CARLA FRACCI CON AURORA MARSOTTO AI MARTEDI’ LETTERARI

Carla Fracci con Aurora Marsotto

ai Martedì Letterari, il 5 aprile ore 16.30

Maria falcone il 7 aprile ore 16.30

due appuntamenti di valenza internazionale

Nella settimana della Grande Partenza della Corsa in Rosa il 5 maggio alle ore 16.30 nel Teatro dell’Opera  l’eterna Giselle, l’artista che ha fatto volare la danza italiana a livelli mondiali,  Carla Fracci si racconta attraverso il suo volume : “Passo dopo passo-La mia storia (Mondadori), accompagnata dal regista Beppe Menegatti. Introduce l’autrice la scrittrice-giornalista Aurora Marsotto che  nell’ultimo libro “Il ritorno dell’etoile” dedicato alle giovanissime lettrici .( Piemme Junior- Battello a vapore) ha saputo disegnare una giovane prima ballerina.

Passo dopo passo. La mia storia (Mondadori 2013). Giselle, Giulietta, Cenerentola, Medea, Swanilda, Francesca da Rimini… sono più di duecento i personaggi interpretati da Carla Fracci, più di duecento i ruoli, le interpretazioni, le storie portate in scena con varietà estrema e sentimento esasperato, perché “il balletto ha un linguaggio più penetrante di quello teatrale, forse è proprio l’assenza della parola a renderlo tale”. In un’autobiografia intima, Carla Fracci racconta l’infanzia trascorsa nella campagna lombarda e l’ingresso alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala, il Passo d’Addio delle allieve licenziande e i trionfi con l’American Ballet Theatre e sui palcoscenici più importanti del mondo: Los Angeles, Mosca, L’Avana, Tokyo, Londra… Figlia di Luigi, tranviere, e Santina, operaia, lontana parente di Giuseppe Verdi grazie alla prima moglie del nonno, Carla confessa l’amore per la famiglia e l’onestà, per la danza, che ha voluto portare fino ai centri più piccoli, per la musica e l’armonia, “ciò che mi porta l’ispirazione, ancor più dell’ambiente”. Acclamata dai più autorevoli critici di balletto e applaudita con calore da pubblici di ogni levatura, Carla Fracci è stata partner artistica dei più gloriosi danzatori del mondo: Erik Bruhn, Rudolf Nureyev, Mikhail Baryshnikov, Mario Pistoni e Paolo Bortoluzzi. Ha lavorato con coreografi come John Cranko, Maurice Béjart e Antony Tudor e la sua vita è sempre stata circondata da poeti, su tutti Eugenio Montale che le dedicò la lirica: La danzatrice stanca.

Carla Fracci, una delle ballerine più brave e note che l’Italia abbia mai avuto, regina di palcoscenici mondiali, nasce a Milano il 20 agosto 1936. Figlia di un tranviere dell’ATM (Azienda Trasporti Milanesi), inizia a studiare ballo classico alla Scuola di danza del Teatro alla Scala nel 1946. Carla Fracci consegue il diploma nel 1954, poi prosegue la sua formazione artistica partecipando a stage avanzati a Londra, Parigi e New York. Tra i suoi insegnanti c’è la grande coreografa russa Vera Volkova (1905-1975). Dopo solo due anni dal diploma diviene solista, poi nel 1958 è già prima ballerina.

A partire dalla fine degli anni ’50 le apparizioni saranno moltissime. Fino agli anni ’70 danza con alcune compagnie straniere quali il London Festival London Festival Ballet, il Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet e il Royal Swedish Ballet. Dal 1967 è artista ospite dell’American Ballet Theatre La notorietà artistica di Carla Fracci rimane perlopiù legata alle interpretazioni dei ruoli romantici come Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini, o Giselle. Tra i grandi ballerini che sono stati suoi partner sul palcoscenico si annoverano Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov, Amedeo Amodio, Paolo Bortoluzzi e soprattutto il danese Erik Bruhn. La “Giselle” danza da Carla Fracci con Bruhn sarebbe rimasta indimenticabile tanto e ne verrà realizzato un film nel 1969.

