BORDIGHERA – CITTADINI IN DIFESA DEI PINI DI VIA ALDO MORO

CITTADINI DOPO L’INCONTRO CON IL SINDACO IN DIFESA DEI PINI DI VIA ALDO MORO SEGNALANO I PERICOLI A CUI E’ ESPOSTO IL VERDE A BORDIGHERA  

Siamo e rappresentiamo cittadini che hanno recentemente chiesto di incontrare il Sindaco con la speranza di trovare modi di soddisfare le necessita’ di marciapiedi della zona di Via Aldo Moro senza sacrificare i 7 grandi pini rimasti. Pini di bell’aspetto, allo stato di “pienezza” che precede la maturita’, con un’aspettativa di vita di altri 30 anni come da recente dichiarazione a La Stampa dell’agronomo che li ha valutati.

Il Sindaco ha concesso l’incontro che si e’ tenuto il 2 febbraio 2021 in video-conferenza. Oltre ad una rappresentanza del nostro gruppo, il Sindaco aveva invitato un rappresentante dei residenti di Via Aldo Moro che avevano firmato una richiesta di abbattimento dei pini.

Abbiamo ascoltato una lunga litania delle “colpe” dei pini, recitata dal Sindaco, dall’assessore ai Lavori Pubblici, e dal residente di Via Aldo Moro. I pini tendono a cadere senza preavviso, si teme a parcheggiare sotto i pini, tolgono luce in casa, spargono aghi per terra, ci vorrebbe manutenzione H24, i costi di gestione sono insostenibili….E il residente di Via Aldo Moro ha fatto notare che le colpe non si limitano ai pini di Via Aldo Moro, ma si estendono a quelli di Via Bigarella, e di altre zone vicine…. L’architetto progettista, forse per prendere le distanze dal fronte pro-abbattimento, ha detto che inizialmente non si pensava di abbattere i 13 pini di Via Aldo Moro. Che cosa e’ dunque successo? E’ successo che solo a lavori iniziati sul marciapiedi del Lotto A (che ospitava 6 pini) si sono resi conto che i pini avevano radici…..e che solo quando le radici erano ormai state recise hanno chiesto la valutazione di un agronomo. A quel punto l’agronomo non ha potuto che raccomandare l’abbattimento dei pini del Lotto A.

Se prima di questo incontro eravamo preoccupati per i 7 pini rimasti in Via Aldo Moro, ora siamo preoccupati per tutta quella zona, e per gli alberi di Bordighera in generale. Se gruppi di cittadini che ritengono indicato l’abbattimento di alberi trovano sponda in un’Amministrazione che fa partire cantieri senza aver valutato la presenza e lo stato degli alberi (Lotto A di Via Aldo Moro) o ne delibera l’abbattimento ignorandone la buona salute certificata da un agronomo (Lotto B), tutto puo’ accadere. La zona intorno a Via Aldo Moro e’ un polmone verde per la citta’ perche’ ha un’alta densita’ di pini, ora sappiamo che la permanenza di quei pini e’ a rischio. E se la popolazione e’ intollerante di aghi o foglie o frutti che cadono a terra, sono in pericolo anche i platani, gli ippocastani e gli ulivi lungo la Via Romana, e gli alberi di arancio lungo via Gerolamo Rossi….E con essi sono in pericolo le caratteristiche di bellezza e di storia di Bordighera e il valore immobiliare dei suoi quartieri.

Soprattutto e’ in pericolo l’ambiente. Al Sindaco, che ama i numeri e pensa di neutralizzare gli effetti dell’abbattimento di grandi alberi con i nuovi alberi messi a dimora, rispondiamo con i numeri a pag 19 della relazione dell’agronomo per il Lotto B: la produzione annua di Ossigeno da parte dei 7 pini di Via Aldo Moro (che misura il contributo delle piante all’utilizzo di CO2, il principale dei gas serra) e’ di 525 Kg, che non sara’ eguagliata dagli alberi previsti in sostituzione neppure dopo 25-30 anni dalla loro piantumazione; e dove per i primi 5 anni gli alberi in sostituzione arriveranno a produrre 104 Kg di ossigeno l’anno. Per non parlare della protezione che quei pini offrono da polveri sottili, inondazioni, calore, e rumore.

Pensiamo che si debba progettare per le necessita’ dei quartieri dopo aver fatto rispettosa ed esperta ricognizione del patrimonio che vi si trova. Il verde e’ patrimonio.

Rita Arduino, Roberto Bistolfi, Nadia Corsano, Luca De Vincenzi, Rosaria Falzone, Mario Gargiulo, Mara Lorenzi, Andrea Moreno, Giancarlo Pignatta, e Laura Selmi, per il Gruppo Spontaneo di Difesa del Verde di Bordighera            

9 febbraio 2021