A Nicola Bolaffi e Mauro Mazza il Premio Nazionale Casinò di Sanremo Antonio Semeria,

Premio Letterario Nazionale “Casinò’di Sanremo-Antonio Semeria” 

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Premio Letterario Nazionale “Casinò’di Sanremo-Antonio Semeria”2018  a Nicola Bolaffi e Mauro Mazza.  Per la narrativa edita  la vittoria è andata all’avvocato romano Michele Navarra con “Solo la verità” nella sezione inediti al primo posto la toscana Laura Giorgicon “Isola nera”.Ha presieduto l’evento il prof. Stefano Zecchi.

Sanremo, 21 settembre 2018,  Nicola Bolaffi, con il romanzo “La sottile armonia degli opposti” Garzanti editore, e  Mauro Mazza con “Il destino del Papa russo”, edito da Fazi, sono stati  i vincitori rispettivamente del Premio “Casinò di Sanremo 2018 European Year of Cultural Heritage” e del Premio “Casinò di Sanremo-Antonio Semeria”.

 Giunto quest’anno alla sua quarta edizione, ma prima per la categoria romanzi editi, il Premio si avvia a diventare uno dei più importanti del panorama letterario italiano, con una grande risonanza anche a livello internazionale.

La giuria popolare ha così votato: Michele Navarra, avvocato e scrittore, con “Solo la verità” (Novecento Editore) Primo Classificato per il Premio “Casinò di Sanremo –Antonio Semeria-Martedì Letterari”. Al secondo posto Daniela Larentis & Nadia Clementi  con “Un amore in piazza” Reverdito Editore. Terzo Luigi De Pascalis con “Volvograd”.

Per la sezione Narrativa Inedita” la giuria popolare ha dato la palma della vittoria a Laura Giorgi con l’opera “Isola nera”, seguita da , Patrizia Geminiani con l’opera “Una dimensione dell’anima” e  Bruno Balloni con l’opera: “Il prezzo dell’onore”. Sono state  consegnate due menzioni d’onore : a Antonio e Antonello Lanteri per il volume : “Nino Lanteri un  Cuore Brigasco” e per la sezione poesia Inedita all’imperiese Enzo Ferrari per la silloge :”Una striscia di mare”.

La   comasca   Ilaria   Spes   ha   illustrato   la   silloge “Costellazioni”,   vincitrice   della   Sezione  “Poesia Inedita”, libro editato dalla Casa editrice De Ferrari

Hanno portato i saluti istituzionali il Presidente del Casinò, Massimo Calvi, il sindaco di Sanremo, Alberto   Biancheri,   il   Presidente   della   Provincia,   Fabio   Natta,   il capitano   di   Fregata   Marco Parascandolo, in rappresentanza dell’Ammiraglio Nicola Carlone, il Prefetto Vicario, Maurizio Gatto.

Hanno   partecipato   l’assessore   alla   Cultura   di   Sanremo   Eugenio  Nocita,   il   consigliere   comunale Giovanna Negro.   Hanno collaborato con le loro opere  le pittrici  Antonella Cotta e  Antonietta Cavallero, componente del Circolo degli Artisti di Albissola, con il Presidente Antonio Licheri.

Intervento del soprano Emanuela Carotenuto e del maestro Reddy Bobbio.

 La lettura dei testi finalisti  è  stata affidata all’attore Max Carja

Afferma Casinò Spa: ”Questo Premio, che affonda le sue motivazioni nella nostra storia e nella nostra tradizione culturale,  completa l’impegno culturale della nostra Azienda. La quarta edizione ha coinciso con una sempre più qualificata presenza di scrittori, consolidando ulteriormente  questo progetto, che guarda lontano.  Felicitazioni  ai vincitori, ai finalisti  e un grazie sentito ai nostri giurati, alla giuria popolare, alla casa editrice De Ferrari e al comitato d’onore, in particolare a S.E.il signor Prefetto Dott.sa Silvana Tizzano e al prof. Stefano Zecchi.

Appuntamento alla quinta edizione.”Nicola Bolaffi e Mauro Mazza si sono imposti all’attenzione della qualificata giuria letteraria, che ha dovuto scegliere tra le quasi cento opere inviate complessivamente al Premio Sanremo.

Il primo, torinese, nato nel 1975, vive fra la campagna di Sciolze e New York. E’ anche un pittore, da qualche anno all’attenzione della critica artistica, con alcune fortunate personali a Roma, Torino, Ginevra, Londra, Tel Aviv. ”La sottile armonia degli opposti”, che Garzanti ha pubblicato in Italia con una trasognata sovraccoperta di Hossein Zara, è stato definito da molti critici un piccolo gioiello.

Esordio forte e coinvolgente. I due protagonisti, Otto e Greta, viaggiano fra la dura e spietata realtà ed Il rassicurante limbo della fantasia, lei alcune volte travolta dalla droga e da emozioni estreme.

Due   anime   inquiete,   per   certi   versi   sole,   attraversate   da   laceranti   e   drammatiche   vicende  esistenziali, in alcuni frangenti alla deriva. Più volte si sfiorano, si abbandonano e si incrociano, per infine   arrendersi   alla   constatazione   che   solo   remando   controcorrente   si   può   sconfiggere   la tempesta e riappropriarsi della propria vita e di un amore contrastato, ma coinvolgente e forse salvifico.

Mauro Mazza, oltreché un romanziere di successo, nel 2012 ha vinto l’ambito e prestigioso Premio Acqui  Storia   con  il   romanzo   “L’albero   del  mondo”,  edito   da   Fazi,  è   un  volto  molto  noto   della televisione   e   dei   media.   Nato   a   Roma   nel   1955,   giornalista   dal   1977,   ha   diretto,   molte   volte conducendolo di persona in video, il telegiornale TG2, per poi essere promosso alla direzione della rete ammiraglia della Tv pubblica RAI UNO e alla responsabilità di Rai Sport.

“Il destino del Papa russo “, vincitore dell’edizione 2018 del Premio Antonio Semeria, ci trasporta dalle segrete stanze del Vaticano, alla Russia del misticismo ortodosso e alla Leningrado del sindaco Putin,   alle   potenti   lobby   finanziarie   e   multinazionali   californiane,   fra   cardinali,   gole   profonde, affaristi senza scrupoli, servizi segreti, organizzazioni pseudo umanitarie e congregazioni religiose.

Inizia con la scomparsa, alla fine del suo pontificato, di Papa Francesco, l’argentino Jorge Mario Bergoglio.   Il   conclave,   come   al   solito,   è   seguito   con   spasmodica   attenzione   dai   media   e   dalle televisioni   di   tutto   il   mondo.   Con   l’attesa   fumata   bianca   si   viene   a   sapere   che   in   conclave   è accaduto un fatto senza precedenti da molti secoli. I cardinali hanno incoronato il primo papa russo

La redazione