FUTURA BALLANDO CON LUCIO VENERDI’ 4 MARZO

BALLETTO DI ROMA – VENERDI’ 4 MARZO 2016 ORE 21,15 ARISTON TEATRO SANREMO

Futura da un’idea di Giampiero Solari regia e coreografia Milena Zullo colonna sonora realizzata da Roberto Costa sulle canzoni di Lucio Dalla Tra storie e poesie di uomini e sogni, tra mondi e racconti di ieri e di sempre, la canzone di Lucio Dalla incontra i volti e i colori della danza di oggi.

Il Balletto di Roma omaggia e ricorda il poliedrico artista bolognese con uno spettacolo originale di musica, danza, canzoni e parole.

Prezzi di ingresso: platea € 25+3 20+3 galleria € 20+2 18+2 16+2

Tra storie e poesie di uomini e sogni, tra mondi e racconti di ieri e di sempre, la canzone di Lucio Dalla incontra i volti e i colori della danza di oggi. Il Balletto di Roma omaggia e ricorda il poliedrico artista bolognese con uno spettacolo originale di musica, danza, canzoni e parole.

FUTURA, ballando con Lucio (Prima Nazionale il 21 febbraio 2014 al Teatro Bonci di Cesena) è il frutto di un incontro di idee ed emozioni, tra la nostalgia di un’amicizia spezzata dal tempo e la memoria di una voce resa eterna dal mondo. Sono i compagni di una volta e gli ammiratori di sempre a portare in FUTURA il ricordo più vivo del musicista dai guizzi di genio, del cantautore ironico e poeta, dell’improvvisatore eclettico e instancabile. Roberto Costa, musicista, compositore e arrangiatore, nonché storico collaboratore e amico di Lucio Dalla, ricostruisce, appositamente per la produzione del Balletto di Roma, un nuovo percorso di note e parole, tra le tracce indelebili di canzoni indimenticate e i frammenti di una voce sfuggita al tempo. Grazie alla collaborazione di Sony Music e per gentile concessione dei cugini di Lucio Dalla, ad impreziosire la costruzione musicale di Costa sono gli estratti sonori ricavati da alcuni multitraccia originali delle canzoni di Lucio. Collaborazione e amicizia legano all’artista bolognese anche Giampiero Solari, regista, drammaturgo, autore di grande esperienza e successo che affida l’idea dello spettacolo alle abili mani della coreografa romana Milena Zullo.

Insieme, Solari e Zullo, scelgono di condurci lungo un viaggio unico e ininterrotto che naviga tra ricordi antichi e nuove suggestioni, storici accordi e moderne influenze. Tra le parole delle canzoni di Lucio si riscopre lo sguardo di un collezionista di immagini e vite che osservava la gente e ne incorniciava le storie. Alle suggestioni di uno sguardo irregolare sulla vita, la coreografia affida la rappresentazione di canzoni disordinate che appartengono a tutti.

La sensibilità immaginifica di Zullo accoglie i simboli e le microstorie di un mondo di amanti e periferie e lascia che parole e significati scorrano liberi tra le più spontanee gestualità del quotidiano e le più intime espressioni di emotività impreviste. Rinuncia e fugge dalla didascalica rappresentazione di un patrimonio collettivo di storie e affida alla materia umana dei racconti di Lucio il compito di muovere le anime e i corpi dei danzatori. Ballano, tra le scenografie di Giuseppina Maurizi, persino gli oggetti di uno spazio cangiante, in mezzo alle lune, le scale e gli specchi di un’umanità che ride, piange, manifesta e sogna. Sarà la danza stessa l’espressione di un incanto tra musiche e parole generatrici di racconti. E in quell’incanto, danzeranno i protagonisti del Balletto di Roma, scoprendosi figli di quegli amanti che sognavano il domani oltre i muri del presente (Futura, 1980). Ballano, ballano, i ballerini del Balletto di Roma, tra la commozione e la tenerezza di uomini che amano “sotto un cielo di ferro e di gesso” (Balla balla ballerino, 1980), incontro a treni di felicità provvisorie (Felicità, 1988) e in equilibrio su scale di musica e vita (Tutta la vita, 1984). Restano al loro posto le stelle dei sogni ad attrarre sguardi e speranze di umanità rumorose, a scongiurare la caduta di polvere d’universo su una terra privata del battito. Vincerà sempre il coyote mentitore sulla più bella delle stelle e sempre trionferà la fantasia di un grido terreno sul morente splendore di un adagio celeste (Il coyote, canzone con testo di Roberto Roversi, 1973).

