BORDIGHERA “MUTU” LA LEGGE DEL SILENZIO

Domenica 20 Marzo alle ore 18.30 al Teatro del Palazzo del Parco di Bordighera, . Uno spettacolo teatrale della compagnia siciliana ‘Prima Quinta’ dedicato al tema della mafia. Regia di Lauro VERSARI, e due attori, grandi interpreti e protagonisti in scena: Aldo RAPE’ e Gaspare BALSAMO.

Con il patrocinio e il fondamentale sostegno del Comune di Bordighera, il supporto logistico ventimigliese di libreria Casella, Baires Cafè  e “Casa Fenoglio B&B”. Organizzazione  e ospitalità  del gruppo teatrale  siciliano a cura dell’Ass. Cult. “LIBER theatrum”

Biglietto d’ingresso: direttamente  al botteghino, prevendita e prenotazioni telefonando al 338 6273449 o scrivendo una mail a liber.theatrum@gmail.com.

Prezzo del biglietto di ingresso € 12,00 – Ridotti € 10,00

Un’altra eccezionale occasione quindi per assistere ad un lavoro premiato, al suo debutto, come miglior spettacolo straniero al Festival di Avignone OFF 2012 e nel 2014 ospitato e selezionato all’Italian Theatre Festival di New York.

Scritto e interpretato, assieme a Gaspare Balsamo, dall’attore e drammaturgo siciliano Aldo Rapè, con la regia di Lauro Versari, “MUTU” è probabilmente quello che si può definire un “piccolo” capolavoro del teatro indipendente. Un testo eccellente: un vero e proprio “cazzotto” nello stomaco per le emozioni regalate allo spettatore, grazie anche ad un linguaggio semplice e diretto, che penetra nel cuore di chi lo guarda, scuotendone l’anima.

Una storia che è una bomba ad orologeria. La vicenda di due fratelli, Saro e Salvo, due uomini del nostro tempo, uno mafioso e l’altro un prete, ingabbiati nelle loro vesti e nei loro ruoli, ma desiderosi di scappare. La mafia e la chiesa, come pretesto per parlare del vero male che colpisce i due protagonisti: la solitudine ed il vuoto esistenziale che esiste nella nostra civiltà. Dopo dieci anni di lontananza “u mafiusu” e “u parrino” si rincontrano. Due strade opposte le loro, due “dottrine” diverse, due status sociali agli antipodi; ma per quanto possano sembrare lontani, i due fratelli sono in qualche modo accomunati dalle loro solitudini, emarginati a causa della legge del silenzio: l’omertà. Muti sono rimasti per una vita, davanti alla crudeltà, alla fame, alle ingiustizie. Rivangano il loro passato, con l’amaro in bocca, e si raccontano attraverso aneddoti della loro infanzia, giustificandosi per le loro scelte. Si scontrano, si picchiano, ma in fondo hanno solo voglia di riabbracciarsi e di mettere da parte il passato, lasciandosi trascinare dal richiamo del sangue. Il tema affrontato è forte, d’impatto, e vale per tutti, perché la solitudine non fa né distinzioni né tanto meno discriminazioni. Poco più di un’ora per uno spettacolo emozionante e perfetto nella costruzione drammaturgica e nella bella e intensissima interpretazione dei due attori.

Aldo Rapè e Gaspare Balsamo sono “semplicemente” bravi, da applaudire lungamente asciugandosi qualche lacrima.

La redazione