Sanremo – Mario Adinolfi con S.E. Mons. Antonio Suetta inaugurano la stagione invernale dei Martedi’ Letterari del Casinò

 

Mario Adinolfi con S.E. Mons. Antonio Suetta inaugurano la stagione invernale dei Martedi’ Letterari del Casinò di Sanremo.

 

 Martedì  16 gennaio alle ore 16.30 nel teatro dell’Opera del Casinò riprendono i Martedì Letterari. Mario Adinolfi presenta il libro:”O capiamo o moriamo”. (Youcanprint)

Martedì  16 gennaio alle ore 16.30 nel Teatro dell’Opera del Casinò si apre la stagione invernale dei Martedì Letterari. Il giornalista scrittore Mario Adinolfi presenta il libro:” O capiamo o moriamo” (Youcantprint). Partecipano S.E. Mons. Antonio Suetta, Vescovo di Ventimiglia-Sanremo e il dott. Giuseppe Antonio Iraci Saleri, presidente del Circolo Popolo della  famiglia. L’incontro è inserito nel piano di Formazione dei Docenti.

Il giornalista Mario Adinolfi affronta con una mole impressionante di dati la questione della crisi valoriale dell’Occidente e del contemporaneo crescere, nello spazio lasciato vuoto, di una influenza islamica pericolosa non solo per via della minaccia terroristica. Il timore prevalente non nasce da questo assalto esterno, pur violento, quanto dalla resa già compiuta sul terreno della nostra identità che parte dal rifiuto della radice cristiana. Attacco al matrimonio e alla famiglia, ideologia gender, cultura della morte imperante con aborto e eutanasia, denatalità, maternità trasformata da atto d’amore naturale e gratuito a luogo di transazioni finanziarie, consumo incessante di droga, alcool, prostituzione e pornografia costituiscono la fotografia di un Occidente dissoluto che ha perso coscienza di sé e si consegna alla propria fine. Con un percorso che va da Socrate a Houellebecq, passando per i tre Papi contemporanei (San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Francesco) e Antonio Conte, fino ad arrivare a Trump, Lenny Bruce e Santa Teresa di Calcutta, Adinolfi ci guida in un viaggio personalissimo e affascinante. Un libro che non mancherà di far discutere, regalando l’idea che ci sia una strada attraverso cui ci si può ancora salvare. ( dalla presentazione al libro).

“Scrivo questo libro sotto l’onda emotiva propagata invece nel mio cuore dopo la lunga malattia di mio padre, che l’ha portato alla morte poco più di un anno fa. […] La vicenda biografica di mio padre è il cuore sanguinante di questo libro, perché esistono uomini che hanno dedicato tutta la loro vita ai valori saldi della famiglia e del rispetto di Dio e della legge, con onestà e rettitudine, venendone in qualche modo ripagati. La moneta più preziosa è la nostra memoria grata.” Mario Adinolfi, O capiamo o moriamo

Adinolfi nel libro induce alla rilessione sul futuro di un modello di civiltà e di valori che deve interrogarsi sulle sue priorità:

“non facendo figli e morendo con irritante facilità (il 2017 […] fa segnare un doppio picco negativo, sia tra i nuovi nati che tra i morti) per uno, due, tre anni consecutivi creiamo le condizioni spaziali per far approdare sulle nostre terre gli “stranieri” […].

E il problema non sono gli stranieri, ma la nostra ingenuità nel pensare di poterli integrare nel nostro vuoto valoriale: il vuoto non integra, non può farlo – viene semplicemente riempito.”

Mario Adinolfi giornalista e scrittore, è direttore del quotidiano “La Croce”. Ha iniziato la carriera giornalistica ad Avvenire e Radio Vaticana, quindi al Tg1. Tra i suoi libri ricordiamo “Email” (hacca 2004), “Il Conlave” (hacca 2005) 2la ricerca della costante” (2010). Nel 2014 il saggio “Voglio la mamma” ha dato il via ad un tour che ha toccato 250 tra piazze e teatri in tutta Italia. Considerato uno tra i più influncers del web è stato deputato della XVI legislatura repubblicana, primo blogger italiano ad essere eletto in Parlamento. Dopo esser stato tra i leader del Family day del 2015 e 2016 ha fondato il Popolo della famiglia , movimento di cui è Presidente nazionale.

Dopo la pausa per le manifestazioni collaterali al Festival della Canzone Italiana che si svolgeranno nel Teatro dell’Opera del Casinò i “Martedì Letterari” riprendono il 20 febbraio alle ore 16.30 con il prof. Fulvio Cervini che presenterà il suo ultimo libro “La prospettiva di Brunelleschi. Quaranta buone ragioni per studiare l’arte medioevale.” ( CB Edizioni). L’incontro, organizzato in collaborazione con il Serra Club, ricorda il seicentesimo anniversario del progetto per la realizzazione della Cupola di Santa Maria del Fiore.

La redazione