RACCONTO DI NATALE “LA FIAT 500”

 Sarà vero? Io ci  credo esistono ancora gli Angeli!!!

   Nel mese di maggio del 1958 giunge nel piccolo paese sardo di Garico  una notiziache turba l’armonia della famiglia Sanna ,composta dal padre Faustino, dalla  madre Matilde Vacca, un bimbo Zoe di 5 anni e una bambina Maria di 3 anni. Faustino  è un bracciante agricolo e tutte le mattine all’alba sosta nella piazza centrale del paese in attesa di un’ offerta di lavoro, mentre la moglie confeziona vestiti per le anziane del posto.  Nello stesso cortile si affaccia una casetta dove vive una povera vecchietta di nome Kallina dal sorriso angelico, che  dopo la  morte del marito, vive in povertà ed è costretta  a chiedere l’elemosina ai passanti nelle vie del centro di Cagliari. Una mattina  di maggio, come abbiamo detto, Matilde riceve una lettera della sorella che abita a Torino, la legge attentamente e poi la richiude. Il marito al rientro a casa dopo  una giornata di lavoro saluta moglie e figli e si siede a tavola. Matilde non è di buon umore ed il marito le chiede:

  • Perché oggi sei così pensierosa?
  • Sono stanca.
  • Ti conosco troppo bene, cosa succede?
  • Noi facciamo fatica ad andare avanti e  la  sardagnola come la chiamano a Torino si compra la Fiat 500 per venire qui in vacanza.
  • Chi sarebbe questa  sardagnola?
  • Mia sorella Adalgisa!  Ha scritto che la prossima estate viene a trovarci con la FIAT 500 rossa fiammante.
  • Sono contento che lei stia facendo progressi.
  • E noi cosa facciamo, niente, con il tuo lavoro riusciamo appena a sopravvivere!.
  • Per gente povera come noi è già un miracolo…-  ostenta il marito
  • Voglio anch’io la Fiat 500 perché dicono in continente che è il simbolo del boom economico.
  • E dove prendiamo i soldi per acquistarla? – rimbrotta il marito

Oggigiorno in realtà l’automobile rende  un sogno ai poveri che prima era riservato solo ai ricchi.

  • In paese possiedono una macchina solo quattro famiglie, il medico, due possidenti agricoli e un impiegato comunale e tu chi sei?
  • Non sono nessuno, ma posso diventare qualcuno se possiedo la FIAT 500.
  • Dovevamo rimanere pure noi a Torino, allora io avevo un buon stipendio e con un po’ di sacrificio saremmo riusciti anche noi a comprarci l’automobile.
  • Ero stufa di sentirmi chiamare  sardagnola  dai polentoni.
  • Abbiamo fatto come hai voluto e questo è il risultato!- risponde il marito.
  • Senti Faustino, io voglio la FIAT 500!
  • Sono stanco, lasciami mangiare questo piatto di minestra in santa pace, tra qualche giorno ne riparleremo.

   Dopo due settimane i coniugi riprendono il discorso, Faustino consegna alla moglie i documenti che gli sono stati rilasciati dal titolare di un autosalone di Cagliari per l’acquisto della macchina:

  •  La FIAT 500 costa circa 400.000 lire, si può pagare in 36 rate mensili di circa 11.500 lire, più gli interessi.  Vogliono un anticipo di almeno 50. 000 lire alla firma del contratto e inoltre  mettono l’ipoteca sulla nostra casetta.
  • Facciamo due conti:  I soldi per l’anticipo li abbiamo e l’ipoteca la tolgono dopo aver pagato l’ultima rata.
  • Matilde, io guadagno appena 25.000 lire al mese, circa la metà dello stipendio che prende il marito di tua sorella.
  • Sì, ma loro pagano l’affitto – precisa la moglie.
  • Sono pochi lo stesso e poi abbiamo due figli da mantenere.
  • Ho già fatto i calcoli di spesa per i generi alimentari necessari per un mese. Olio, pane, latte, pasta e riso,  totale  8.200, la verdura ce l’abbiamo nell’orto, e la frutta si raccoglie in

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  • campagna.
  • Noi non abbiamo una campagna.
  • Andrò io a raccoglierla nelle campagne degli altri.- risponde Matilde.
  • Nel tuo elenco mancano la carne, vino, sigarette, zucchero, vestiti e qualche divertimento.
  • La carne di vitello per i bambini l’acquisteremo con i soldi del guadagno del mio lavoro di sarta, noi invece mangeremo i conigli che abbiamo nel cortile.
  • E il resto?
  • Non è necessario, “ cinghia”.
  • La FIAT 500 per viaggiare ha bisogno di benzina che costa 120 lire al litro.
  • Facciamo il giro per il paese una volta al mese e poi la parcheggiamo sotto la pergola ben coperta  perché non prenda polvere.
  • Continuo a sostenere che è una pazzia, se mi ammalo chi porta a casa i soldi?
  • Sei giovane e forte, non ti puoi ammalare almeno per tre anni – afferma la moglie.
  • Ricapitoliamo:  mensilmente ci servono 11.500 per le rate mensili e 8.200 lire per i generi alimentari per un totale di 19.700.  Tu ne porti a casa 23.000 e quindi abbiamo un saldo attivo di 3.500.
  • Ce ne rimangono troppo pochi
  • Lo so anch’io che sarà dura,  ma avremo la nostra Fiat 500 nuova di zecca.

