AGIS LIGURIA INAUGURA LA NUOVA SEDE A GENOVA
| AGIS Liguria inaugura la nuova sede a Genova e apre un confronto sul futuro dello spettacolo regionale Si è svolta lunedì 1 dicembre l’inaugurazione della nuova sede di AGIS Liguria, ospitata all’interno del Palazzo di Confcommercio in via Cesarea 8 a Genova. Un momento dal forte valore simbolico che segna l’avvio di una collaborazione più solida tra il mondo dello spettacolo, le istituzioni e il tessuto economico e sociale della regione, e che si inserisce nelle celebrazioni per gli 80 anni dell’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo. L’iniziativa ha visto un’ampia partecipazione di rappresentanti istituzionali, delle principali realtà culturali liguri e di numerosi operatori dello spettacolo. Oltre al Presidente di Agis Liguria Andrea Cerri e al Presidente Nazionale Agis Francesco Giambrone, sono intervenuti tra gli altri, l’Assessore regionale alla Cultura Simona Ferro, l’Assessore alla Cultura del Comune di Genova Giacomo Montanari, il Direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore, la Vicepresidente di Confcommercio Genova–Ascom Luisa Cecchi Famiglietti, gli Onorevoli Luca Pastorino e Alberto Pandolfo, il vice presidente di Agis Liguria Walter Vacchino. Presenti anche i Consiglieri regionali Armando Sanna e Carola Baruzzo, l’Assessore comunale di Genova Davide Patrone, il nuovo Sovrintendente del Teatro Carlo Felice Michele Galli, i dirigenti regionali del settore Cultura Luca Parodi e Daniele Biello, e Angelo Pastore, già direttore dello Stabile di Genova ed ex commissario della Commissione Prosa del Ministero. Accanto al momento inaugurale, la giornata si è trasformata in un’occasione di confronto serrato sullo stato dello spettacolo in Liguria. Nella sua relazione, il Presidente di AGIS Liguria Andrea Cerri ha evidenziato un quadro critico fatto di luci e ombre (criticità che non nascono oggi ma risultano storiche e trasversali a molte legislature): la Liguria è oggi tra le regioni italiane con la più bassa spesa ordinaria per cultura e spettacolo, pari a circa 5 milioni l’anno, (tra 3,2 e 3,9€ per abitante, contro gli 8,2€ per abitante della Toscana e i 16,8€ dell’Emilia-Romagna). La mancanza di un sistema strutturato e pluriennale di finanziamento, l’obsolescenza degli strumenti normativi e la forte concentrazione delle risorse al centro, continuano a generare squilibri e fragilità, impedendo un pieno sviluppo del settore e creando un forte svantaggio competitivo per le imprese liguri rispetto a quelle di altre regioni. A questo si sono aggiunti i recentissimi tagli ai contributi erogati attraverso la legge regionale 10/06 (con fondi trasferiti dalla Cultura ad altri settori), che hanno visto riduzioni tra il 50% e l’80% comunicate agli operatori a iniziative già quasi interamente realizzate, creando condizioni di forte precarietà. Moltissimi gli interventi degli operatori liguri presenti che hanno sottolineato le difficoltà dovute all’incertezza e ai recenti tagli, chiedendo che sia messo al centro il tema non solo delle risorse ma anche delle tempistiche, chiedendo la triennalità dei finanziamenti L’Assessore regionale Ferro ha ricordato l’investimento di 10 milioni destinato alle infrastrutture culturali del territorio e si è mostrata disponibile ad aprire un confronto sulle proposte messe in campo da Agis, mentre l’Assessore Montanari ha illustrato le nuove misure del Comune di Genova sui bandi festival e sui bandi teatri, con particolare attenzione al tema delle tempistiche e a un incremento delle risorse complessive disponibili. Durante la cerimonia è intervenuto anche il Presidente nazionale AGIS, Francesco Giambrone, che ha sottolineato il valore di questa apertura nell’anno dell’80° anniversario dell’Associazione, definendola “un segnale positivo e profondamente simbolico, che dimostra come, mentre celebriamo la nostra storia, continuiamo a guardare con determinazione al futuro, rafforzando la presenza nei territori e il nostro ruolo al fianco delle comunità culturali”. Giambrone ha ricordato inoltre come le Unioni Regionali rappresentino “una ricchezza straordinaria per l’AGIS, presidi fondamentali che conoscono i bisogni dei territori e lavorano quotidianamente per costruire dialogo e collaborazione con enti locali e istituzioni”. Nelle sue conclusioni, Andrea Cerri ha auspicato che questa giornata possa rappresentare “un primo passo verso una nuova consapevolezza da parte delle istituzioni sull’importanza strategica del nostro settore e sulla necessità di aumentare gli investimenti, garantire certezze nelle tempistiche e aggiornare gli strumenti normativi per permettere a tutte le realtà, anche quelle periferiche, di programmare il proprio lavoro con continuità e dignità”. Cerri ha sottolineato come il settore abbia mostrato una compattezza nuova, capace di condividere obiettivi e criticità e di presentarsi come un interlocutore unitario. Nel corso dell’incontro è stata ribadita anche la centralità della cultura come investimento, richiamando le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pronunciate pochi giorni fa in occasione della visita dei vertici nazionali AGIS al Quirinale. Tutti gli studi più recenti confermano infatti che il settore culturale genera ricadute economiche significative: ogni euro investito produce tra i quattro e i cinque euro di impatto, oltre a benefici sociali, occupazionali e di sviluppo territoriale. Nonostante la presenza in Liguria di grandi istituzioni culturali di rilevanza nazionale e internazionale, il tessuto diffuso di sale, festival, compagnie e imprese culturali opera spesso in condizioni di vulnerabilità che rischiano di compromettere l’equilibrio generale del sistema. AGIS Liguria ha ribadito una visione basata sull’idea di un ecosistema culturale integrato, in cui centri e periferie, grandi enti e realtà più piccole, siano parti complementari di un unico organismo. Rafforzare il sistema nel suo complesso, è stato evidenziato, significa rendere più solide tutte le sue componenti. In una regione tra le più anziane d’Italia ed Europa, investire in cultura e creatività può inoltre rappresentare un fattore decisivo per trattenere e attrarre nuove generazioni, oltre a generare effetti positivi in ambiti cruciali come la salute e il benessere collettivo. La redazione |
![]() |


