PRATICHIAMO “LA DISTANZA SOCIALE” CONTRO IL CORONAVIRUS PERCHE PUO’ SALVARCI LA VITA

NON FALLIAMO QUESTA SEMPLICE RACCOMANDAZIONE CONTRO IL CORONAVIRUS: PRATICHIAMO “LA DISTANZA SOCIALE”

Cioe’ teniamo le distanze l’uno dall’altro nei nostri incontri sociali. E’ una prescrizione dello Stato e della Regione, e mi permetto da medico e consigliere comunale di fare questo appello ad implementarla perche’ e’ una prescrizione logica, indolore, a costo zero, e potenzialmente salvavita. Il COVID-19 si trasmette da persona a persona in uno spazio di circa 182 cm? Noi ora ci saluteremo e socializzeremo a 182 cm. di distanza l’uno dall’altro. Senza baci, abbracci, strette di mano. E per non essere fraintesi da chi non e’ ancora su questa lunghezza d’onda, al momento degli incontri casuali dichiareremo a voce alta “Distanza Sociale!”, una sorta di parola d’ordine che giustifica il tenersi lontani.

E’ importante parlare di questa buona pratica proprio oggi perche’ l’arrivo in Riviera di molte persone dalle zone appena dichiarate “rosse”, ci ricorda l’imperativo di cercare di prevenire il contagio. Perche’ ognuno di noi ha responsabilita’ per la propria salute, la salute di chi ci sta accanto, e un sistema sanitario che possa accogliere e curare al meglio i casi gravi. Qui vogliamo dire un grazie pieno di gratitudine ai colleghi medici che sono in prima linea per tutti noi, e anche fare ognuno la nostra parte per far si che chi abbia bisogno di cure intensive per superare l’infezione (fino al 5-10% dei casi) possa averle e al meglio. E questo richiede che il numero dei contagiati rimanga sotto un certo tetto.    

L’obiettivo attuale e’ interrompere l’epidemia. Oggi la stima della capacita’ di contagio di COVID-19 e’ 2.2, cioe’ in media ogni persona infettata contagia altre 2.2 persone. L’epidemia si ferma quando la capacita’ di contagio scende al sotto di 1. Chi dice che non possiamo farcela? Ma dobbiamo agire. Rimanere a 182 (o anche 180…) cm di distanza l’uno dall’altro e lavarci le mani frequentemente (specialmente appena si rientra in casa) sembrano azioni banali. Ma se tutti lo facessimo capovolgeremmo la situazione. Diamo l’esempio, passiamo parola, mostriamo ai giovani che siamo capaci di impegno e disciplina per il bene di tutti.

Mara Lorenzi

8 Marzo 2020