SANREMO “MONTAGNE BLU” AL MUSEO CIVICO BOREA

 

 

Al Museo Civico di Palazzo Borea d’Olmo

tutti i segreti della lavanda

Nell’ambito degli appuntamenti culturali 2014 promossi dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Sanremo, venerdì 11 luglio, alle 16.30, al Museo Civico di Palazzo Borea d’Olmo (via Matteotti, 143) si terrà la presentazione del libro “Montagne Blu. Spazi vissuti nelle Alpi del Mare” di Rita e Patrizia Cugge e Giampiero Laiolo (Lavanda Profumo & medicina).

Dalla premessa del volume: “Un libro sulla lavanda nato dall’incontro tra una famiglia di storici distillatori di lavanda e un ricercatore, figlio di un erborista anche lui distillatore: una testimonianza che vuole esprimere la relazione tra questo fiore, l’uomo e il suo spazio vissuto. I legami, le attinenze tra il fiore e l’uomo sono quindi il fondamento di questo libro: un uomo visto negli aspetti più intimi quali la salute, l’alimentazione e il piacere. Un approccio perciò più antropologico che botanico dove la “cultura della lavanda” si coniuga in una variabile temporale, territoriale e umana.

L’approccio temporale si traduce in una storia delle specie della lavanda all’origine rarefatta, lenta e confusa quindi dal Medioevo, creativa, fantastica e, se la consideriamo con leggerezza, anche bizzarra.

Oggi la ricerca botanica ha avuto uno sviluppo esponenziale grazie alla diffusione della conoscenza sempre più intensa, scientifica, incalzante e capillare; ma vi è ancora quella millenaria “relazione intima” tra l’uomo e il nostro fiore? Per quei pochi di lassù, gli ultimi, certamente sì.

Siamo comunque ottimisti: dopo “la stagione dei prodotti di sintesi” crediamo a un cosciente, certamente equilibrato, ritorno ai saperi, profumi e sapori della natura e della tradizione. A tal fine, queste pagine vogliono offrire un loro contributo ponendo al centro dell’attenzione l’uomo, la lavanda e le “Alpi del Mediterraneo”.

Dalla prefazione del prof. Enrico Martini, docente di botanica presso l’Università di Genova: “Vari libri sono stati scritti sulla lavanda (scorrete la corposa bibliografia che correda il volume); gli autori hanno però avuto il merito di individuare una lacuna e di colmarla: mancava ancora un testo che fosse una completa monografia sull’argomento, un testo che approfondisse la ricerca bibliografica fino ai tempi più antichi, un testo che – fatto, a parer mio, ancor più importante – risultasse pure intriso di amore per gli aridi colli dell’entroterra imperiese; amore per generazioni precedenti per le quali la vita era lavoro silenzioso, fatica, a volte perfino sofferenza; amore per gli insegnamenti che un’esistenza così dura donava a chi viveva simili quotidiane esperienze, forgiandone il carattere e la resistenza alle avversità. Un amore – sviscerato – pure per la lavanda, il cui aroma, forte e quasi selvaggio, nessun profumo sintetico, a mio giudizio,  riuscirà mai ad imitare.

Complimenti sentiti e motivati a Giampiero Laiolo, complimenti tanto più importanti in quanto provengono da un pignolo di ferro cui l’accuratezza e lo stile con cui è stata redatta l’opera hanno negato, in pratica, motivi di mugugno (dura sorte per un ligure!). Complimenti pure a Rita e Patrizia Cugge che, animate dal medesimo sentimento di amore, pongono oggi a disposizione delle generazioni future (mondo della scuola, escursionisti sensibili), un patrimonio di conoscenze, esperienze e sentimenti che è giusto non venga dimenticato, in questa nostra comunità in cui il possesso di un telefonino cellulare più moderno o di una play station più recente da parte di un compagno di classe fa toccare vette di frustrazione a chi disponga di modelli più antichi.

Non ho inventato io il detto secondo cui, quando muoiono certi anziani, scompaiono biblioteche mai scritte. Grazie agli autori di questo libro  la biblioteca sulla lavanda non scomparirà.

Ingresso libero.

La redazione

Sanremo, 2 luglio 2014