   Dopo due mesi di attesa i coniugi ricevono l’autovettura di colore bianco, per l’occasione hanno pulito e pitturato una pergola in legno con la copertura di tegole. La FIAT 500 finalmente è parcheggiata nel loro cortile, aprono gli sportelli e tutta la famiglia gioiosa si siede all’interno dell’auto, oggetto di grande ammirazione. Faustino mette in moto la macchina e la conduce sotto la pergola.  All’evento assiste anche Kallina la vecchietta loro dirimpettaia , esclamando ad alta voce:

  • S’automobili è pròpriu  béllaaa!!
  • Gràtzie tzia se avete bisogno di andare in città vi possiamo accompagnare con la macchina.
  • Du sciu, (Lo so)… brava gente.

Il bambino Zoe rivolto ai genitori dice:

  •  Babbo andiamo a fare un giro?
  • Domenica prossima andremo tutti in città per ringraziare la Madonna di Bonaria, perché il miracolo si è avverato.

   La famiglia al completo parte a bordo della macchina per Cagliari nel primo pomeriggio, mentre i paesani  alla loro vista salutano con riverenza. La notizia corre veloce in tutto l’abitato, e in tanti si chiedono come è possibile che, due poveretti come quelli, siano riusciti a comprare una bella macchina. Giunti a destinazione, Faustino  parcheggia l’auto sul piazzale del Santuario di Nostra Signora di Bonaria, dicendo alla moglie:

  • Entrate voi in chiesa, io rimango qui accanto alla vettura, non vorrei che me la rubassero!
  • No, vieni anche tu – dice la moglie – non è rispettoso nei confronti della Madonna, tanto reciteremo solo qualche preghiera! A queste parole il marito si unisce ai famigliari.

   All’uscita dal Santuario purtroppo i coniugi hanno una sorpresa, la loro FIAT 500 è sparita, volatilizzata, in un baleno. Faustino corre disperato da una parte all’altra del grande parcheggio, mentre Matilde e i bambini in ginocchio piangono. Il padre chiede aiuto ai passanti ma senza risultato, i ladri ormai sono lontani …..

I coniugi  immediatamente si recano presso il comando dei Carabinieri per denunciare il furto. Dopo aver espletato la pratica di rito il padre, la madre con i figli presi dallo sconforto  si avviano alla stazione delle corriere per il rientro in paese, nell’attesa di future comunicazioni da parte delle autorità.

 Il tempo corre veloce, i coniugi all’inizio di ogni mese riescono a pagare la rata della FIAT 500, ma 

all’interno della famiglia cominciano i primi dissapori, Faustino è sempre più avvilito dalla triste

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situazione , mentre la moglie vorrebbe reagire agli eventi, ma non trova la forza  per farlo. Anche la vicina di casa è dispiaciuta per il furto della tanto agognata macchina ed ogniqualvolta  incontra Faustino nel cortile gli chiede se ci sono novità.

   A metà del mese di novembre la famiglia riceve un comunicato da parte del comando Carabinieri di Cagliari che rende loro noto il ritrovamento della loro FIAT 500.  E’ un momento di grande euforia per tutta la famiglia, finalmente è arrivata la notizia tanto attesa.  L’indomani mattina i genitori accompagnano i figlioletti dai nonni e salgono sul bus in direzione Cagliari. Giunti a destinazione i carabinieri li accompagnano  nel capannone dove è parcheggiata l’ auto. Ma la sorpresa è sgradevole, alla loro vista un’immagine devastante, della FIAT 500 è rimasto ben poco, i delinquenti dal veicolo hanno smontato tutto ciò che era possibile, è rimasta solo la carrozzeria appoggiata per terra e senza portiere. Faustino cammina all’interno del capannone senza meta, dopo si avvicina alla parete e sbatte la testa dalla rabbia, Matilde è seduta per terra e a testa china piange a dirotto.  I Carabinieri cercano di rincuorarli, li fanno salire sul mezzo militare e rientrano in caserma.  Il Capitano rivolto ai due coniugi:

  • Capisco la vostra amarezza, comunque vi prometto  di informarvi prontamente se dovessimo trovare il materiale rubato. Quello che è rimasto nel capannone è di vostra proprietà, quindi dovete provvedere  a portarlo via al più presto , onde evitare di dover pagare l’affitto del locale.
  • Noi non sappiamo cosa farne! – rispondono i coniugi
  •   Vi consigliamo di rivolgervi ad un carrozziere della zona, forse troverete una soluzione.

