BORDIGHERA – CONCERTO LIRICO-SINFONICO

CALENDARIO EVENTI COMUNE DI BORDIGHERA

Domenica 3 febbraio, Palazzo del Parco, ore 16.30
Concerto lirico-sinfonico
Ouverture e arie d’opera
con il soprano Angelica Cirillo
Musiche di Gounod, Puccini, Verdi
Orchestra Sinfonica di Bordighera

Direttore: Massimo Dal Prà

Domenica 17 febbraio, Palazzo del Parco, ore 16.30
Tosca di Giacomo Puccini
Opera in forma semiscenica, costumi e voce narrante
Floria Tosca: Angelica Cirillo, soprano
Mario Cavaradossi: Alessandro Fantoni, tenore

Barone Scarpia: Sergio Bologna, baritono
voce narrante: Franco La Sacra
Ensemble Opera Quintet

Domenica 3 marzo, Palazzo del Parco, ore 16.30
Concerto Sinfonico. Due giovani geni
Musiche di Mozart e Mendelssohn
Orchestra Sinfonica di Bordighera
Direttore: Massimo Dal Prà


Domenica 17 marzo, Palazzo del Parco, ore 16.30
Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini
Opera in forma semiscenica e costumi
Il Conte d’Almaviva, Alejandro Escobar, tenore
Don Bartolo: Claudio Ottino, basso/baritono
Rosina: Scilla Cristiano, soprano
Figaro: Alessio Verna, baritono
Don Basilio: Davide Mura, basso
Ensemble Opera Quintet

Biglietti: Intero € 12,00; ridotto (dagli undici ai diciotto ed oltre i sessantacinque anni) € 10,00; fino a dieci anni, gratuito. Concerto del primo gennaio: € 5,00. I biglietti per tutti gli spettacoli si acquistano esclusivamente nel giorno e nel luogo del concerto, dalle ore 14.00. Il pubblico è ammesso fino all’inizio della rappresentazione e limitatamente alla disponibilità dei posti a sedere. Fatto salvo il diritto di cronaca, è vietato ai soggetti non autorizzati filmare, registrare e/o fotografare. La versione on line del dépliant è disponibile su www.bordighera.it  Informazioni:  Uffici cultura e turismo, in orario di lavoro, rispettivamente ai seguenti numeri: 0184272205; 0184272230. Si declina ogni responsabilità per variazioni, errori ed omissioni.

Direzione artistica ed organizzativa
(Comune di Bordighera)

Dario Grassano, Luca Moreno

Tecnico luci (concerti lirici): Roberto Punzi

Immagini fotografiche: Eugenio Conte

Progetto grafico: Il Pennino Grafica per l’Immagine

Distribuzione: mgbservizi.com

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 P A L A Z Z O    D E L    P A R C O    B O R D I G H E R A

dal 3 gennaio al 26 aprile 2019

Fughe di Teatro e di Umorismo,

 felice ritorno al passato

Quando si riannodano i fili riallacciando connessioni culturali, di senso e di “appartenenza” è sempre un piccolo, grande miracolo che si compie.

E quello di Bordighera, vogliamo proprio considerarlo, così, un “miracoloso ritorno”, alla sua tradizione teatral/culturale e, nondimeno, alla sua attitudine umoristica che tanto ha saputo dire e dare in passato con il Salone dell’Umorismo basato su vignettistica e letteratura comica ma anche e soprattutto con il Festival del cinema umoristico che per il decennio ’55 – ’64 ha fatto conoscere Bordighera nel mondo ospitando la massima parte dei divi nazionali e internazionali dell’epoca.

E citiamo per il panorama italiano Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Nino Manfredi, Aldo Fabrizi, Vittorio Gassman.

Fughe di Teatro… e di Umorismo a Bordighera (il titolo rimanda anche alla rassegna Fughe di carta, preziosa esperienza letteraria di alcuni anni fa), nasce proprio con questa vocazione che mette in atto attraverso un poker di proposte di alto profilo, una felice commistione di storie e di volti amati dal grande pubblico.

Se il fil rouge è quello di un umorismo intelligente, a volte sotteso, mai urlato, il percorso è intenso e non prevedibile: quattro spettacoli – da gennaio ad aprile 2019 – per quattro appuntamenti mensili a Palazzo del Parco, in grado di unire la popolarità di grandi nomi ad alti standard di valore e ricerca artistica.

