirus

I balneari liguri chiedono di poter fare manutenzione nei propri stabilimenti in vista della futura stagione

Cna Balneari Liguria chiede disposizioni uniformi a quanto già permesso in Emilia Romagna e Abruzzo. 

“La stagione 2020 sarà per forza di cose anomala e vogliamo, prima di tutto, poterla affrontare in sicurezza rispetto alla diffusione del Coronavirus -. Spiega il Presidente Cna Balneari Liguria, Alessandro Riccomini -. Abbiamo tuttavia bisogno di tempo per allestire i nostri stabilimenti balneari. Magari prevedendo anche delle soluzioni di adeguamento al rispetto delle distanze. Per questo sarebbe utile poter tornare al più presto sulle spiagge per effettuare gli interventi necessari alla ripartenza. Ovviamente nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza previsti per l’emergenza Coronavirus”. 

“È indispensabile – prosegue Riccomini – emanare un atto normativo che estenda a tutte le regioni costiere la disposizione prevista dall’Ordinanza del Ministero della Salute del 3 aprile 2020, pubblicata in G.U. in data 6 aprile. L’Ordinanza, d’intesa con la Regione Emilia Romagna (all’art.1 lett. C), prevede naturalmente la chiusura degli stabilimenti balneari, stante l’attuale situazione pandemica, ma consente la possibilità di accedere agli stabilimenti, solo al personale impegnato in comprovate attività di manutenzione e vigilanza relative alle aree in concessione e alle pertinenze”.

“Si tratta di un primo passo significativo, anche se non esaustivo per tutta la nostra categoria, a cui, sappiamo, sta lavorando anche Regione Liguria. Resteranno da definire gli standard di sicurezza che avranno un impatto decisivo su molte strutture -. Precisa il Presidente Cna Balneari Liguria -. Coniugare tali standard, che tutti noi giudichiamo indispensabili e su cui ci candidiamo a dare un contributo fattivo alle Autorità preposte alla definizione degli stessi, imporrà in Liguria di rivedere i parametri economici che incideranno sul costo del servizio. Le nostre spiagge hanno infatti poco arenile e bisognerà capire come effettuare adeguatamente il distanziamento degli ombrelloni, dei tavoli dei ristoranti ecc. Altri riflessi saranno ad esempio legati alle postazioni dei bagnini che rappresentano un costo fisso importante e che sono tarate in base alla lunghezza della battigia, indipendentemente dal numero degli ombrelloni. Ombrelloni che subiranno senz’altro un ridimensionamento di numero e di ospiti che potranno accogliere” conclude il Presidente Cna Balneari Alessandro Riccomini.

La redazione