“COMBIN EN MUSIQUE” FESTIVAL CULTURALE IN VALLE D’AOSTA

FESTIVAL MUSICALE AI PIEDI DEL GRAND COMBIN IV EDIZIONE ESTATE 2021. DAL 10 LUGLIO AL 28 AGOSTO

Combin en Musique, al via la quarta edizione del Festival culturale estivo in Valle d’Aosta tra grande musica, nuove sinergie, diverse forme d’arte e produzioni originali .

AOSTA, Luglio 2021 – Combin en Musique è il titolo del Festival musicale annuale ad ingresso libero, giunto alla quarta edizione, ideato e curato dall’associazione culturale Combin en Arts, realizzato col sostegno del Consiglio Valle, dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali, Turismo, Sport e Commercio e dei Comuni di Doues, Ollomont e Valpelline.
Già dal nome si intuisce il fortunato connubio tra territorio e musica, ma anche la combinazione tra diverse arti, che sta alla base della rassegna artistica in programma dal 10 luglio al 28 agosto, capace di attrarre grandi nomi e proporre programmi inediti o di nicchia, facendo riscoprire e valorizzando luoghi
estremamente suggestivi, all’ombra del Grand Combin (4314 mt). Sono tutte location facilmente raggiungibili, ricche di valore naturalistico, etnoantropologico e storico, con svariati rimandi anche alle eccellenze agroalimentari e allo sport. I siti d’interesse paesaggistico appositamente scelti per la
manifestazione, introdotti ad ogni concerto nella guida all’ascolto di presentazione, si presteranno ad una fruizione sostenibile, accessibile e attiva grazie ad itinerari a piedi, a cavallo, in bicicletta ed e-bike, anche in contesti di escursione collettiva organizzata su piccoli gruppi, nel rispetto del distanziamento e di ogni norma covid-free.
La kermesse – capace di far vivere a 360 gradi l’estate valdostana autenticamente alpina, non snaturalizzata dal turismo di massa o dall’omologazione- è divisa in appuntamenti pomeridiani o serali e comprende in totale 12 concerti, uniformemente ripartiti per le 3 aree comunali di Doues, Ollomont e Valpelline, e 3 eventi extra ben collegati a livello tematico e territoriale (segue il calendario completo, estremamente ricco e interamente di altissima qualità). Il programma musicale spazierà dalla musica antica alla classica, passando per la contemporanea, il jazz, il folk e tutte quelle realtà difficilmente ascrivibili in un contesto ben definito, semmai frutto di continua sperimentazione, improvvisazione e contaminazione. I concerti
prevederanno diverse formazioni, dal solo al sestetto, favorendo l’ascolto in una dimensione in cui il
pubblico si senta partecipe e coinvolto.
Tra gli eventi clou segnaliamo sicuramente l’omaggio a Ezio Bosso con la partecipazione di Tommaso
Bosso, Giacomo Agazzini ed Enrico Montrosset presso l’Anfiteatro nel centro storico di Doues il 21 luglio alle 17:30 per l’incontro dedicato e alle 21 per il concerto con il Quartetto Zero, oltre al recital pianistico a 2000 metri nella cornice di Plan Détruit, di Dado Moroni, tra i più noti jazzisti italiani, in calendario per il 14 agosto alle 17.
Anche quest’anno Combin en Musique propone appuntamenti appositamente realizzati: il progetto Alturas con la voce di Camilla Lopez e il concerto live di Matteo Ramon Arevalos al pianoforte digitale e percussioni e Vanni Montanari ai flauti presso la Casa Farinet, Conca di By, dell’8 agosto alle 16,30.Tra gli altri poi l’incarico a Christian Thoma per una musica sotto le stelle, che si muova nel buio intorno agli
astanti, in occasione della notte di San Lorenzo a La Cou il 10 agosto alle 21.30, e un incontro tra la letteratura e le suggestioni evocative del blues con Alberto Marsico, Massimo Melillo ed Edoardo Fassio nel villaggio antico di Thoules, Valpelline, il 21 agosto alle 21.
Dalla sinergia con altri importanti festival del territorio come CHAMOISic, Musicogne musiche di legno e Cervino CineMountain, hanno tratto origine alcuni eventi del cartellone, e il progetto Astreo verrà
replicato all’interno del Festival MusiCogne.
“Il Festival, dal 2018 ad oggi -spiegano gli ideatori ed organizzatori Federico Bagnasco e Simona Oliveti- ha ospitato una cinquantina di straordinari musicisti, con proposte artistiche di rilievo, che hanno dato risonanza alla rassegna ben oltre i confini regionali. Combin en Musique 2021 avrà un programma ancora più articolato, un maggior numero di eventi con la combinazione di diverse arti, ma anche quest’anno resta fedele allo spirito originario, rappresentando un modo di farsi condurre dalla musica attraverso vere e proprie mete, dalle antiche miniere di rame alle opere secolari di irrigazione del Medioevo fino a
spettacolari anfiteatri naturali, capaci di dare ulteriore eco alla bellezza del linguaggio artistico”.
Si svelano così itinerari fisici, legati al territorio, e immateriali, squisitamente artistici, mettendosi in fedele connessione con le comunità che tramandano una cultura millenaria, provando a leggere il profilo più
intimo della Valle d’Aosta, fatta di paesaggi rurali, antiche architetture, corsi d’acqua, panorami mozzafiato. “Di fatto, le novità di quest’anno – aggiungono Federico Bagnasco e Simona Oliveti – possono essere sintetizzate in una più completa osmosi col territorio, con nuove e più strette collaborazioni con la Comunità Montana del Grand Combin e le realtà locali che si occupano di tradizioni, sport, formazione e divulgazione. Si intende instaurare una più pervasiva inclusività che consenta a tutti di apprezzare il programma, grazie alla coprogettazione con la cooperativa sociale C’Era l’Acca , e tramite l’avviamento al lavoro di persone con fragilità de “Il cielo in una pentola”, laboratorio di cucina per offerta di prodotti locali. Una sezione poi, in partnership con il Conservatoire de la Vallée d’Aoste (Jeunes Musiciens en Vallée), sarà dedicata ai talenti, così penalizzati dalla pandemia sia in termini di performance condivise sia di occasioni lavorative.
Come non citare quindi l’esibizione dell’Ensemble Cornistico di Torino, sotto la direzione del Maestro Natalino Ricciardo, uno dei nomi di punta del corno francese in Italia. Altra dimensione recuperata nel post pandemia, il coinvolgimento attivo del pubblico, essenzialmente con incontri tematici, collegati in varia maniera ai concerti previsti e dal taglio caratterizzante”. E’ il caso, ad esempio, del laboratorio preparatorio al concerto dell’Helicona Project (25 luglio ore 16- “La Danza che racconta. A Cavallo nel ‘600”) dal 19 al 24 luglio in collaborazione con L’Enverse presso il maneggio di Rey, Ollomont. Il progetto è unico nel suo genere, uno speciale connubio tra musica ed equitazione, dove improvvisazione barocca e coreografie a cavallo si intrecciano.
Altro evento importante la proiezione, in anteprima italiana e in collaborazione con il Cervino CineMountain, del film “Cholitas” dedicato alle Ande, come preludio al concerto “Alturas” di due giorni dopo, primo appuntamento di un inedito percorso da portare avanti nelle future edizioni, attraverso
l’esplorazione di “altre” montagne. Ulteriore progetto multidisciplinare, capace di abbinare arte e geologia in modo inconsueto, tramite una selezione di opere d’arte appositamente realizzate per Combin en Musique è la mostra del famoso Maestro Vanni Cuoghi, dal titolo “Fondali oceanici” che si inaugura con
l’open day del 7 agosto dalle 10 alle 19 e con la performance musicale “Raga Acqua” a cura di Matteo Ramon Arevalos presso la Casa Alpina di Ollomont, in fase iniziale di riprogettazione e valorizzazione, che vede anche la collaborazione specialistica della geologa Elisabetta Drigo. “Sempre nell’ottica
dell’integrazione con il contesto territoriale e socio-economico – spiega il direttore artistico di Combin en
Musique e contrabbassista M° Federico Bagnasco- verranno attivate convenzioni con la già citata associazione L’Envers , con Job & Friends (per l’affitto di e-bike al Bar 4), e l’associazione Nordic Walking Grand Combin, per organizzare il raggiungimento dei luoghi del concerto a cavallo o in passeggiata”. Un modo di vivere completamente il territorio e incrementare la partecipazione.
Altro asset strategico del Festival il racconto delle capacità espressive di strumenti solitamente visti su programmi ristretti o non protagonisti: tra questi ricordiamo il viaggio lungo la tradizione italiana alla riscoperta della colonna sonora del nostro Paese con Carlo Aonzo al mandolino, Lorenzo Piccone alla chitarra e Luciano Puppo al contrabbasso il 17 luglio per “Mandolitaly” a Valpelline, in località Arliod.
Combin en Musique si rivolge a tutti, residenti e turisti di ogni età, appassionati di musica, di arte e di montagna, e sarà parte integrante del calendario di manifestazioni turistiche e culturali della Valle d’Aosta. In caso di maltempo saranno a disposizioni soluzioni di emergenza al coperto in condizioni di sicurezza (padiglioni o tensostrutture presso le aree comunali); verranno rispettate rigorosamente normative e prescrizioni anti covid ed è attivo un rapporto di collaborazione con la locale Protezione Civile (Volontari del Soccorso della Valpelline) per quanto riguarda l’insieme delle procedure ed il loro controllo.
“Di tutto il Festival – aggiungono Federico Bagnasco e Simona Oliveti- verrà realizzato un video racconto a episodi grazie alla collaborazione con VideoCiak di Andrea Picchiantano, che seguirà gli artisti anche nella preparazione degli eventi e racconterà la peculiarità del territorio con relative interviste in loco, realizzando così un format documentaristico che verrà proposto alla Rai regionale”.