Tra le altre grandi interpretazioni di opere contemporanee ricordiamo “Romeo e Giulietta” di Prokofiev, “Concerto barocco”, “Les demoiselles de la nuit”, “Il gabbiano”, “Pelléas et Mélisande”, “Il fiore di pietra”, “La sylphide”, “Coppelia”, “Il lago dei cigni”.

Regista di molte delle grandi opere interpretate da Carla Fracci è il marito Beppe Menegatti.

Alla fine degli anni ’80 dirige il corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli assieme a Gheorghe Iancu.

Nel 1981 in una produzione televisiva sulla vita di Giuseppe Verdi, interpreta la parte di Giuseppina Strepponi, soprano e seconda moglie del grande compositore.

Tra la principali opere interpretate negli anni successivi ci sono “L’après-midi d’un faune”, “Eugenio Onieghin”, “La vita di Maria”, “La bambola di Kokoschka”.

Nel 1994 diviene membro dell’Accademia di Belle Arti di Brera. L’anno seguente è eletta presidente dell’associazione ambientalista “Altritalia Ambiente”.

Carla Fracci è poi protagonista di un evento storico quando si esibisce davanti alle recluse del carcere San Vittore a Milano.

Dal 1996 al 1997 Carka Fracci dirige il corpo di ballo dell’Arena di Verona; poi il suo allontanamento suscita un polverone di polemiche.

Nel 2003 le viene conferita l’onoreficenza italiana Cavaliere di Gran Croce. Nel 2004 viene nominata Ambasciatrice di buona volontà della FAO.

Ormai ultrasettantenne si esibisce in coreografie di modesta intensità, create appositamente per lei dal marito. Assieme a Beppe Menegatti è anche direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma.

Nel 2009 presta la sua esperienza e il suo carisma alla politica, accettando di diventare assessore alla Cultura della Provincia di Firenze.

Aurora Marsotto .Giornalista e architetto milanese ha lavorato nel design e nell’editoria. Ha collaborato a numerose testate giornalistiche italiane e straniere, tra esse Radio 24, Corriere della Sera on line, Vogue, Class, La Danse, Danza&Danza, Il Domenicale e il Giornale. Per il supplemento Domenica del quotidiano Il Sole 24 Ore ha creato le rubriche Balletto e Grandi e Piccini di critica letteraria per l’infanzia.

E’ autrice di numerose pubblicazioni italiane e straniere e della collana “Scuola di Danza” di Piemme –Il Battello a Vapore, tradotta in nove lingue.

Il 7 maggio ore 16.30 dopo il Festival della legalità e delle idee” con la partecipazione del dott. Nicola Gratteri,  torna il ciclo “la cultura della legalità” che ha già visto la presenza  del dott. Gian Carlo Caselli, del dott. Carmelo Sardo, del dott. Armando Spataro, con l’intervento davvero speciale della prof. Maria Falcone che ricorderà il fratello magistrato, simbolo della lotta a “Cosa Nostra”  attraverso il libro:” “Giovanni Falcone un eroe solo. Il tuo lavoro, il nostro presente. I tuoi sogni, il nostro futuro” (Bur Biblioteca Universale Rizzoli)

Introducono l’autore i Magistrati dott.sa Grazia Pradella e  dott. Roberto Cavallone . Letture degli studenti del Liceo Cassini e Amoretti

Musiche della Scuola Ottorino Respighi. Documenti video.

Il libro riesce a trasmettere il doloroso pregnante vuoto che il magistrato ha lasciato vuoto che la sua opera, il suo lavoro la sua figura riescono a d attenuare nella certezza che anche dopo vent’anni nulla è stato appannato, ma l’affetto verso di lui è accresciuto anche nelle persone che non hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Questo grazie al messaggio che giorno dopo giorno ha portato la Fondazione Giovanni e Maria Falcone, un messaggio che si rinnova tra i più giovani , nelle scuole

Sanremo, 29 aprile 2015.

La redazione