La stagione parte giovedì 3 gennaio, ancora in aria di festività natalizie, da una moderna riscrittura  del Don Chisciotte: in scena, Alessandro Benvenuti Stefano Fresi, nomi conosciuti della fiction (insieme ne I delitti del BarLume), del cinema e del teatro, danno voce alla battaglia contemporanea di due (anti)eroi strampalati dei nostri tempi; la rassegna approda poi, lunedì 11 febbraio, ai labirinti inestricabili di Angela Finocchiaro, che si rivela una moderna Teseo affiancata da ben sei ballerini guidati dall’inventiva di Hervé Koubi, uno dei più talentuosi e affermati coreografi sulla scena internazionale, per uno spettacolo dove si ride e ci si emoziona avvalendosi di più linguaggi espressivi. Fughe di teatro incontra poi, sabato 2 marzo, la comicità e l’intelligenza di Lella Costa, attrice amatissima nel Ponente, che torna a Bordighera con l’ironica rilettura della rubrica di Natalia Aspesi (“Le lettere del cuore” del Venerdì di Repubblica):  un viaggio attraverso la vita sentimentale e sessuale degli italiani nel corso degli ultimi trent’anni; chiude, infine, venerdì 26 aprile, in pieno ponte primaverile, uno spettacolo di grande freschezza, che vede in scena Marina Massironi e Roberto Citran:  al centro di un divertente incontro-scontro, c’è un presunto quadro di Jackson Pollock, artista che proprio a Bordighera  venne esposto negli anni Cinquanta in occasione delle mostre  dedicate all’arte americana (1952-57).

La rassegna è realizzata con il contributo del Comune di Bordighera; organizzata e diretta da Nidodiragno Produzioni/CMC e da Claudia Claudiano.

BIGLIETTI

Intero – euro 18,00

Ridotto (under 25) – euro 10,00

Abbonamento ai 4 spettacoli – euro 50,00

PER INFO & PRENOTAZIONI TELEFONICHE

tel. 0184.544633 dal lunedì al venerdì  ore 9/13 – 15/18.30;  eccetto festivi (24,25,26 dicembre / 1 e 6 gennaio)

fughediteatro@nidodiragno.it

BOTTEGHINO

presso la biglietteria di Palazzo del Parco, via 1° maggio – Bordighera (IM)

Ogni giovedì (dal 6.12.2018 al 25.04.2019) – dalle 16 alle 19

e nei giorni di spettacolo, dalle 17 alle 19 e dalle 20 alle 21

Giovedì 3 gennaio – ore 21.00

Alessandro Benvenuti e  Stefano Fresi in

“DonChisci@tte”

di Nunzio Caponio

liberamente ispirato a Don Chisciotte della Mancia di M. de Cervantes
adattamento e regia Davide Iodice

produzione Arca Azzurra

Una scrittura originale che prende ispirazione dallo spirito dell’opera di Cervantes, scagliando una volta di più la simbologia di questo “mito” contro la nostra contemporaneità.

Sul palco, due volti noti del cinema, televisione e teatro, già partner nella fortunata serie tv “I delitti del BarLume”: con vesti sgangheratamente complottiste e una spiritualità naif, accompagnato da un Sancho che è insieme figlio e disorientato adepto (Stefano Fresi), il nostro moderno Don  (Alessandro Benvenuti) intraprende un corpo a corpo disperato e “comico” contro un mondo sempre più virtuale, spinto a trovare l’origine del male nel sistema che lo detiene.

Dall’improbabile rifugio in cui si è rintanato, Chisciotte lotta per mantenere intatto il suo pensiero critico coltivando ancora un’idea: l’Idea.

Unica finestra sull’esterno (o su altri interni), una teoria di schermi che si affaccia su personaggi e mondi annodati, interferenze che spronano i nostri eroi all’azione… a una qualche azione.

E se, nella giostra di pensieri che galoppano progressivamente verso l’inevitabile delirio, le menti malefiche dei giganti delle multinazionali sono il nemico contro cui scagliarsi, l’Amore è ancora il vento che soffia e muove: anche se Dulcinea, intrappolata in una webcam, può svanire dolorosamente per un banale blackout.

Lunedì 11 febbraio – ore 21.00

Angela Finocchiaro in

“Ho perso il filo”

soggetto di Angela Finocchiaro, Walter Fontana, Cristina Pezzoli

con Giacomo Buffoni, Fabio Labianca, Alessandro La Rosa, Antonio Lollo, Filippo Pieroni, Alessio Spirito

testo di Walter Fontana
regia Cristina Pezzoli

produzione Agidi

Una commedia, una danza, un gioco, una festa: tutto questo è “Ho perso il filo”.