Informazioni e calendario del Festival musicale ai piedi del Grand Combin sono online sul sito www.combinenmusique.com La prenotazione non è obbligatoria, ma si può effettuare sul sito. In caso di variazioni o maltempo consultare per aggiornamenti www.combinenmusique.com e i social, in particolare Facebook www.facebook.com/Combin-en-Musique e Instagram www.instagram.com/combin_en_musique/.
Hashtag ufficiale del Festival #combinenmusique2021 per mostrare le vostre emozioni, scatti, impressioni e suggerimenti.


TUTTI I CONCERTI SONO GRATUITI

PROGRAMMA
Sabato 10 Luglio, ore 21
MOTUS LAEVUS
Tina Omerzo – Edmondo Romano – Luca Falomi Chatelair, Doues
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Sabato 17 Luglio, ore 18
MANDOLITALY
Carlo Aonzo Trio Loc. Arliod, Valpelline
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Mercoledì 21 Luglio, ore 21

Ezio Bosso

OMAGGIO A EZIO BOSSO
Quartetto Zero Anfiteatro, Centro storico, Doues
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Domenica 25 Luglio, ore 16
LA DANZA CHE RACCONTA. A CAVALLO NEL ‘600
Helicona Project
Maneggio L’Envers, Rey, Ollomont
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Martedì 27 Luglio, ore 21
DA VIVALDI A PIAZZOLLA
Gianluca Campi Centro storico, Valpelline
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Mercoledì 4 Agosto, ore 18
ECHI DI CACCIA
Natalino Ricciardo – Ensemble Cornistico Torinese Champ Mort, Doues
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Domenica 8 Agosto, ore 16:30
ALTURAS
Matteo Ramon Arevalos, Vanni Montanari Casa Farinet, Conca di By, Ollomont
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Martedì 10 Agosto, ore 21:30
ASTREO
Christian Thoma Quartet Loc. La Cou, Ollomont
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Sabato 14 Agosto, ore 17
PIANO SOLO AND TALKS
Dado Moroni Plan Détruit, Doues
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Mercoledì 18 Agosto, ore 18
JEUNES MUSICIENS EN VALLEE
Loc. Barliard, Ollomont
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Sabato 21 Agosto, ore 21
È TUTTO FINITO ADESSO, BABY BLUE
Alberto Marsico – Massimo Melillo – Edoardo Fassio Loc. Thoules, Valpelline
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Sabato 28 Agosto, ore 18
LAPSUS LUMINE
Stefano Risso – Marta Del Grandi – Sabrina Oggero Viale – Erika Sofia Sollo Le Fonderie, La Fabrique, Valpelline
*** EVENTI OFF
Mercoledì 21 Luglio, ore 17,30
A PROPOSITO DI EZIO
Incontro conferenza intorno alla musica di Ezio Bosso
Con la partecipazione di Tommaso Bosso, Giacomo Agazzini ed Enrico Montrosset Anfiteatro, Centro storico, Doues
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19 – 24 Luglio, orari da definire
MUSICA A CAVALLO
Laboratorio sull’interazione tra musica e equitazione
A cura di Helicona Project e Ass. L’Envers
Maneggio L’Envers, Rey, Ollomont
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6 Agosto, ore 21
LE ALPI E LE ALTRE MONTAGNE: CHOLITAS
Proiezione in anteprima italiana Museo dell’Alpinismo, Valpelline
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7 Agosto, ore 10 – 19
FONDALI OCEANICI
Inaugurazione della mostra di Vanni Cuoghi performance musicale “Raga Acqua” a cura di Matteo Ramon
Arevalos
Casa Alpina, Ollomont
I LUOGHI
Ogni spazio indicato si promette di svelare un aspetto poco noto o particolarmente significativo della zona, guardando il verde incontaminato, le ripide vette, incontrando cascate impetuose, suggerendo passeggiate o ritrovando secoli di storia.
DOUES E’ situato su una conca morenica a 1176 metri di altitudine e, per la sua ottimale esposizione a sud, è il terrazzo soleggiato della Valpelline con affaccio sulla piana di Aosta. E’ immerso in un paesaggio alpino di media montagna ricco di itinerari adatti a tutti. Il paese e le sue frazioni sono autentici borghi di montagna dove, passeggiando tra le antiche case dalle interessanti architetture, si incontrano tipici forni per il pane e pregevoli edifici sacri.
CHATELAIRE Un luogo incantato che sembra sospeso nel tempo e nello spazio. Tra le case del borgo si trova un antico forno per il pane, perfettamente conservato e ancor oggi utilizzato con sapienza dagli abitanti che ne tramandano la storia. Un breve sentierino attraversa un pascolo fiorito e conduce dolcemente alla piccolissima Cappella dedicata alla Santissima Trinità, che, per la posizione strategica in cima al cucuzzolo, sembra dominare l’intera vallata.
VALPELLINE Si trova in una conca dominata dalla Becca di Viou, all’imbocco della Valle di Ollomont, cui è
legata per la presenza della antica miniera di rame. E’ caratterizzata da un piacevole clima estivo e da dolci
pendii dai quali godere di panorami unici e rilassanti.
ARLIOD Il borgo di Arliod si trova su un soleggiato terrazzo naturale che sovrasta l’intera conca di Valpelline e che offre un bellissimo panorama. Da quell’affaccio si gode della vista sul paese e sul complesso minerario delle antiche miniere di rame di Ollomont-Valpelline. Lo sguardo si perde lungo la vallata e scorge le montagne che la sovrastano.
THOULES Antico borgo incastonato tra verdi prati attraversati dal torrente Buthier, caratterizzato da un nucleo di case in pietra che conservano tutta la bellezza e la storia di questi villaggi.
OLLOMONT Si trova nel cuore della omonima vallata incastonato in un magnifico scenario alpino tra pascoli verdeggianti e maestose montagne dominate dal Grand Combin (4314 mt). La grande varietà naturalistica e la particolare conformazione geologica rendono la Valle di Ollomont un luogo ideale per gli amanti della montagna. Visitando il capoluogo e le sue frazioni si incontrano belle e antiche case alcune delle quali
riconosciute come monumento dell’architettura valdostana, la notevole Chiesa Parrocchiale di S.Agostino e le cappelle tra cui si ricorda quella in frazione Vaud dedicata alla Madonna della Neve risalente al 1418, la più antica della Valpelline. Ricco di storia grazie agli antichi passaggi di merci e bestiame attraverso il valico italo-svizzero del Col Fenetre Durand divenuto famoso in epoche più recenti per i passaggi transfrontalieri durante la guerra. La presenza dell’antico complesso minerario Ollomont-Valpelline costituito da autentiche costruzioni e dalla rete di gallerie della miniera di rame rappresenta un patrimonio storico e culturale.
BARLIARD Antico villaggio situato in uno scenario quasi fiabesco. Si trova alla base di una suggestiva cascata alimentata dai ghiacciai del Mont Velan ed è circondato da prati fioriti. Le belle e antiche case in pietra
trasmettono tutta la storia e l’atmosfera di questo autentico borgo alpino.
I PROTAGONISTI
MOTUS LAEVUS
TINA OMERZO Pianista, cantante e compositrice, nata in Slovenia, studia pianoforte alla Scuola di musica Statale di Koper con Nadja Zerjal che da subito la introduce oltre che allo studio della musica classica a quello della musica contemporanea improvvisata. Si diploma nel 1992 e, successivamente, si trasferisce a Lubiana dove prosegue i suoi studi di pianoforte Jazz. Dopo essersi trasferita a Genova nel 1998, vince una borsa di studio messa a disposizione dalla Comunità Europea che le permette di perfezionare gli studi di improvvisazione e composizione Jazz a Siena. Nel 2006 vince il primo premio al concorso Jazz emergente in Liguria con il trio Istralia che le permette di incidere il suo primo cd contenente composizioni originali. Nel 2008 vince il premio speciale della giuria come miglior interprete e musicista al MAD. La sua creatività artistica è influenzata da esperienze musicali che spaziano dal jazz alla musica etnica e classica. Nel suo percorso musicale collabora tra gli altri con gli Echo Art, Simona Barbera, Roy Paci e i Gnawa al progetto Sicily! Nel 2010 il progetto Druga Sila che contiene interamente le sue composizioni originali e i testi di Mojca Maljevac, viene selezionato e quindi prodotto dal ministero della cultura sloveno e che ottiene ottime recensioni dalla critica. Attualmente fa parte del collettivo di improvvisazione HIC (Hidden Improvise Consort) alla guida di Claudio Lugo e della Banda di Caricamento World Wide Woman (EchoArt).
EDMONDO ROMANO Polifiatista e compositore, lavora dal 1990 nella ricerca musicale sperimentale, folk, etnica, world, minimalista, colonna sonora… perfezionando l’uso degli strumenti nelle diverse culture ed espressioni. Ha suonato e composto numerose colonne sonore per cinema e televisione in collaborazione con Pivio e Aldo De Scalzi, musicato reading poetici per Adonis, Fernanda Pivano, Maurizio Maggiani, Don Andrea Gallo, Ugo Volli, Laura Sicignano… Composto musiche per teatro e televisione, esibendosi con numerosi musicisti in Italia, Europa, Asia, Sud America, condividendo palco ed esperienza discografica con Vittorio De Scalzi, Mauro Pagani, Mario Arcari, Ares Tavolazzi, Antonio Marangolo, Ingrid Chavez, Yo Yo Mundi, Armando Corsi, Tony Esposito, John Hackett, Vincenzo Zitello, New Trolls, PFM, Elias Nardi… Ha preso parte a circa 140 incisioni discografiche con alcune delle più importanti etichette etno-folk,
progressive, world d’Italia con numerosi progetti personali che ottengono ottimi riconoscimenti internazionali: Avarta, Orchestra Bailam, Ancient veil, Eris Pluvia e collaborato con varie formazioni (Le Vijà, Orchestra TradAlp, Picchio dal Pozzo, Finisterre, Charta De Mar, Comunn Mor, Piccola Banda di Cornamuse, Fabio Zuffanti… Curatore artistico insieme a Simona Fasano della Compagnia Teatro Nudo e dal 2006 arrangiatore della formazione di musica italiana anni ’20 Luna Quart. Ha prodotto due album da solista: Sonno Eliso – I dischi dell’espleta (2012); Missive Archetipe – Felmay (2014) e sta realizzando il terzo lavoro solista dal titolo Religio. Nel 2017 esce il suo lavoro sulla tradizione Cabit – Unico Figlio in classifica su ITunes Italia e riconosciuto tra i 10 migliori album world music italiani del 2017 e nell’ottobre 2020 Cabit – Serenin registrato ad Istanbul con importanti musicisti turchi. Tra il 2019/2021 compone ed esegue dal vivo le musiche degli spettacoli Antigone e Le Baccanti per il Teatro Stabile di Catania.