   Marito e moglie lasciano la caserma, si incamminano taciturni verso il bus per rientrare in paese, ora sono consci del fatto che la FIAT 500 è svanita, non c’è più. Giunti in paese vanno a prendere i bambini per riportarli a casa. Il bambino più grande chiede al babbo:

  • Dov’è la macchina che voglio salirci sopra.
  • Della macchina c’è ben poco,  hanno smontato e rubato tutto, è rimasta solo una parte della carrozzeria, fatevene una ragione perché non avremo mai più la nostra FIAT 500.

A questo punto i bambini piangono a dirotto, vengono presi in braccio dai genitori e li riportano a casa.  Entrano nel cortile dove la vecchietta è  in attesa di rivedere la FIAT 500. Non vedendola chiede ai due coniugi:

  • Dov’è la vostra macchina?
  • La FIAT 500 non c’è più siamo rovinati, dobbiamo pagare per tre anni le rate di una macchina che è stata distrutta.

Silenziosi e sfiduciati entrano tutti in casa, e quasi in segno di lutto chiudono anche le persiane.

   Uno dei primi giorni del mese di dicembre, i due Zoe e Maria giocano allegramente nel cortile di casa dove vengono avvicinati dalla vecchietta Kallina, che chiede loro:

  • Bambini ditemi cosa desiderate per Natale?
  • La FIAT 500 , la FIAT 500, la FIAT 500 ! –  rispondono all’unisono.
  • La FIAT 500 è un regalo molto grande per due bambini.
  • Noi vogliamo la FIAT 500 per i nostri genitori, stiamo preparando la letterina per Babbo Natale.
  • Va bene, speriamo che Babbo Natale vi ascolti – risponde Kallina.

   Dopo qualche giorno Matilde vede la vicina nel cortile con una valigia in mano e  chiede:

  • Tzia Kallina dove andate  così vestita a festa? 
  • Vado a trovare una mia parente a Cagliari.
  • Avete forse  intenzione di fermarvi in città per qualche giorno?
  • No rientro questa sera.
  • Vi ho fatto questa domanda perché ho visto che portate una grossa valigia.

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  • Porto dei vestitini per la  mia nipotina.
  • Se lo desidera lascio i bambini da mia madre e l’accompagno.
  • Grazie Matilde, sei sempre molto gentile, sono anziana ma conosco molto bene la città di Cagliari.
  • Allora buon viaggio!

   Arriva il giorno del Santo Natale,  Matilde insieme ai suoi genitori e suoceri ha invitato a pranzo anche la vicina Kallina. Mentre tutti sono seduti  a tavola in attesa del primo piatto, sentono bussare al portone, Faustino prontamente va a vedere chi può essere, apre e intravede un uomo accanto ad una Fiat 500 di colore bianco.

  • Mi dica signore ha bisogno ?
  • Scusi questa è l’abitazione del signor Faustino Sanna ?– chiede il forestiero.
  • Sì, sono proprio io, in persona.
  • Mostrando le chiavi – afferma – ecco la sua nuova FIAT 500, Babbo Natale era troppo impegnato ed ha incaricato me per la consegna! (in tono autoritario).
  • Mi sta prendendo in giro proprio il giorno di Natale? – rimbrotta  Faustino
  • Legga questo documento: “ Consegnare la FIAT 500 targa  CA 2258 al signor Faustino Sanna via Mancini 132 GARICO.”
  • Non può essere vero, sto sicuramente sognando.
  • Per favore faccia largo, devo entrare con la macchina .
  • Faustino , come un automa, apre il portone  mentre l’uomo mette in moto la FIAT 500 e la parcheggia all’interno del cortile, poi consegna i documenti, saluta, scomparendo velocemente.

Matilde dalla cucina ha sentito delle voci in cortile, esce, con grande stupore vede suo marito accanto ad una  FIAT 500 di colore bianco, chiede:

  • Di chi è quella macchina?
  • E’ per noi l’ha portata Babbo Natale.
  • Non sono in vena di scherzare, di chi è quella FIAT 500?
  • E’ nostra guarda i documenti – risponde il marito.
  • Vuoi burlarti di me, chi l’ha portata?
  • Babbo Natale!

In quel mentre tutti gli invitati escono e i bambini, a quella vista, di corsa salgono sulla FIAT 500 e finalmente felici, gridano in coro : – Mamma! Mamma! hai visto, Babbo Natale ci ha accontentati!

I nonni increduli assistono alla scena, Kallina la vecchietta osserva soddisfatta in disparte,   Faustino  si rivolge alla moglie:

  • Leggi questi documenti sono veri!
  • Eia, (Sì) hai ragione – afferma Matilde.
  • Non sono delle copie – dice il nonno.
  • Non c’è dubbio , sono autentici proprio così, di questa FIAT 500  –  afferma Kallina, con un sorriso serafico, unica del gruppo che non è sorpresa da quello che sta succedendo.
  • Il babbo  richiama : -Andiamo , andiamo tutti a tavola, se alla fine del pranzo di Natale la macchina  sarà ancora qui  vorrà dire che non stiamo sognando …..!  Sarà vero? Io ci  credo esistono ancora gli Angeli!!! Aggiunge Matilde.

di Gesuino Collu