FUTURA, ballando con Lucio non è solo l’omaggio e il ricordo di un artista geniale che ha attraversato decenni di storie, eventi e parole. È, più di tutto, la fotografia di un mondo che appartiene a tutti, lo specchio di una società indaffarata e normale che guarda al cielo per fuggire e cerca carezze per restare.

 

IL BALLETTO DI ROMA

ll Balletto di Roma nasce nel 1960 dal sodalizio artistico tra due icone della danza italiana: Franca Bartolomei, prima ballerina e coreografa dei principali teatri d’Opera italiani ed esteri e Walter Zappolini, dal 1973 al 1988 Direttore della Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma.
Nel corso dei suoi 55 anni di vita, il Balletto di Roma ha visto susseguirsi prestigiose collaborazioni e molteplici anime creative, ma indubbiamente l’attuale profilo artistico è il frutto della fusione con il prestigioso Balletto di Toscana e della sinergia sviluppata tra il 2001 e il 2007 con la direttrice artistica del gruppo toscano Cristina Bozzolini. Nuove ed originali coreografie firmate da artisti italiani già affermati nel panorama della danza contemporanea hanno segnato l’inizio di questo rinnovato percorso artistico già a partire dalla stagione teatrale 2001/2002 e negli anni l’attività produttiva è cresciuta sia in termini di quantità delle opere allestite nel corso delle stagioni (“Don Chisciotte” di Milena Zullo, “Cenerentola”, “Bolero, “Serata d’Autore” di Fabrizio Monteverde, ben due riallestimenti del celebre “Giulietta e Romeo” di Monteverde creato originariamente per il Balletto di Toscana, “Lo Schiaccianoci” di Mario Piazza), che nel prestigio delle collaborazioni con artisti ospiti come Andrè De La Roche, Raffaele Paganini, Monica Perego.
Non ultimo in termini di importanza è da rilevare come nel corso delle stagioni l’intensa attività abbia garantito un crescente consenso di pubblico con oltre 500.000 presenze. È per la straordinarietà degli eventi nonché per la notevole richiesta che il Balletto di Roma presenta ogni anno tutto il proprio repertorio, arricchito delle nuove produzioni a serata intera “Otello” (cor. Fabrizio Monteverde), “Contemporary Tango” (cor. Milena Zullo), “The Arena Love” e “Ambiguity” (cor. Michele Pogliani), “La Morte e la Fanciulla” (cor. Paolo Santilli) e per le annualità 2013 e 2014 “The Quartet” (cor. Paolo Mangiola, Marco Schiavoni, Toni Candeloro, Milena Zullo), “Futura” (cor. e regia Milena Zullo, da un’idea di Giampiero Solari), “We/Part” (cor. Paolo Mangiola), “Il lago dei cigni, ovvero Il canto” (cor. Fabrizio Monteverde).
Nell’ottobre 2012 il Balletto di Roma inaugura una nuova sede in cui confluiscono le esperienze lavorative dei professionisti impiegati nelle numerose produzioni della compagnia e le attività formative della nuova Scuola del Balletto di Roma diretta da Paola Jorio che, dopo 18 anni alla guida della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, torna a formare i giovani talenti del XXI° secolo nella struttura in cui consolidò la propria formazione di danzatrice e docente.
Entrando nel 2015 nel 55° anno di attività, il Balletto di Roma annuncia un cambiamento importante al vertice artistico della struttura. Il maestro Walter Zappolini lascia la direzione artistica dello storico gruppo. In linea con il recente rinnovamento organizzativo e produttivo dell’azienda, il general manager Luciano Carratoni affida oggi la guida artistica del Balletto di Roma a Roberto Casarotto, figura tra le più interessanti sull’attuale scena nazionale e internazionale della danza contemporanea. Primo traguardo di un processo di innovazione avviato nel 2014, il cambio di direzione artistica si pone in linea di continuità con l’apertura internazionale della compagnia inaugurata lo scorso luglio con la residenza coreografica londinese presso Royal Opera House per la creazione di We/Part a firma del coreografo Paolo Mangiola.
A condividere il percorso di direzione artistica di Roberto Casarotto, tre coreografi associati che rappresentano la storia recente del repertorio della compagnia: Fabrizio MonteverdeAlessandro SciarroniPaolo Mangiola.
Una diversa modalità di produzione e formazione quella proposta per i prossimi anni dal team del Balletto di Roma e dalla recentemente rinnovata Scuola del Balletto di Roma diretta da Paola Jorio: attenzione ai linguaggi coreografici contemporanei, ricerca e innovazione, mantenimento e rafforzamento del repertorio storico, dialogo con il pubblico e con la scena internazionale e soprattutto la creazione di nuove opportunità per lo sviluppo della cultura della danza.