LUCA FALOMI Chitarrista, compositori muove i primi passi nella musica a soli sei anni. Parallelamente allo studio accademico della chitarra classica, presto scopre il jazz e l’improvvisazione e intraprende un percorso che lo porta ad approfondire la conoscenza dei linguaggi e dei generi musicali. Partecipa a masterclass con artisti internazionali che gli suggeriscono una visione più ampia della musica e del suo strumento.
L’interesse per il suono lo porta a sperimentare con strumenti a corda acustici, elettrici ed etnici. La sua attività musicale lo vede coinvolto sia in studio che dal vivo in progetti di generi musicali differenti: jazz, world music, musica d’autore, musica sperimentale e contemporanea. Nel 2011 pubblica il suo primo
album dal titolo Viens Voir, seguito nel 2014 da Sober, prodotto in collaborazione con Marco Canepa, sound engineer e produttore discografico di grande esperienza e pubblicato dall’etichetta Old Mill Records. Un album di composizione caratterizzato da melodie evocative e cinematografiche e contaminazione musicale tra world music, jazz e musica d’avanguardia. Dà vita inoltre al progetto live Esperanto, un trio acustico con il contrabbassista Riccardo Barbera e il batterista Rodolfo Cervetto che propone materiale originale accostando in chiave jazzistica idiomi musicali diversi. In qualità di chitarrista, arrangiatore e compositore partecipa a svariati progetti discografici e live, collaborando con: William Naraine, Petra Magoni, Ferruccio Spinetti, Franca Masu, Francesco Baccini, Hannah Scott, Fausto Beccalossi, Alberto Fortis, Lukas Mantel, Giovanni Ceccarelli e Michela Lombardi.
CARLO AONZO Carlo Aonzo, mandolinista italiano di fama internazionale è nato a Savona dove è cresciuto immerso nella musica; la sua stessa abitazione era sede della Scuola di Musica del Circolo Mandolinistico “G. Verdi”. Diplomatosi in mandolino col massimo dei voti e lode al Conservatorio di Padova nel 1993, ha collaborato con prestigiose istituzioni come l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano, il Maggio Musicale Fiorentino, la Nashville Chamber Orchestra (USA), la McGill Chamber Orchestra di Montreal (Canada), la Philarmonia di San Pietroburgo (Russia), i Solisti da Camera di Minsk (Bielorussia), il
Schleswig-Holstein Musik Festival (Germania). Nel 2001, con la sua “Orchestra a Pizzico Ligure” ha suonato in Vaticano per Papa Giovanni Paolo II. Tra i suoi riconoscimenti si annoverano il Primo Premio assoluto e premio speciale “Vivaldi” al Concorso Internazionale “Pitzianti” di Venezia nel 1993 e il Primo Premio al
Walnut Valley National Mandolin Contest a Winfield, Kansas (USA) nel 1997. Il profondo interesse in attività di promozione e sensibilizzazione focalizzato sul proprio strumento è testimoniato dalle sue innumerevoli collaborazioni con le orchestre mandolinistiche di tutto il mondo: New York, Seattle, Portland, Providence, Pittsburgh, Baltimora, Filadelfia, Denver, Milwaukee, Atlanta, Montreal, Milano, Genova, Lugano, Tokyo, Nagoya, Osaka, Sendai, Saigon, Wuppertal, Berlino, Londra, San Pietroburgo. E’ spesso invitato come direttore musicale e docente dalle più importanti istituzioni mandolinistiche internazionali quali CMSA (Classical Mandolin Society of America), FAME (Federation of Australasian Mandolin Ensemble), EGMA (European Guitar and Mandolin Association) e convocato nelle giurie di concorsi internazionali: Saigon Guitar Festival (Vietnam), Osaka International Mandolin Competition (Giappone), Yasuo-Kuwahara Competition Schweinfurt (Germania), Concorso Internazionale per Mandolino Solo di Modena. Insegna in seminari e workshop in tutto il mondo: dal 2000 dirige il corso annuale “Manhattan Mandolin Workshop” a New York (dal 2017 a Milwaukee, Wisconsin) e nel 2006 ha fondato l’Accademia Internazionale di Mandolino di cui è tutt’ora il direttore, un ente in continua espansione con nuove attività e corsi (www.accademiamandolino.com). I suoi progetti discografici riflettono il suo interesse e talento per i differenti aspetti del repertorio mandolinistico: dalle composizioni originali per mandolino (“Integrale per
Amandorlino e Chitarra Francese”), ai virtuosi italiani degli strumenti a corda tra 8 e ‘900 (“Serenata” con Beppe Gambetta e “Traversata” con il guru-mandolinista americano David Grisman). In Duo con chitarra classica, Carlo ha prodotto gli album “Paganini” con René Izquierdo e “Kaze” con Katsumi Nagaoka. Nel 2016, con il Carlo Aonzo Trio, ha realizzato l’album “A Mandolin Journey” sul repertorio mandolinistico
internazionale e nel 2019 “Mandolitaly”, il progetto sulla tradizione musicale iconica italiana rivisitata ed
attualizzata. Con l’ensemble barocco “Il Falcone”, ha registrato il ciclo completo delle 4 Stagioni per la prima volta con il mandolino quale strumento solista. Per l’etichetta americana Mel Bay ha pubblicato il
video-concerto “Carlo Aonzo: Classical Mandolin Virtuoso” e libro-CD “Northern Italian & Ticino Region Folk Songs for Mandolin”; per Hal Leonard ha realizzato le raccolte “Bach Two-Parts Inventions” e “Classical
Mandolin Solos”. Come ricercatore ha lavorato sulla storia del proprio strumento e collaborato con il New Grove Dictionary of Music and Musicians. Inoltre, ha presentato conferenze sull’iconografia del mandolino in rinomate istituzioni quali la Waseda University di Tokyo, il Guitar Festival di Panama, il Dartmouth
College, la St. John’s University di New York, la Boston University, il New England Conservatory di Boston, il Wisconsin Conservatory of Music di Milwaukee, il Vanderbilt College of Nashville, il Centro di Cultura Italiana di Vancouver (Canada), la Biblioteca Berio di Genova, il Museo Nazionale di Strumenti Musicali di Roma. Annovera numerose partecipazioni in trasmissioni radiofoniche e televisive nazionali Italiane e straniere tra cui Rai1, RaiNews, RadioRai1 e Radio3 Suite (La Stanza della Musica); nel 2018 si esibisce per la prima volta alla Carnegie Hall di New York e dall’autunno 2019 a febbraio 2020 effettua tournée in Giappone, Stati Uniti, Australia e India esibendosi tra gli altri al 4th Goa Mand Fest. Sempre nel 2020 realizza e produce la serie “L’Italia dei 1000 Mandolini”, nove mini-documentari dedicati al mandolino e all’affascinante mondo che lo circonda, un progetto che suscita interesse in varie parti del globo, dall’Australia agli Stati Uniti, dal Giappone all’Irlanda. È docente presso il Conservatorio di Musica G. Frescobaldi di Ferrara.
QUARTETTO ZERO
GIACOMO AGAZZINI Giacomo Agazzini, figlio d’arte, si è formato al Conservatorio “G. Verdi” di Torino, diplomandosi nel 1982 nella classe di Massimo Marin, successivamente ha seguito i corsi di perfezionamento di Corrado Romano, Salvatore Accardo, Piero Farulli, Milan Skampa e Gyorgy Kurtag.
Dopo le esperienze con alcune orchestre tra cui la sinfonica della Rai, l’orchestra da Camera Italiana e
l’orchestra da camera di Mantova, nel 1988 ha fondato il “Quartetto d’archi di Torino” e per vent’ anni, come primo violino, ha tenuto concerti per importanti istituzioni musicali italiane ed estere, partecipato a trasmissioni radiofoniche, effettuato registrazioni discografiche e collaborato tra gli altri con Valentin Berlinsky, Aldo Ciccolini, Enrico Dindo, Ezio Bosso. Agazzini stato interprete di diverse prime esecuzioni assolute tra cui il concerto per violino e orchestra di Sylvano Bussotti a Parigi per “Radio France”, il primo quartetto di Fabio Vacchi, per l’associazione De Sono di Torino e tutta la produzione per violino di Ezio
Bosso, disponibile in 6 cd su iTunes. Da anni esplora il mondo dell’elettronica collaborando alla produzione teatrale musicale di Andrea Chenna. Nel 2010, con Claudio Lugo e Andrea Lanza, crea il progetto “Agalula” trio di improvvisazioni in cui suona il violino elettrico. Dal 1996 è docente di violino al conservatorio “G. Verdi” di Torino.
