APRICALE – LA TOSSE D’ESTATE CON “UN MILIONE DI SCATOLE CINESI”

UN MILIONE DI SCATOLE CINESI 

Prima nazionale

Dal 5 al 15 agosto si rinnova il tradizionale appuntamento con Apricale, il borgo medioevale ospita per il ventinovesimo anno il nuovo spettacolo itinerante del Teatro della Tosse.

Quest’anno ci immergeremo nelle pagine de Il Milione di Marco Polo e di Rustichello da Pisa con la messa in scena tra le piazze e le vie del piccolo borgo di Un milione di scatole cinesi di Emanuele Conte e Amedeo Romeo con la collaborazione ai testi di Alessandro Bergallo, regia Emanuele Conte.

Il rapporto tra Apricale e il Teatro della Tosse va avanti dal 1990, dalla prima edizione della rassegna … e le stelle stanno a guardare.

Ogni agosto attori, registi e maestranze del teatro genovese si spostano nelle strette vie di questo meraviglioso paese, per mettere in scena uno spettacolo a stazioni sempre nuovo.

Il Teatro della Tosse è stato selezionato dalla Compagnia di San Paolo quale realtà d’eccellenza nel panorama dello spettacolo dal vivo

La stagione estiva è realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo, del Mibact Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, da Regione Liguria.

Apricale (IM)

Dal 5 al 15 agosto

UN MILIONE DI SCATOLE CINESI
Marco Polo, come perdersi sulla via della seta

di Emanuele Conte e Amedeo Romeo
regia Emanuele Conte
collaborazione ai testi Alessandro Bergallo
costumi Daniela De Blasio
luci Matteo Selis e Andrea Torazza
con Nicholas Brandon,  Enrico Campanati, Massimiliano Caretta, Enrico Casale,

Pietro Fabbri, Lisa Galantini,  Giua,  Susanna Gozzetti,  Sarah Pesca, Pietro Romeo,

Roberto Serpi, Graziano Sirressi, Mariella Speranza

direttore di scena Roberto D’Aversa
attrezzista Renza Tarantino
fonico Massimo Calcagno
macchinisti Fabrizio Camba, Kyriacos Christou,  Giovanni Coppola
capo elettricista Andrea Torazza
elettricisti Matteo Selis, Davide Bellavia
costruzioni Carlo Garrone
sarta Anna Romano con Naomi Ingaria, Marta Balduinotti, Viviana Bartolini (stagiste)

produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse

Quest’anno, per la ventinovesima edizione di “E le stelle  stanno a guardare…” ci immergeremo nelle pagine de Il Milione di Marco Polo e di Rustichello da Pisa.

Un milione di scatole cinesi – Marco Polo come perdersi sulla via della seta è la nuova produzione del Teatro della Tosse. Lo spettacolo è scritto da Emanuele Conte e Amedeo Romeo con la collaborazione ai testi di Alessandro Bergallo, regia di Emanuele Conte.

Il cast dello spettacolo è composto da tutti i volti storici della Tosse a cominciare da Enrico Campanati eNicholas Brandon, protagonisti già delle prime edizioni della rassegna estiva degli anni novanta, per proseguire con Massimiliano Caretta, Enrico Casale, Pietro Fabbri, Lisa Galantini,  Giua,  Susanna Gozzetti,  Sarah Pesca, Pietro Romeo,  Roberto Serpi, Graziano Sirressi e Mariella Speranza.

I costumi sono firmati dalla costumista della Tosse Daniela De Blasio e le luci sono di Matteo Selis eAndrea Torazza.

Il nuovo lavoro della Tosse parte con una domanda “Che ci faccio io qui?” Si domanda qualunque viaggiatore quando è costretto a rimanere fermo.

Il viaggiatore che non può partire si sente come in una prigione, irrequieto ed infelice. Gli resta solo una risorsa: il ricordo delle mille avventure, degli incontri, dei luoghi fantastici che ha attraversato.

Così Marco Polo nella sua cella a Genova non rinuncia al desiderio di esplorare il mondo, non può muoversi, e allora lo fa con le parole, dettando i propri ricordi al compagno di prigionia, Rustichello.

