A BORDIGHERA LA MOSTRA DI LUZENA “DALL’OSCURITA’ ALLA LUCE” Von der Dunkelheit zum Licht (VIDEO E FOTO)

LUZENA PRESENTA LE SUE OPERE IN “ESPERIENZE D’ARTE” A BORDIGHERA DAL 10 APRILE AL 1° GIUGNO 2023 in PIAZZA RUFFINI

Video n. 2

L’Artista LUZENA BARBARA WALDER ,nata nel 1952, cresciuta in Germania e poi ha vissuto in Svizzera, dal 2012 ha soggiornato in Liechtenstein con il marito Bruno Stephan Walder, nel 2021 si è poi stabilita a Bordighera, ridente cittadina del Ponente Ligure in Italia.

Professionalmente ha esercitato il ruolo di fisioterapista a Magonza in Germania, nel 1978 ha fondato uno studio a Bingen sul Reno, con la specializzazione nei trattamenti per donne, neonati e bambini per disturbi della sfera neurofisiologica , con un team di fisioterapisti in collaborazione di naturopati e osteopati, un consulente nutrizionale e un’ostetrica . A Magonza è stata docente per tre anni presso l’Istituto di Medicina Generale alla Clinica Universitaria.

Col passare del tempo nell’animo dell’Artista si è risvegliato in Lei la passione di lavorare nel campo dell’arte e della pittura , rivivendo sensazioni ed esperienze vissute negli anni della sua adolescenza. Da qui comincia a viaggiare per migliorare il suo stile artistico, seguendo seminari con insegnanti in Austria, Svizzera, Germania. Il suo stile personale si evidenzia nelle sue opere, si avvicina ai materiali della natura ed in particolare alle forme sotto il riflesso della luce.

In occasione della presentazione ai media l’Artista Luzena insieme al marito Bruno Stephan Walder ci ha concesso una breve intervista, in cui presenta una delle sue opere “Standing alone”( 2020). All’ evento ha partecipato il Professor Giampaolo Trotta, noto critico d’Arte di Firenze, che ha illustrato l’essenza dell’arte e la profondità dell’animo dell’Artista. Luzena dipinge con la mente e con il cuore, oltre al livello estetico, al di là della bellezza c’è il concetto che esprime il significato dell’opera. I due livelli nella pittura di Luzena si fondono magistralmente, a monte c’è una profondità interiore.

di Mariagrazia Bugnella