ROBERTA BUA Nata a Torino nel 1987, inizia a quattro anni lo studio del violino presso il SUZUKI TALENT CENTER di Torino sotto la guida degli insegnanti Lee Robert e Antonio Mosca. Prosegue i suoi studi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino dove si diploma nel 2007. Successivamente la borsa di studio dei Master dei Talenti di Fondazione CRT le ha permesso di frequentare un corso di post-formazione al Conservatorio Superiore di Lugano con il Maestro Valery Gradow. Successivamente si è perfezionata presso l’Accademia di musica di Pinerolo con i Maestri Dora Schwarzberg e Adrian Pinzaru. Nel corso dei suoi anni di studio ha seguito masterclass con personalità quali: Salvatore Accardo, Shlomo Mintz, Vadim Brodsky e di musica da camera con il Trio Altenberg e Trio di Parma. Infine, nell’anno 2015, ha conseguito il Master in Music Performance presso il Conservatorio Royal di Gent con il Maestro Alessandro Moccia. Ha potuto frequentare nell’aprile 2011, grazie alla vincita di una borsa di studio della FONDAZIONE ROYAUMONT (Parigi), un corso a Parigi per due anni su “Exspressivité des claviers et du violon dans le sonate de Mondonville a Dussek” con personalità quali Liana Mosca, Pierre Goy, Nicole Hostettler. In formazione di
Duo (violino e fortepiano), si è esibita a Parigi presso Citè della musique Paris avendo l’opportunità di suonare gli strumenti del museo stesso. Come membro del Buxusconsort di Ezio Bosso ha partecipato a numerosi concerti tra i quali: “MUSEI IN COMUNE” a Roma, al Teatro Out Off di Milano, all’apertura
dell’MTV day di Genova. Con lo stesso ensemble si è esibita per il festival estivo “Suoni delle Dolomiti”. Ha collaborato con l’HSCO (Hulencurt Soloist Chamber Orchestra) di Bruxelles e la Brussels Philarmonic Orchestra, esibendosi nella prestigiosa sala Flagey con personalità quali Nelson Freire e Niklas Willen. Ha effettuato numerose esibizioni pubbliche in formazione cameristica e come solista in varie sale come Circolo della stampa, Circolo ufficiali, Piccolo regio di Torino, Cesano Maderno, Educatorio della provvidenza, Chiesa di Santa Pelagia e presso Radio Vaticana esibendosi in quartetto ai musei vaticani. Per l’Unione Musicale si è esibita con l’Orchestra d’Archi dell’Accademia di Pinerolo al Teatro Vittoria di Torino. Attualmente è membro del rinomato Ensemble d’archi dell’Associazione DeSono. È’ stata membro del Baroque Ensemble “Armoniosa” esibendosi per il festival internazionale “Settimane Barocche di Brescia”. Dal 2016 collabora con il Dolce Concento Ensemble e di recente ha collaborato con il Baroque Ensemble di Colonia e la Verdi Barocca di Milano. Dal 2020 è membro del Quartetto Zero. Dal 2008 al 2016, invece, ha collabora con l’Orchestra Luigi Cherubini diretta dal Maestro Riccardo Muti, con la quale ha effettuato tour in tutto il mondo suonando nelle maggiori sale da concerto (Colonia, Liege, Parigi). Con la stessa ha
partecipato al Ravenna Festival e al Salzburg Festival e, nel 2013 ha collaborato con il Teatro Real di Madrid. Recentemente ha collaborato con l’orchestra Filarmonica del Teatro Regio di Torino, Orchestra Filarmonica del Festival pianistico di Brescia e Bergamo, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e l’Orchestra degli Champs-Elysèes di Parigi sotto la guida del Maestro Philippe Herreweghe. Ha sempre affiancato alle esibizioni pubbliche una grande passione per l’insegnamento: ha, così, seguito il CAS (Courses Advance Studies- didattica per strumenti ad arco) presso il Conservatorio di Lugano con Anna Modesti, ed è insegnante abilitata Suzuki di Terzo Livello e di CML (Children’s Music Laboratory) con Elena Enrico. È stata
insegnante di violino presso la Scuola Suzuki di Asti e l’Accademia Musicale Amadeus di Agrate Conturbia. Attualmente insegna presso l’Associazione Musica in Scena di, l’Accademia Lorenzo Perosi di Biella e dal 2018 all’Accademia Suzuki Talent Center di Torino.
GIORGIA LENZO Classe ’95, si è diplomata presso il Conservatorio G.Verdi di Torino nel 2016 con il massimo dei voti in violino, sotto la guida di Umberto Fantini, e nel 2020 con la Lode in viola, sotto la guida di Mauro Righini. Contemporaneamente si è perfezionata studiando con Giacomo Agazzini e con Simone Briatore. Sta attualmente studiando con la prima viola dell’O.S.N.RAI, Ula Ulijona.Dopo aver interpretato il ruolo di
violino solista nell’opera “Pollicino” di H.W.Henze presso il Teatro Regio di Torino ed aver ottenuto la borsa di studio a fine corso “Obiettivo orchestra”, collabora con la Filarmonica TRT. Da qualche anno collabora anche con la Filarmonica di Torino, con gli Archi De Sono e con il Colibrì ensemble. Giorgia Lenzo nutre una particolare curiosità verso diverse ramificazioni musicali, a partire dall’approfondimento con Enzo Porta de “La lontananza” per violino e nastro magnetico di Luigi Nono, passando per il jazz, ha per esempio partecipato al Moncalieri jazz festival a fianco del Quartetto di Torino, Fabio Giachino, Albert Hera, Fulvio Chiara ed altri. La sua attività principale è comunque stata la musica da camera. Ha fatto parte infatti per qualche anno del Quartetto Echos con il quale, parallelamente alla frequentazione del corso di quartetto alla Scuola di musica di Fiesole e all’ECMA ( Hatto Beyerle, quartetti Belcea, Hagen, Ysaye, Artemis, Jerusalem, Castalian, Prazàk, di Cremona, Andrea Nannoni, Antonello Farulli, Alain Meunier, Simon Rowland-Jones, David Orlowsky, Johannes Meissl, Patrick Judt, Dirk Mommertz), ha ottenuto il Premio della Critica Musicale Italiana “Franco Abbiati” – Premio “A.Farulli” ed.2016. Da un paio d’anni a questa parte è membro del trio d’archi Tau Trio e dal 2020 del Quartetto Zero. Da quest’anno si dedica anche
all’insegnamento. È attualmente docente di viola e di musica da camera presso la sede di Torino della scuola IMUSE e affianca la classe di quartetto, come assistente, del Conservatorio Verdi di Torino.
CLAUDIA RAVETTO Ha studiato con Sergio Patria presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino dove si è diplomata con il massimo dei voti nel 1988. Ha seguito i corsi tenuti da Michael Flaksman presso la Staatliche Hochschule fur musik di Stuttgart e la Staatliche Hochschule fur Musik di Mannheim,
conseguendo entrambi i diplomi. Nel 1988 ha ottenuto le borse di studio “Giovanni Camerana” e “Luigino Tandura” alla Decima Rassegna Violoncellisti di Vittorio Veneto. In formazione rispettivamente di duo e di trio ha vinto nel 1989 il primo premio assoluto ai concorsi di Acqui Terme e Moncalieri. Nel 1989 ha vinto il “Premio Settembre Musica” di Torino ed il concorso abbinato ai corsi di perfezionamento di Portogruaro (Ve), entrambi per solisti. Nel 1992, in formazione di duo, ha ottenuto il terzo premio al Concorso Internazionale di Musica da Camera di Caltanissetta. Nel 1993 si è classificata prima al Concorso indetto dalla Staatliche Hochschule fur Musik di Mannheim (Germania) per l’assegnazione degli strumenti della Collezione della Regione Baden-Wurttemberg e nel 1994 ha vinto la selezione europea che le ha consentito di partecipare al ‘Seminario Piatigorsky’ presso la School of Music University of Southern California, Los Angeles. Dal 1990 al 2005 è stata la violoncellista del Quartetto d’archi ‘Paolo Borciani’ con il quale ha suonato per istituzioni quali il Teatro alla Scala, la Società del Quartetto di Milano per il 140° anniversario della fondazione, il festival Milano Musica, il Festival Settembre Musica di Torino, la Biennale di Venezia per l’integrale della musica da camera di Stravinskij, l’Istituzione Universitaria dei Concerti a Roma, l’Alessandro Scarlatti di Napoli, ‘Musica nel nostro tempo’ di Milano, il Festival di Spoleto, I Concerti del Quirinale per
Radio 3, I Concerti dell’Ateneo Messinese, il Festival Mozartiano di Salisburgo presso la GrosseSaal- Mozarteum, il Festival Internazionale del Quartetto per archi di Reggio Emilia, l’Estate Fiesolana, il Teatro Regio di Torino, il Festival mozartiano di San Luis Obispo in California, il Purcell Room Festival a Londra, la Fondazione Benetton di Treviso come progetto in residenza, il Palazzo del Quirinale a Roma per gli 80 anni dalla fondazione della Radio in presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con diretta radio e ripresa televisiva, la KammermusikSaal della Beethoven-Haus di Bonn con la prima esecuzione
dell’inedito in si minore beethoveniano in diretta radiofonica. Per il Teatro Lirico Orchestra Verdi, l’ “ Ente
Pomeriggi musicali “ di Milano ed il Teatro Sociale di Como ha eseguito l’integrale dei quartetti di
Beethoven e per il Teatro San Carlo di Napoli l’integrale schumanniana. Con la casa discografica Naxos ha registrato di L. Boccherini le op.32 e 39, 2 cd con cui ha vinto il Premio internazionale del Disco A. Vivaldi della Fondazione Cini di Venezia quale Migliore Produzione dell’anno 2001 per la musica strumentale. Per “Amadeus” Speciale di Febbraio 2005 ha registrato di Franz Schubert i Quartetti in Sol Maggiore op. postuma 161 D. 887, in Si bemolle Maggiore op. 168 D.112, in Mi bemolle Maggiore op. postuma 125 n. 1
D.87 ed il Quintetto in Do Maggiore op. Postuma 163 D.956 con il violoncellista Enrico Dindo. Per il canale
satellitare SKY Classica ha registrato il “Movimento di Quartetto” di Fabio Vacchi, brano che è stato poi
utilizzato come colonna sonora per il film “Il Mestiere delle armi” di Ermanno Olmi. Con la casa discografica Stradivarius ha registrato l’integrale delle composizioni per Quartetto di A. Borodin, Il Quartetto di Petrassi con “The Heart’s Eye” di Franco Donatoni e il Quartetto con Lied di Alessandro Solbiati, le opere giovanili di Beethoven con la prima stesura dell’opera 18 numero 1 in Fa Maggiore e la trascrizione per quartetto della Sonata opera 14 per pianoforte. Ha tenuto Masterclass di interpretazione quartettistica e cameristica: a Madrid presso il Curso Internacional de Interpretacion Musical “Juan de Herrera”, in California a San Luis Obispo e a Perinaldo (Imperia) Dopo lo scioglimento del Quartetto Borciani, con Francesco De Angelis, Lorenzo Gentili Tedeschi e Roberto Tarenzi, ha dato vita al Quartetto d’archi “Verdi”, con il quale, per la stagione sinfonica del Teatro Comunale di Bologna 2012/2013, ha eseguito il Concerto per Quartetto e Orchestra di A. Schoenberg con la direzione del Maestro Michele Mariotti. Dal 2005 suona nell’ Ensemble
“Gli 8 violoncelli di Torino” (www.8celli.it). È titolare della cattedra di “Musica d’insieme per archi” presso il
Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.
