NUOVO OSPEDALE PROVINCIALE: PERCHE’ RESISTERE INVECE DI FARLO NOSTRO?

Siamo in tanti ad essere perplessi dallo stillicidio quasi quotidiano di prese di posizione contro il Nuovo Ospedale Provinciale. In realta’, se si prescinde dalle recriminazioni sul passato e i processi alle intenzioni — che non servono a far procedere le cose –, gli argomenti di critica sono pochi, e soprattutto sarebbero usabili molto piu’ efficacemente per impegnare l’ASL1 e la Regione a dare a questa provincia quanto dovuto e promesso, piuttosto che per rischiare di perderlo ancora una volta.   

Ma prima di affrontare le critiche, e’ utile soffermarsi ancora una volta sulle ragioni per costruire un Ospedale Nuovo che accentra i servizi. Le due ragioni fondamentali sono la necessita’ di avere edifici sicuri e senza barriere architettoniche, e la necessita’ di raggiungere un volume di interventi sufficiente a garantire livelli predeterminati di sicurezza ai pazienti che ricevono quell’intervento. Poi ci sono altre ragioni: tecnologia per nuovi tipi di diagnosi e di interventi, gestione di patologie sempre piu’ complesse soprattutto in campo oncologico e geriatrico, prevenzione di problemi iatrogeni –dai farmaci alle infezioni–, consulenze tempestive, lavoro d’equipe che porta sicurezza ai pazienti e soddisfazione e crescita professionale ai medici, condizioni di lavoro ottimizzate per gli operatori sanitari, comfort e privacy per i pazienti soprattutto per quelli anziani e disabili, ospitalita’ per i visitatori. Infine, molto importante, la possibilita’ prevista a priori di adattare gli spazi interni e quelli esterni all’evolversi delle esigenze del territorio.

Quest’ultimo concetto ci collega ad una delle critiche piu’ recenti contro la costruzione di un Nuovo Ospedale. Due settimane fa un esponente di “Sanremo Libera” scriveva che le strutture di Sanremo e Imperia non possono non essere efficienti in quanto le date di costruzione sono condivise da altre strutture ospedaliere, anche di eccellenza, ancora attive altrove. Ma per essere eccellenze, le strutture citate devono essersi evolute di pari passo con la Medicina, espandendosi in nuovi edifici nel contesto di progetti razionali. Cosi’ e’ successo nel campus del San Raffaele a Milano e in quello del Massachusetts General Hospital (MGH) a Boston, che hanno primati di eccellenza nei rispettivi paesi, e che conosco bene per avervi esercitato la professione di medico negli ultimi 30 anni. In entrambi i casi i nuclei originari sono ora destinati a uffici di rappresentanza o musei (famoso l’Ether Dome nel Bulfinch Building di MGH costruito nel 1811); mentre per i pazienti sono nati progressivamente 5-6 nuovi edifici in entrambi i Campuses. E’ saggio investire nella sanita’ (e nella scuola): in tutte le nazioni, le citta’ che lo hanno fatto sono state protette in tempi difficili per l’economia.

Ai cittadini di Imperia che temono di perdere l’attuale contiguita’ con un Pronto Soccorso e vari Ambulatori e’ giusto dare risposte, ma anche chiedere di mettere sull’altro piatto della bilancia — per loro e per le loro future generazioni –, i vantaggi di avere a poca distanza un DEA di primo livello, cosa che non e’ l’attuale Ospedale di Imperia. Per gestire con successo le urgenze-emergenze su un territorio come il nostro gli strumenti piu’ efficaci sono quelli che arrivano direttamente e velocemente al paziente. In ogni dichiarazione pubblica che ho letto o ascoltato in questi mesi, l’Assessore Viale e SL1 e il Direttore Prioli si sono impegnati a potenziare il parco di automediche e i servizi dell’elisoccorso. La sede di atterraggio per l’elisoccorso sara’ a 3 minuti dal Nuovo Ospedale, mentre ora e’ a 20 minuti dall’Ospedale di Sanremo e Imperia, rispettivamente. Inoltre ci hanno detto che il PalaSalute di Imperia avra’ una radiologia con TAC e Risonanza e un Punto di Primo Intervento. Si puo’ anche aggiungere che la ricerca medica sta cambiando il profilo delle urgenze-emergenze. Ad esempio, si sta allungando di molto la finestra temporale per trattare con successo l’ictus dovuto a trombosi cerebrale; e molte di queste nuove conoscenze si tradurranno in protocolli di intervento che iniziano sul territorio. Rimane comunque, inconfutabile, il bisogno che il Nuovo Ospedale sia raggiungibile facilmente attraverso una viabilita’ studiata proprio per tale obiettivo. Questo richiedera’ grandi opere, ma anche su questo l’ASL1 e la Regione hanno iniziato a prendere impegni.

Ecco percio’ la posizione che desidero suggerire ai miei concittadini: Riconosciamo il valore del Nuovo Ospedale Provinciale e facciamolo nostro da azionisti di maggioranza quali siamo. Compiaciamoci del fatto che per la prima volta ci sono la volonta’ politica unanime (tutti i Sindaci e la Regione), le risorse per costruirlo (INAIL), e addirittura una data vicina (il 2020) per far partire la gara di progettazione. Trasformiamo le promesse della Regione e dell’ASL1 in impegni da rispettare, e diamo fiducia fino a prova contraria. Iniziamo da oggi il monitoraggio dettagliato dei tempi e dei modi in cui l’Ospedale verra’ costruito. Vogliamo rendere impensabile che gli impegni non vengano mantenuti.

Mara Lorenzi per Civicamente Bordighera

4 Dicembre 2019