In scena una Angela Finocchiaro inedita, che si mette alla prova in modo sorprendente per raccontarci con la sua stralunata comicità e ironia un’avventura straordinaria, emozionante e divertente al tempo stesso: quella di un’eroina pasticciona e anticonvenzionale che parte per un viaggio, si perde, tentenna ma poi combatte fino all’ultimo il suo spaventoso Minotauro.

Angela si presenta in scena come un’attrice stufa dei soliti ruoli: oggi sarà Teseo, il mitico eroe che si infila nei meandri del Labirinto. Affida agli spettatori un gomitolo enorme da cui dipende la sua vita, e parte; una volta entrata però, niente va come previsto.

Lo spettacolo vive del rapporto tra le parole comiche di un personaggio contemporaneo e la fisicità acrobatica, primitiva, arcaica delle “creature del labirinto” che agiscono, lottano e provocano come una gang di ragazzi di strada imprevedibili, spietati e seducenti.

Il labirinto è un simbolo antico di nascita – morte – rinascita. Anche Angela, dopo aver toccato il fondo, riuscirà a ritrovare il filo e con esso la forza per affrontare il “mostro” finale, in un epilogo inatteso che si trasforma in festa collettiva coinvolgente e liberatoria.

Si ride, ci si emoziona, si gode di uno spettacolo che si avvale di più linguaggi espressivi grazie agli straordinari danzatori guidati dall’inventiva di Hervé Koubi, uno dei più talentuosi e affermati coreografi sulla scena internazionale, e naturalmente alla capacità comica di Angela Finocchiaro di raccontare un personaggio che è molto personale e allo stesso tempo vicino al cuore di molti.

Sabato 2 marzo – ore 21.00

Lella Costa in

“Questioni di cuore”

dalla rubrica di Natalia Aspesi su “il Venerdì” di Repubblica

da un’idea di Aldo Balzanelli

produzione Mismaonda

Le “lettere del cuore” di Natalia Aspesi sul Venerdì di Repubblica diventano uno spettacolo.

Un viaggio attraverso la vita sentimentale e sessuale degli italiani nel corso degli ultimi trent’anni. I tradimenti, le trasgressioni, le paure, i pregiudizi.

A dare voce sul palco a questa corrispondenza, Lella Costa in un gioco di contrappunti tra botta e risposta che raggiunge tutte le sfumature, i diversi gradi d’intensità e di intimità.

Migliaia di storie intorno all’amore e alla passione che, incredibilmente, non cambiano con il passare del tempo e l’evoluzione del costume. Dalla ragazzina infatuata per un uomo tanto più grande di lei, alla signora che s’innamora di un sacerdote, dalla moglie tradita e abbandonata, al giovane che si scopre gay, al maschio orgoglioso della sua mascolinità.

Tutti hanno impugnato la penna (più recentemente la tastiera del pc) per scrivere a Natalia Aspesi chiedendo un consiglio, un parere. E le risposte, argute, comprensive, feroci… spesso sono più gustose delle domande.

Venerdì 26 aprile – ore 21.00

Marina Massironi e Roberto Citran in

“Le verità di Bakersfield”

di Stephen Sachs

traduzione Massimiliano Farau
regia Veronica Cruciani

produzione Nidodiragno/CMC – Sara Novarese – Pickford

“Le verità di Bakersfield” di Stephen Sachs, portato in scena nei migliori teatri negli Stati Uniti e tradotto in diverse lingue per diversi paesi, giunge finalmente in Italia grazie alla coproduzione di Nidodiragno/CMC – Sara Novarese – Pickford.

Due destini, due vicende umane lontanissime che si incontrano nello scenario di una America sempre percorsa da forti divari sociali. Maude, una cinquantenne disoccupata appare come una donna ormai vinta dall’esistenza, ma nell’evidente disordine della sua caotica roulotte è celato un possibile tesoro, un  presunto quadro di Jackson Pollock.

Il compito di Lionel, esperto d’arte di livello mondiale, volato da New York a Bakersfield,  è quello di fare l’expertise dell’opera che, in caso di autenticazione, potrebbe far cambiare completamente vita alla sua interlocutrice.

Il dialogo, che si svolge interamente tra le cianfrusaglie della casa-roulotte, marca molto le differenze tra i due, ma nel prosieguo dell’incontro succede che Maude si riveli assai meno sprovveduta di quanto appare e la posizione di Lionel appaia via via sempre più fragile in una sorta di ribaltamento di ruoli che conduce all’epilogo…

Ispirato da eventi veri, questo dramma comico ed esilarante crea domande vitali su ciò che rende l’arte e le persone veramente autentiche.  Marina Massironi e Roberto Citran, attori molto amati, lo interpretano magistralmente diretti dalla mano sapiente di Veronica Cruciani.