HELICONA PROJECT
DAVIDE MONTI Ideatore e direttore dell’Helicona Project è un violinista che unisce una contagiosa energia con un talento eccezionale per un’espressività naturale. Ricercato direttore, solista, spalla e musicista da camera, è stato descritto come “fenomenale”, “solista di prima classe”, con “un’incredibile freschezza” dove “tutto appare straordinariamente spontaneo e organico”. Tra le sue registrazioni premiate c’è la sua versione delle Quattro Stagioni di Vivaldi che è stata recensita come “di sicuro una delle migliori versioni dell’ultimo decennio”. Dopo i diploma presi presso i Conservatori di Parma e Verona, il percorso di Davide è in continua evoluzione grazie alla continua ricerca nella prassi storica e alle numerose occasioni di collaborazione e confronto con grandi musicisti noti e meno noti che, in altra maniera o con stile diverso, seguono lo stesso obbiettivo: da Ton Koopman a Michael Radulescu e Gabriel Garrido, da Alberto Rasi, Stefano Veggetti e Susie Napper ad Enrico Gatti, Enrico Parizzi e Stanley Richie (suoi insegnanti di violino),
da Emma Kirkby a Roberta Invernizzi e Gemma Bertagnolli, da Sergio Vartolo a Lars Ulrik Mortensen, e John O’Donnell. Apprezzato in tutto il mondo per le sue doti nel lavoro e comunicazione anche con grossi ensemble, ha collaborato come spalla o solista con diverse orchestre tra le quali Orchestra Barocca
dell’Unione Europea (EUBO), Il Tempio Armonico (con il quale ha registrando l’integrale delle opere
orchestrali di F.E. Dall’Abaco, compositore Veronese del ‘700), il gruppo australiano Accademia Arcadia, Athestis e Accademia de li Musici, La Verdi Barocca, Il Complesso Barocco, Cordia, e ha appena concluso un tour come spalla dell’orchestra barocca del gruppo English Tournig Opera. Nel 2014 ha diretto il gruppo Tafelmusik di Toronto e nel 2018 l’orchestra da camera Camerata Brisbane. Ancora più significativo per il livello di approfondimento e sintonia raggiunto è il lavoro in piccoli gruppi e orchestre da camera:
l’Accademia Strumentale Italiana, l’ensemble Il Falcone, e Arparla con la moglie arpista Maria Christina Cleary. Queste numerose collaborazioni sono tutte preziose occasioni di ricerca, sperimentazione e verifica dell’evoluzione e maturazione dell’idea di spartito come “canovaccio”, concetto sotteso a ogni esecuzione e interpretazione. A sostegno di questa “filosofia” sono le ricerche sulla prassi esecutiva antica a proposito di retorica e sull’arte di diminuire, e le esperienze di improvvisazione anche in campi paralleli alla musica
“colta” (jazz, teatro, musica popolare, danza, scherma e cavallo). Si è dedicato alla formazione in diverse occasioni tra cui Master-class e Seminari in Conservatori e Università in Italia, Francia, Irlanda, Norvegia, nella Rep. Ceca, Austria, Giappone, Singapore, Australia, Canada e Uganda, sempre focalizzando la sua attenzione sul ruolo dell’improvvisazione con un approccio storicamente informato. Nell’a. a. 2010/2011 ha insegnato Improvvisazione Storica al Conservatorio di Vicenza, e nel 2017/18 ha insegnato violino barocco nel conservatorio di Brescia. Dal 2015 si sta dedicando alla formazione di una scuola interamente dedicata all’Improvvisazione (International School of Improvisation – Helicona Project) dinamicamente aperta ad un approccio multidisciplinare storico guidato dalle moderne conoscenze di Psicologia e Neurologia. Le registrazioni con Arparla includono Allora chiudi gli occhi, il primo CD delle sonate di Spohr per violino e arpa con gli strumenti originali e secondo la prassi storica. E il secondo premiato CD, Le Grazie del Violino, un excursus tra le sonate più belle del XVII secolo. Si stanno dedicando alle opere di Marco Uccellini, e dopo aver registrato le Sonate over Canzoni dell’Op. 5, prima collezione di brani nella storia interamente dedicata al violino e basso continuo, daranno alle stampe tra poco la registrazione delle famose sonate per violino, basso e basso continuo dell’Op. 4. Di recente pubblicazione anche il secondo CD con musiche di L. Spohr,
Geliebte Dorette, anch’esso come il precedente, primo CD con l’esecuzione delle sonate per violino e arpa
eseguite su strumenti originali. Davide ama parlare con il suo strumento, un violino Guadagnini della seconda metà del XVIII secolo. Helicona è un progetto che mette la musica al centro di un lavoro multidisciplinare basato su Equitazione, Scherma, Danza e Teatro, e che permette quindi di fornire un gruppo musicale pronto a gestire con flessibilità le esigenze dello spettacolo. Helicona è quindi un gruppo che opera su un terreno di gioco interattivo, che può coinvolgere altre arti, ed enti che entrino in maniera attiva all’interno dello spettacolo. L’Orchestra dell’Helicona Project è formata da un gruppo variabile di strumenti che hanno seguito un training specifico su diversi versanti: conoscenza e preparazione rispetto all’approccio storico, improvvisazione musicale, adattabilità alle strategie di diverse discipline, flessibilità di ruoli all’interno del gruppo; questo permette di avere un gruppo pronto ad ogni esigenza.
GIANLUCA CAMPI Nato a Genova nel 1976, Gianluca Campi a 11 anni ha iniziato a studiare fisarmonica sotto la direzione di Giorgio Bicchieri, e armonia con Paolo Conti. A 12 anni ha partecipato e ha vinto il concorso internazionale di Vercelli per fisarmonica ed in seguito ha partecipato al campionato italiano, tenutosi a Genova, dove si è classificato nuovamente al 1° posto, riscuotendo enorme successo. A 13 anni ha preso parte ancora al concorso internazionale di Vercelli, classificandosi al 1° posto e ricevendo i complimenti di Wolmer Beltrami, che lo definì un “enfant prodige” e il “Paganini della fisarmonica”. successivamente ha studiato con importanti maestri quali Gianluca Pica e Jacques Mornet. Nel 2000 ha vinto il trofeo mondiale di fisarmonica, svoltosi ad Alcobaça in Portogallo. Si è esibito in numerose sedi concertistiche (Sala Grande del Conservatorio G.Verdi e Sala Puccini per la società dei Concerti di Milano, Teatro Carlo Felice e Palazzo Ducale di Genova, Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Teatro Modena di Genova, Teatro Casa Paganini di Genova, Teatro Verdi di Sestri Ponente, Teatro Sociale di Stradella, Auditorium Montecchio di Alzano Lombardo, Teatro Verdi di San Severo,etc..) e in vari Festival Internazionali (Aosta, Milano, Freiburg, Cogne, Festival Paganiniano di Carro, Neckar-Musik Festival,etc..) Nel 1998 ha collaborato con l’orchestra del Conservatorio N. Paganini di Genova eseguendo in vari Teatri d’Italia e all’estero la Kammermusik 1 di Paul Hindemith sotto la guida del direttore Gianmarco Bosio. Ha suonato come fisarmonica solista in molte prestigiose orchestre, come quella del Teatro Carlo Felice di Genova, diretta dal Maestro e Compositore Nicola Piovani. Attualmente collabora con la Poseidon Orchestra diretta dal Maestro Roberto Bacchini. Dal 2002 collabora con il Magnasco Quintet eseguendo musiche originali o trascritte, composte dal Settecento ad oggi sempre con grande attenzione filologica e conseguente riscontro di critica e pubblico. Dal 2005 insieme al pianista Claudio Cozzani ha formato il Duo Gardel, duo che svolge intensa attività concertistica. Varie collaborazioni si riscontrano anche con il grande cantautore di fama internazionale Bruno Lauzi. Attualmente è l’unico esecutore al mondo della fisarmonica Liturgica “M.Dallapè”, la rarità dell’evento nonchè dello strumento stesso è il fatto che per la prima volta nessuno al di fuori delle mura vaticane aveva avuto il privilegio di fare un concerto. Ha inciso vari CD: per le seguenti case discografiche: Dryno Records, Il Melograno, Philarmonia, ed in particolare nel 2006 ha pubblicato per Phoenix Classics un CD interamente dedicato a Niccolò Paganini elaborando per fisarmonica i Capricci e i Concerti del grande compositore genovese. Quest’incisione ha ricevuto varie segnalazioni da riviste specializzate ed in particolare dalla celebre rivista “Musica” è stata definita “eccezionale”. All’intensa attività concertistica affianca quella didattica: è docente attualmente presso il Centro Musicale Genovese E. Mancini e tiene master Class in varie città Italiane e Tedesche. è spesso membro di giuria per i più importanti concorsi nazionali e internazionali per fisarmonica. Inoltre è autore di varie composizioni per fisarmonica pubblicate anche dalle Edizioni Berben e Sonytus.
