L’ARTE DI GIOCARE E VINCERE – CAMPIONI DAL PONENTE LIGURE ALLE OLIMPIADI E ALL’IRIDE MONDIALE”


IN UN LIBRO I CAMPIONI DELLA PROVINCIA DI IMPERIA

“L’arte di giocare e vincere. Campioni dal Ponente ligure alle Olimpiadi e all’iride mondiale”. E’ il titolo del testo scritto da Silvano Marco Corradi appena presentato al “Salone del libro” di Torino e che sarà riproposto sabato 4 giugno alle 15,15 alla Fiera del Libro di Imperia Porto Maurizio. Il volume, edito da Fusta Edizioni Saluzzo, con prefazione dello scrittore di Prelà Marino Magliani (inserito nella dozzina del Premio Strega di quest’anno) e copertina del saluzzese Gianni Audisio (collaboratore fra l’altro di Lupo Alberto e fresco vincitore di Sanremocomics), è articolato in 256 pagine corredate da 130 foto. Il libro è reperibile in libreria oppure sugli store online.

“La prima cosa – così nella prefazione Marino Magliani – che secondo me emerge è che Marco Corradi ha scritto un libro necessario e magico. Questo tentativo riuscito di mappare la nostra west coast sportiva è in qualche modo un libro che secondo me mancava. C’è nelle sue pagi-ne una conoscenza di aneddoti, di informazioni, dettagli, del presente dello sport ligure e nello stesso tempo di uno sport archeologico, non me ne vorranno alcuni eroi qui presenti, e comunque di ogni attività agonistica praticata in provincia e nazionalmente, di sportivi liguri o liguri di adozione”.

La provincia d’Imperia non è solo la terra con la più alta concentrazione al mondo di Premi Nobel (due: Giulio Natta e Renato Dulbecco) ma anche quella dove un gran numero di sportivi ha raggiunto traguardi eccelsi, compresi i maggiori cui si possa aspirare e ambire visti i numerosi campioni del mondo. Dato insospettabile poiché l’Imperiese, rispetto ad altre aree, è carente di attrezzature e impianti sportivi. In questo libro sono raccontate le storie, con molti particolari, aneddoti inediti e ampio corredo fotografico, di sedici sportivi viventi, ma non più in attività, che si sono cimentati in ciclismo, judo, kayak, automobilismo, motociclismo, bocce, pallavolo, atletica, pallavolo, pallapugno e, non poteva mancare, il calcio. Sono Luciano Acquarone, Emiliano Milly Giordano, Amilcare Ballestrieri, Silvio Maiga, Claudio Trachelio, Giuseppe Perletto, Enrico Pionetti, Giuseppe Sabbatucci, Maria Teresa Motta, Gianmarco Rossi, Roberto Bordin, Gianni Laigueglia, Barbara Siciliano, Paolo Tommasini, Giacomo Giretto, Alberto Sciorella. Narrazioni e vicende in grado di appassionare chiunque ami lo sport visto che certi denominatori comuni, come l’impegno, la fatica, i successi (e, perché no, la gloria) e il modo per ottenere vittorie sono simili ovunque e non solo nell’estremo lembo marittimo d’Italia più a nord rivolto all’ovest. Vicende a volte epiche, altre drammatiche o finanche comiche. Ecco allora chi, come Trachelio, intrapresa la strada per diventare prete, passa alla pista; chi riesce, come Acquarone, a 75 anni, a concludere la maratona nella città di Dorando Petri (Carpi) con l’incredibile tempo di 3 ore 10 minuti e 57 secondi e a 85 anni la mezza maratona (oltre 21 chilometri) di Sanremo in un’ora, 58 minuti e 32 secondi. Ovviamente record mondiali di categoria. Oppure chi, come Rossi, impegnato in una gara per il Mondiale, è costretto a fare pipì e versare Gatorade nel radiatore, rimasto a secco, della sua moto. O la straordinaria vicenda di quattro giovani amici di belle speranze che si ritrovavano in un bar di Bordighera: due diventeranno campioni del mondo (Ballestrieri e Maiga), un altro team manager della Ferrari (Audetto) mentre il quarto (Cella), pur destinato a grandi performance, trovò invece la morte sulla pista di Balocco (Vercelli) mentre collaudava una prototipo. E, ancora, chi (Maiga) nella prova di un rally, dimenticato il casco mise in testa un sacchetto di plastica per la spesa eludendo i controlli. Oppure il caso di un pilota (Ballestrieri) che per evitare il militare si presentò con finti gessi e radiografie pregresse. Tante vicende dove il lettore potrà calarsi (e, chissà, pure immedesimarsi), raccontate attraverso un ritmo serrato, di stampo giornalistico, e dove a volte l’autore Marco Silvano Corradi (a sua volta con un passato sportivo seppure modestissimo), interagisce direttamente con i campioni dei quali aveva anche scritto per giornali locali e nazionali.

Un volume in grado di avvincere non solo gli sportivi ma tutti quelli che amano la lettura.

Marco Silvano Corradi (più conosciuto come Marco Corradi), è nato a Cipressa, in provincia d’Imperia, nel 1952. Già docente di ruolo (Lettere) in istituti di istruzione superiore e giornalista, ha collaborato con numerosi quotidiani italiani. Decine di migliaia gli articoli pubblicati. Ha firmato su periodici locali come L’Eco Della Rivera e la Riviera, e, fra gli altri, sui quotidiani Il Secolo XIX, La Gazzetta dello Sport e La Stampa, testata con la quale collabora tuttora. E, ancora, suoi scritti sono comparsi sulla rivista Il Biribissi (direttore Piero Chiara) e il settimanale Stop. Ha scritto, in precedenza, altri quattro libri: uno sull’attività del Rotary Sanremo, uno di calcio e due biografie. Ha presentato numerosi scrittori e spettacoli di vario genere ed è stato direttore di una mezza dozzina fra pubblicazioni e radio. Appassionato di storia, teatro, arte e calcio, modesto calciatore dilettante, ha guidato, come allenatore, una decina di squadre delle province di Imperia e Savona. E’ padre di Alessio e Arianna avuti con Loretta Rasetto.

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