Molto diversa è la loro visione del viaggio in oriente, per il mercante veneziano è un’occasione per accrescere i propri commerci, importare merci preziose, arricchirsi; per il poeta pisano è un’avventura fantastica, non sempre aderente alla realtà dei fatti, mitizzata e favoleggiante, come in un poema cavalleresco.

Con gli occhi ora dell’uno, ora dell’altro – e spesso con lo sguardo di entrambi – trasformeremo il borgo di Apricale in un oriente magico, dove un milione di scatole cinesi si apriranno per svelarci un universo infinitamente ricco e moderno, una civiltà avanzata e spregiudicata, invenzioni, tradizioni, paesaggi che senza Polo e Rustichello non sarebbero mai giunte fino a noi e che, molto più di quanto non immaginiamo, hanno contribuito a far diventare il nostro occidente quello che è oggi.

Il nuovo spettacolo della Tosse è un viaggio in compagnia di Marco Polo, che durante i suoi viaggi in oriente alla scoperta di tradizioni, usi, costumi e credenze così lontane e diverse si è imbattuto in personaggi strani, coraggiosi, saggi, poetici e divertenti.

In un milione di scatole cinesi il pubblico incontrerà alcuni di questi personaggi: suocera e genero della lontana  provincia D’Ardanda dove gli uomini non devo fare niente mentre le donne sono costrette a lavorare per non far affaticare i mariti anche nel giorno del parto. Incontreremo una vedova della Provincia di Maabar dove le donne alla morte del marito devono bruciare insieme al suo cadavere,  il pubblico  continuerà il suo viaggio nella provincia di Tramontana e farà la conoscenza delle Sciamane Siberiane. Una puritana dama occidentale  si confronterà con le disinibite donne della provincia del Tebet.  Durante il viaggio si incontreranno anche il grande Kan, il Rustichello e lo stesso Marco Polo oltre a un prigioniero rinchiuso dentro un castello ma con uno spirito che lo rende libero di viaggiare ovunque nello spazio e nel tempo.

 

Biglietti:

intero 16 euro / ridotto 14 euro

ridotto € 8 per ragazzi fino a 14 anni

APRICALE

Il borgo medievale di Apricale ( 570 ab. / 291 mt. s.l.m. ) è situato nell’entroterra di Bordighera e Ventimiglia a 13 Km dal litorale. Il suo nome deriva da “Apricus ” : esposto al sole. Circondato e protetto dalla catena delle Alpi Marittime gode di un ottimo clima. Le sue origini si perdono nella preistoria come testimoniano i tumuli sepolcrali dell’età del bronzo rinvenuti in località ” Cian deu Re “. Il borgo attuale fu eretto a partire dal IX secolo intorno al Castello dei Conti di Ventimiglia e dal 1270 in poi appartenne ai Doria di Dolceacqua. Gli statuti rurali del 1267, i più antichi della Liguria, restaurati recentemente, sono esposti in un’apposita sala dedicata al Medioevo, nell’ambito del museo tematico, ivi allestito presso il Castello della Lucertola. Le norme in esso convenute regolavano la vita del paese nel XIII secolo. SI notano in essi una certa ancestralità e crudeltà: i colpevoli d’omicidio venivano sepolti vivi con le loro vittime, le adultere decapitate, gli accusati di incendi, guasti e furti di bestiame dovevano provare la loro innocenza trasportando senza bruciarsi un ferro rovente per nove piedi. Le principali bellezze artistiche ancora ben conservate, sono le mura medioevali, l’arco acuto e il castello con il giardino pensile. L’oratorio di San Bartolomeo, conserva invece un polittico su legno del 1544 mentre la parrocchiale della Purificazione di Maria è stata completamente rifatta nel secolo scorso. Nella parte bassa del paese risulta invece assai caratteristica la chiesa di Santa Maria Alba di ascendenza medioevale. Presso questo edificio sacro è altresì interessante rammentare l’esistenza di una piccolo fonte giudicata di qualità terapeutiche e molto venerata dai fedeli del luogo. Di grande e piacevole interesse sono poi i “Murales”, affreschi di artisti moderni che, dipinti negli angoli più caratteristici del borgo, contribuiscono a distinguerlo con l’appellativo di paese degli affreschi

La redazione