NATALINO RICCIARDO Si è diplomato al Cons. “N. Paganini” di Genova con il massimo dei voti sotto la
guida del M° A. Virtuoso. Ha vinto i concorsi di 1° corno al Teatro “San Carlo” di Napoli, alla Orchestra RAI di Torino, al Teatro “C. Felice” di Genova. Già 1° Corno dell’OGI, del Teatro “San Carlo” di Napoli,
dell’Orchestra della RAI di Torino e del Teatro “C. Felice” di Genova, ha collaborato come 1° corno con l’Orch. della Suisse Romande, l’Orch. da Camera di Losanna, Lucerna Festival, con l’Orch. della Svizzera Italiana, con l’Orch. di “Santa Cecilia” di Roma, Sinfonietta Cracovia, “La Fenice” di Venezia, l’Orch. da Camera di Mantova. Collabora da più di 30 anni come 1° corno con il Teatro “Alla Scala” e con la
Filarmonica della Scala. Di grande rilievo i progetti che sta svolgendo con l’Orchestra LA FIL di Milano sotto la Direzione del M° Daniele Gatti, gli integrali delle Sinfonie di Schumann e di Brahms su tutti. In particolare, durante il ciclo Brahms ha avuto il privilegio di inaugurare l’evento suonando il Trio op. 40 con il grande violinista Franz Peter Zimmermann e il grande pianista Enrico Pace. Invitato dal M° D.Gatti, nel 2019 è stato preparatore degli ottoni dell’OGI all’Accademia Chigiana e poi nel Festival di Tsinandali in Georgia, invitato dal M° G.Noseda, come coach della sezione corni della Pan-Caucasian Youth Orchestra.Dal 1998 è 1° corno del Teatro Regio di Torino e Professore al Conservatorio “G. Verdi” di Torino Dal 2019 è docente al Master in Pedagogy al Conservatorio della Svizzera Italiana.
ENSEMBLE CORNISTICO TORINESE L’Ensemble è nato più di 10 anni fa all’interno del Conservatorio “G. Verdi” di Torino, dove il suo Direttore, Ricciardo Natalino, è docente di corno dal 2000. I componenti hanno tutti all’attivo importanti collaborazioni, ad esempio con il Teatro Regio di Torino, la Filarmonica del Teatro Regio, l’OFT, la Camerata Ducale, l’Orchestra Giovanile Italiana, I Corni della Scala…
VANNI CUOGHI Diplomato in scenografia presso l’Accademia di Brera, Milano. Ha partecipato a numerose biennali in Italia e all’estero, tra cui la Biennale di San Pietroburgo (2008), la Biennale di Praga (2009), la 54 Biennale di Venezia, Corderie dell’Arsenale, Padiglione Italia (2011) la 56 Biennale di Venezia, Collateral Italia Docet (2015) e la Biennale Italia-Cina (2012) e ha, inoltre, partecipato a mostre pubbliche presso il Palazzo Reale di Milano (2007 ), l’Haidian Exhibition Center di Pechino, in occasione dei XXXIX Giochi Olimpici (2008), il Liu Haisu Museum di Shangai (2008), il Museo d’Arte Contemporanea di Permm, in Russia (2010), il Castello Sforzesco di Milano (2012) Fabbrica del Vapore di Milano (2015) Vestfossen Kunstlaboratorium Museum in Norvegia (2018). Sue opere sono state esposte in diverse fiere italiane e internazionali come Frieze (Londra), MiArt (Milano), Artefiera (Bologna), Scope (New York) Off (Bruxelles) Daegu Artfair ,(Corea) KIAF, Seoul (Corea), Bank (Hong Kong) . Nel 2012, su commissione di Costa Crociere, ha realizzato otto grandi dipinti per la nave Costa Fascinosa e nel 2014 sei per Costa Diadema. Dall’ottobre del 2015 è titolare della cattedra di Pittura presso l’Accademia Aldo Galli di Como. Tra le mostre personali pubbliche si ricordano nel 2011 Novus Malleus Maleficarum, presso San Pietro in Atrio e Pinacoteca di Palazzo Volpi a Como, nel 2013, Aion presso i Musei Civici Cremaschi a Crema, nel 2016 Da Cielo a Terra al Museo Ebraico di Bologna, nel 2017 The Invisible Sun, presso il Museo Francesco Messina a Milano. A fine maggio del 2019 inaugura The eye of the Storm, una mostra personale presso la Rossi Martino Gallery a Hong Kong e a ottobre inaugura la personale Esuli pensieri presso la Fondazione Balestra a Longiano (FC). A luglio del 2020 inaugura la mostra personale Apnea a cura di Elisabetta Sgarbi e con il supporto di M.Ar:Co presso le Argenterie nella Villa Reale di Monza.
LOPEZ & AREVALOS
CAMILLA LOPEZ si diploma nel 2016 come attrice presso l’Accademia Teatrale Veneta. Si forma qui con pedagoghi e artisti. Arricchisce il percorso accademico con seminari, attraverso i quali fa incontri importanti per la sua formazione: Odin Teatret, Theatre du Soleil, Kalambur Teatro. Il suo percorso nel teatro comincia già da ragazzina nel 2004, vicino alle compagnie ravennati Teatro delle Albe e Fanny & Alexander. In particolare con Ermanna Montanari, segue un percorso biennale di formazione tutto al femminile, assieme alle giovani attrici del teatro delle Albe e ad altre ragazze esterne alla compagnia. Con Fanny & Alexander è attrice nel 2008 nello spettacolo There’s no place like home (produzione Fanny & Alexander, il Vicolo – Sezione Arte, Regione Emilia Romagna Ministero della Gioventù – Accordo di Programma Quadro GECO).
Fonda nel 2009 la compagnia Fuochi insieme ad Alice Merenda Somma, con la quale porta avanti diversi spettacoli, tra cui Amabo te, che vede il proprio debutto al Festival Santarcangelo41 nel 2011. Dal 2014 al 2017 intraprende un percorso dedicato alla Commedia dell’Arte, partecipando a seminari specializzati presso Venezia e Lucca. Dal 2017 è attrice nella storica compagnia di teatro ragazzi Drammatico Vegetale neglispettacoli Sogni, Leo e Inferno Paradiso (quest’ultimo in collaborazione con Teatro del Drago). Dal 2018 intraprende un percorso musicale assieme al pianista Matteo Ramon Arevalos, all’interno del duo voce e pianoforte Lopez & Arevalos, che al momento conta tre progetti: Tributo a Violeta Parra, Cielito Lindo e Teleion (che vede il suo debutto il 13 luglio all’interno del Ravenna Festival 2020).Incrocia il proprio percorso artistico con Nerval Teatro (Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol) in occasione del nuovo progetto della compagnia su Le Lacrime amare di Petra Von Kant, che debutterà presso il teatro Astra di Torino all’interno della stagione TPE nel 2021.
MATTEO RAMON AREVALOS si avvicina alla musica a sei anni suonando la batteria; ben presto si appassiona però al pianoforte e alla composizione. Nel 1993 prende parte nella composizione della favola in musica Notte di suo fratello Jean-Michel Arevalos. Nel 1994 vince il primo premio al Concorso Nazionale Pianistico Agorà di Roma. Nel 1995 si diploma in pianoforte al Conservatorio Bruno Maderna di Cesena col massimo dei voti e la lode. Successivamente si perfeziona con Rudolf Kehrer a Vienna e con Oxana Yablonskaya a New York. Tra il 2000 e il 2006 studia composizione a Roma con Francesco Telli, a Lugano con Paul Glass e a Parigi con Narcis Bonet. Pubblica per College Music Edizioni due delle sue composizioni per pianoforte: Vivo Marcia Fantasia (2002) e Nocturne 1996 (2006) con CD allegato. Dal 2003 al 2006 ha collaborato con la compagnia teatrale Fanny & Alexander al progetto Ada – Cronaca familiare, eseguendo musiche di Olivier Messiaen, György Ligeti e Morton Feldman, partecipando anche all’incisione per il DVD Rebus per Ada, Luca Sossella Editore (2006). Nel 2008 esegue la Rothko Chapel di M. Feldman con
l’Ensemble Giacinto Scelsi diretta da Roberto Gabbiani e, in duo con l’ondista Nadia Ratsimandresy, dà vita a un progetto monografico dal titolo Messiaen et autour de Messiaen in occasione del centenario di nascita di Olivier Messiaen, realizzando l’incisione e la pubblicazione del CD per l’etichetta ReR Megacorp (UK). Nel 2009 con il gruppo I. Feraud compone le musiche per la performance dinamica Variazioni sull’Angolo Diedro. Nel 2011 con il compositore elettronico Paolo F. Bragaglia ha creato il gruppo Synusonde,
realizzando il CD Yug per l’etichetta Minus Habens Records. Ha collaborato con la regista Elisabetta Sgarbi per la composizione e l’esecuzione della colonna sonora originale dei suoi film Raffaello – La Stanza della Segnatura (2009) e Sono rimasto senza parole (2011). Sempre nel 2011 ha partecipato alla 54° Biennale
Arte di Venezia con l’artista Vanni Cuoghi e alla 4° Biennale di Arte Contemporanea di Mosca alla mostra di
mosaico Reliquary nella galleria Musivum Gallery eseguendo Mantra Gita 3 una sua composizione per soprano, pianoforte preparato con tessere di mosaico e tre percussioni. Nel 2013 in duo con l’ondista Bruno Perrault, ha pubblicato per l’etichetta ReR Megacorp, il suo secondo CD per ondes Martenot e
pianoforte intitolato Sérimpie, da quel momento i loro concerti sono stati spesso accompagnati da un
allestimento scenografico dell’artista Roberto Pagnani. Dal 2014 ha iniziato una intensa attività concertistica negli Stati Uniti, Argentina, Russia, Francia eseguendo principalmente un repertorio di musica classica contemporanea e sue composizioni per pianoforte. Nel 2015 è stato invitato per tenere un
concerto con sue composizioni per pianoforte dall’Istituto Italiano di Cultura di San Pietroburgo per un convegno internazionale matematico e scientifico dove gli è stata commissionata una composizione ispirata all’equazioni di Beltrami intitolata Eque Azioni Beltrami per pianoforte preparato con 100 palline da ping pong su cui erano state scritte le equazioni e video proiettate live con una telecamera. Recentemente ha collaborato con la compagnia Masque Teatro, Nerval Teatro e con la compagnia Drammatico Vegetale, scrivendo le musiche di Leo, un loro recente lavoro dedicato al cinquecentenario della morte di Leonardo Da Vinci. Con il regista Hanspeter Ammann ha composto la colonna sonora del suo film Late Penang Afternoon, presentato al Shanghai International Film Festival 2017. Nel 2017 gli è stata commissionata dal Centro Dantesco di Ravenna e dall’Ensemble Mosaici Sonori un Oratorio, Dante: un viaggio nella Comedia, per coro, orchestra e due narratori, in occasione delle celebrazioni dantesche. Sempre nel 2017 è stato pubblicato un cd con le opere pianistiche del compositore Fausto Razzi per la ReR Megacorp. Attualmente è impegnato in duo con la cantante-attrice Camilla Lopez nel progetto Tributo a Violeta Parra e TELEION –
Frammenti di musica greca antica e in alcuni progetti di sue composizioni per pianoforte e pianoforte video-preparato intitolati LA FOLIA e METAMORPHOSIS. Ha partecipato a numerosi Festival, tra cui: Acusmatiq (Ancona); Angelica (Bologna); Area Sismica (Ravaldino); Ares Le Site (Strasbourg); Festival di Bellagio; Festival di Santarcangelo; KunstenFestivalDesArt (Bruxelles); Ionian Lapsus Festival (Kefalonia); Il Suono dei Soli (Palermo); Irno Festival (Salerno); La Milanesiana (Milano); Musivum Gallery, Teatro Skjabin (Mosca); House of Composers (San Pietroburgo); OKC Abrašević (Mostar); Podewil (Berlino); Ravenna Festival; Rencontres Martenot (Parigi); deSingel (Anversa); Usina del Arte, Ciclo de Música Contemporánea Teatro Nacional Cervantes (Buenos Aires); Time Zone (Bari); IIC of New York,Spectrum NYC; The Firehouse Space (New York).
CHRISTIAN THOMA Nato nel 1970 ad Aosta, Christian Thoma si diploma in oboe presso il Conservatorio di Alessandria e in Jazz presso il Conservatorio di Torino. Dopo aver svolto attività concertistica nell’ambito della musica classica come solista, in formazioni da camera e in orchestra, si avvicina alla “musica di confine” che maggiormente lo rappresenta e con la quale può esprimersi sia come esecutore e improvvisatore in generi poco praticati con il suo strumento, sia come compositore. Ha scritto musica d’ascolto per formazioni dal duo all’orchestra sinfonica, colonne sonore di cortometraggi e documentari, musiche di scena per spettacoli teatrali e di danza contemporanea, arrangiamenti di canzoni e realizzato performance in collettive multimediali. In molti di questi progetti è anche direttore ed esecutore all’oboe, al corno inglese e al clarinetto basso. Le sue musiche sono state eseguite in importanti rassegne in Europa, Sud America e Asia e incise in diversi CD. Ha lavorato, tra gli altri, con Stefano Battaglia, William Parker, Butch Morris, Aldo Romano, Dave Liebman, Harris Lambrakis, Oscar Del Barba, Fabrizio Bosso, Mario Raja, Carlo Actis Dato, Norbert Pignol, Achille Succi, Domenico Caliri, Stefano Risso, Alessandro Giachero, Matteo Cigna, Zeno Gabaglio, Andrea Ruggeri, Pasquale Mirra, Gabriele Mitelli, Giulio Corini, Nelide Bandello, Fabrizio Saiu, Sinequanon Teatro, Teatro Instabile di Aosta, Joseph Péaquin, Stefano Benni, Antonio Catania, Enrico Ghezzi… Insegna Formazione Musicale Generale, improvvisazione e conduction e cura gli arrangiamenti per l’Orchestra Laboratorio SFOM presso la Fondazione M. I. Viglino per la Cultura Musicale della Valle d’Aosta.
MANUEL PRAMOTTON Diplomato in sassofono nel 2003 presso l’Istituto Musicale Pareggiato della Valle d’Aosta con il massimo dei voti, si è perfezionato al Berklee Colle of Music di Boston (Massachusetts, USA) dove si è iscritto grazie all’assegnazione di una borsa di studio durante “Umbria Jazz Festival”. Ha ottenuto il bachelor in jazz e il master in jazz performance presso il conservatorio di Losanna con il massimo dei voti.
Ha partecipato a molti work-shop, seminari e vinto concorsi internazionali. Ha al suo attivo numerose
registrazioni e partecipazioni a importanti festival nazionali e internazionali: “International Festival of Dance and Music” in Bangkok, “Montreux Jazz Festival 2012”, “Torino Jazz Festival 2012”, “Brosella 2011” (Belgio), “Bruges Jazz Festival” (Belgio), “JazzAscona 2011” (CH), “JazzJuan 2011” (Francia), “Cully Jazz Festival” (CH), “Umbria Jazz Festival Winter”, “Hué Festival” (Vietnam), “Le città del jazz” (Roma)… Tra le collaborazioni: George Robert Jazz Orchestra (incisione cd “Abre Alas” con Ivan Lins e Bob Mintzer), European Saxophone Ensemble (3 incisioni discografiche e 3 tour europei) “Berklee Jazz Educators Orchestra” (Boston, USA), Fabrizio Bosso, Rene Mosèle, Aljazzeera, Lamia Bedioui, Mario Raja, Cezariusz Gadzina, Brian Quinn, Nippy Noya, Piotr Wojtasik, Saxafabra, Belgian Saxofone Ensemble, Orchestra Giovanile Sinfonica del Piemonte, Orchestra Nazionale della Romania, Bruno Chevillon, Loui Sclavis, Tamtando, Baba Sissoko, Gilson Silveira, Luis Agudo, Ray Lema, Beppe Barbera, Alberto Mandarini, Federico Monetta Quartet, Humberto Amesquita… Si è esibito nei maggiori teatri e club europei: Vienna, Berna, Torino, Singapore, Cracovia, Zurigo, Jazz in Bess, Lugano, Roma, Lausanne, Lituania, Riga, Lettonia, Estonia), Polonia, Parigi, Brussels, Cipro), Grecia, Budapest, Bratislava, Berlino, Slovenia, Romania… Insegna sassofono, orchestra jazz e improvvisazione presso la Sfom.
REMY VAYR PIOVA Inizia lo studio del trombone nel 1994 e si diploma presso l’istituto Musicale Pareggiato della Valle d’Aosta. Nel 2006 conclude il percorso di specializzazione con la Laurea Afam presso il conservatorio di G. Cantelli di Novara con il punteggio di 109/110.In tutti questi anni si è perfezionato con i maggiori solisti e docenti mondiali quali Rex Martin, Joseph Alessi, Michel Bequet e Andrea Bandini, suonando e registrando con numerose orchestre sinfoniche ricoprendo il ruolo di primo e secondo trombone tra le quali si citano Orchestra Sinfonica G. Verdi Milano, Orchestra Filarmonica Torino, Orchestra San Remo, I Pomeriggi Musicali di Milano… Non solamente interessato alla musica sinfonica, suona anche in diverse formazioni da camera che spaziano dal quartetto alla musica antica a quella contemporanea collaborando con diversi ensemble come il Divertimento Ensemble e Risognanze suonando in prestigiosi festival anche prime esecuzioni mondiali quali Festival MITO (Milano Torino), ERL TIROLER FESTSPIELE (Austria) collaborando con autori prestigiosi quali Donatoni, Francesconi, Ades, Filidei, Campogrande… L’attività di musicista e didatta spazia anche all’interno del mondo bandistico Valdostano sia come musicista ospite che tramite corsi e masterclass come Cluster, Musicantando di Gaby e Master ottoni della Verdi. Inoltre da oltre dieci anni ricopre il ruolo di primo trombone solista nell’Orchestre d’Harmonie de la Valleé d’ Aoste con la quale ha vinto concorsi e inciso cd. Anche nel campo della musica leggera e pop, collabora e registra con diverse formazioni quali Tamtando, Orchestra giovanile jazz della Valle d’Aosta
collaborando con artisti del calibro di Ray Lema, Bil Aka Kora, Fabrizio Bosso, Daniele Tittarelli… Dal 2003 è
docente di Trombone, Ottoni Gravi e Percorsi Misti presso la SFOM Fondazione Musicale Maria Ida Viglino. Parallelamente insegna anche nella classe dei percorsi misti, una pratica musicale rivolta ai ragazzi delle scuole superiori di secondo grado portatori di Handicap. Lavorando in equipe con il dipartimento disabilità della Sfom gestisce e collabora in diversi progetti che hanno come punto centrale la divulgazione e l’insegnamento musicale per ragazzi con disabilità. Attualmente il dipartimento disabilità comprende
attività musicali che includono i bambini delle scuole elementari fino al tempo libero degli adulti e delle loro famiglie. Inoltre suona in una vera e propria orchestra Sinfonica integrata la Symphonic Taxi Orchestra.
DADO MORONI Edgardo Dado Moroni nasce a Genova nel 1962 e venne in contatto con la musica jazz molto presto, grazie alla collezione di dischi dei suoi genitori, e iniziò a suonare il pianoforte all’età di 4 anni. Oggi Moroni è uno degli italiani più stimati negli USA (uno dei pianisti preferiti dal grande Ron Carter), un vero e proprio caso di super “musicians” musician. Ha suonato in Italia e all’estero con Clark Terry, Chet Baker, Billy Cobham, Freddie Hubbard, Dizzy Gillespie, Jimmy Owens; un approccio allo strumento straordinario, che tocca nel profondo chi ascolta questo ex enfant-prodige del pianoforte. Dado iniziò la sua carriera professionistica a 14 anni, suonando in tutta Italia con alcuni dei più importanti musicisti italiani come Franco Cerri, Tullio De Piscopo, Luciano Milanese, Gianni Basso, Sergio Fanni e Massimo Urbani, e a 17 anni registrò il suo primo album in trio con Tullio de Piscopo e il bassista americano Julius Farmer. Ha partecipato ad un numero impressionante di festival internazionali, sia in Europa sia negli States, collaborando con artisti come Phil Woods, Tom Harrel, Johnny Griffin, Niels-Henning Oersted Pedersen, Tony Scott, Wynton Marsalis, Freddie Hubbard, Harry “Sweets” Edison, Ron Carter e molti altri ancora. Ha fatto parte dell’organico di due gruppi storici quali la Paris Reunion (con Joe Henderson, Woody Shaw, Curtis Fuller, Johnny Griffin e Jimmy Woode) e la Mingus Dynasty (con Danny Richmond, Jinny Knepper, John Handy, Craig Handy e Reggie Johnson). Recentemente ha costituito un quintetto chiamato “the cube” con Andrea Dulbecco, Riccardo Fioravanti e due batteristi, Stefano Bagnoli ed Enzo Zirilli. Notevole la
discografia a suo nome: si segnalano le recenti pubblicazioni con Tom Harrell , “Humanity” in duo e “The
cube” con il quintetto da lui capitanato. Recente invece “La vita è bella” con Bob Mintzer, Joe La Barbera (già batterista dell’ultimo trio di Bill Evans) e Riccardo Fioravanti.
EDOARDO FASSIO E’ un’autorità assoluta nel territorio del blues e del canto popolare afroamericano. Scrive di blues, folk e jazz per il quotidiano “La Stampa” e per “TorinoSette”; suoi articoli, recensioni e interviste appaiono sulle riviste italiane “Musica Jazz”, “Il Blues” e su un numero imprecisato di pubblicazioni europee. Con il classico pseudonimo di Catfish è autore, conduttore e animatore di trasmissioni in via continuativa dal 1984, la più duratura programmazione radio di blues in Europa. Presso gli Editori Laterza ha pubblicato “Blues”, acclamato come “indispensabile” (“World Music Magazine”), “autorevole e insolito” (“Amadeus”), “scintillante” (“Buscadero”), “la medicina giusta” (“Rumore”). Nel 2017 per Vololibero sono usciti “Soul City: Porretta Terme, il festival e la musica” storia di trent’anni del Porretta Soul Festival, vincitore del premio Keeping The Blues Alive 2017, e “Solomon Burke. Ho visto un re”. Il suo ultimo libro, “È tutto finito adesso, Baby Blue”, dato alle stampe nel 2020 da 96, Rue de-La Fontaine Edizioni, è una Soul Fiction.
ALBERTO MARSICO Ha collaborato con alcuni dei più grandi nomi del firmamento jazzistico mondiale come Jimmy Cobb, Bobby Durham, Kenny Burrell, Joey De Francesco, Fabrizio Bosso, Jimmy Witherspoon, Enrico Rava, Jesse Davis e Alvin Queen. Si è esibito e ha inciso dischi in tutto il mondo: Los Angeles, San Francisco, Bangkok, Shanghai, Mosca, Sydney, Singapore, Oslo, Tokyo, Berlino, Madrid, Parigi, Amsterdam, Hong Kong e Bruxelles e ha tenuto seminari in numerosi conservatori europei. Nel 2013 e 2014 ha inciso per la prestigiosa etichetta Verve Records due CD con Fabrizio Bosso e Jeremy Monteiro. Al suo attivo ha sei album da solista e cinquanta album in collaborazione con altri artisti. Nel 2008 ha organizzato “We Love
Jazz 2008″, uno dei più importanti seminari di jazz europei, invitando e coordinando insegnanti quali Benny Golson, Jimmy Cobb, Buster Williams, Joey DeFrancesco e George Cables. Il seminario ha visto la partecipazione di 104 allievi provenienti da tutto il mondo e l’intervento di complessivi 3000 spettatori ai concerti paralleli all’iniziativa. È stato invitato a partecipare ad una puntata della trasmissione
“Superquark”, condotta da Piero Angela, in qualità di musicista esperto dell’organo Hammond, del quale
può dirsi uno dei massimi specialisti europei.
MASSIMO MELILLO Docente di Strumenti a Percussioni presso il liceo musicale “Cavour” di Torino, Massimo Melillo è nato nel 1980 ed ha studiato al conservatorio di Torino sotto la guida del maestro Matteo Moretti, diplomandosi nel 2002 con il massimo dei voti. Ha seguito i corsi di perfezionato di Marimba con il maestro Riccardo Balbinutti e presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano con i maestri David Searcy, Jonathan Scully e Mike Queen, approfondendo lo studio dei Timpani e del repertorio orchestrale. Durante gli anni di formazione ha ottenuto una borsa di studio da parte della “NJO Summer
Accademy” partecipando ad un corso di formazione orchestrale, tra cui un concerto di musiche di Gyorgy Kurtàg, in sua presenza e presso la sala del Concertgebouw di Amsterdam. Fu selezionato dall’Orchestra
Europea del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto per il progetto “l’Arte della fuga” che è stato presentato a Spoleto e poi esportato in diverse città europee; coordinato da Michelangelo Zurletti e Luciano Berio, finanziato dalla Comunità Europea. Con il “Quintetto di percussioni di Torino” ha vinto l’edizione 2000 del
concorso nazionale di musica da camera “Luigi Nono” di Venaria Reale. Nel gennaio 2003 si è esibito come solista in un concerto di presentazione dei migliori diplomati dell’anno accademico 2001/02 organizzato dall’International Inner Wheel Club di Torino nella sala del Piccolo Regio di Torino. Ha collaborato con diversi enti lirici e sinfonici: Orchestra G.Verdi di Milano, Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, Teatro Regio di Torino, Orchestra sinfonica Nazionale della Rai, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Comunale di Bologna, Orchestra di Padova e del Veneto, Teatro dell’Opera di Roma. Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Massimo di Palermo ed è stato diretto da numerosi direttori tra cui Muti, Noseda,
Conlon, Dutoit, Valcuha, Sado, Temirkanov. Negli ultimi anni svolge anche attività di batterista. Studia insieme al maestro Marco Volpe, partecipa a festival e collabora con l’orchestra “Verdi” di Milano per concerti e musical.
LAPSUS LUMINE Nel 2019 il quartetto debutta in formazione ampliata, con la partecipazione di Ernst Reijseger (violoncello) e Jim Black (batteria), con il Moondog Project, una produzione originale del Torino Jazz Festival ispirata al repertorio di Moondog, pseudonimo del cantautore e compositore statunitense Louis Thomas Hardin. Nell’estate del 2020 nasce il nuovo progetto ispirato ai giochi enigmistici Lapsus a Schema Libero, che vede la collaborazione con il thereminista e polistrumentista Vincenzo Vasi. Il progetto è stato selezionato tra i vincitori del Bando “Vivere all’Italiana in Musica” promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
STEFANO RISSO Compositore, produttore, contrabbassista, ha suonato in gruppi guidati da musicisti come: Aldo Romano, Enrico Rava, Marc Ribot, Tim Berne, Phil Woods, Dave Liebman, Gerry Hemingway. Con i suoi progetti ha suonato in festival di tutto il mondo, dagli italiani MiTo e Umbria Jazz un tour di oltre venti concerti in Russia. Ha scritto e prodotto per il teatro e ha collaborato a progetti musicali personali con fumettisti, scrittori, video artisti e ballerini. Ha al suo attivo più di settanta dischi, molti dei quali come leader o co-leader con etichette italiane, francesi, tedesche, inglesi, finlandesi, svizzere e giapponesi, valutati e recensiti da riviste specializzate internazionali, ricevendo ampi riconoscimenti dalla critica.
SABRINA OGGERO VIALE Porta con sé l’esperienza del jazz tradizionale e una passione viscerale e necessaria per la ricerca vocale. Collabora con alcuni dei più interessanti musicisti della scena jazz torinese. Con l’organista Alberto Marsico, fonda il duo Always dare!, collaborazione sempre fertile e intensa che dà vita al disco The Wedding. Si occupa di didattica della musica e canto dal 2009 e prosegue le sue ricerche presso il Lichtenberger Institut für angewandte Stimmphysiologie di Lichtenberg, Germania.
ERIKA SOFIA SOLLO Ha lavorato per anni nell’ambito del jazz contemporaneo per poi avvicinarsi a contesti sperimentali e interdisciplinari, dedicandosi alla ricerca vocale e all’improvvisazione free con l’utilizzo di tecniche estese ed elettronica. Oggi spazia tra il jazz di impronta avant-garde, il free elettroacustico e il noise, esibendosi in club e festival in Italia ma soprattutto in Europa. E’ attiva come solista freelance e in diversi altri progetti stabili che coinvolgono musicisti e artisti internazionali, come Gino Robair, Eyvind Kang, Jessika Kenney, Tristan Honsinger, Gianni Lenoci, Emilio Gordoa, Benedict Taylor, Tomomi Adachi, London Improvisers Orchestra, Jim Black, Ernst Reijseger.
MARTA DEL GRANDI È una cantante e cantautrice milanese. Ha studiato al Conservatorio di Milano e al Conservatorio di Gand in Belgio. Ha iniziato a scrivere canzoni e ha fondato la sua prima band, Marta Rosa, con cui ha pubblicato nel 2016 l’album autoprodotto “Invertebrates”, presentato in Italia, Belgio, Olanda e Germania. Si è poi trasferita a Kathmandu, in Nepal, dove ha vissuto per due anni e mezzo. Tornata in Italia all’inizio del 2020, ha iniziato a lavorare al suo secondo album, attualmente in lavorazione. Fa anche parte del duo Fossick Project, con l’illustratrice Cecilia Valagussa, con cui produce musica analogica e spettacoli di animazione

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