Sanremo “Omaggio a Libereso Guglielmi” (Video)

Sanremo: grande partecipazione all’incontro pubblico in ricordo di Libereso Guglielmi 

Teatro del Casinò gremito per ricordare il giardiniere di Calvino

Sono arrivati in tanti, alcuni anche da molto lontano, per ricordare Libereso nel teatro del Casinò di Sanremo, dove il giardiniere di Calvino è stato protagonista d’incontri memorabili e dove aveva festeggiato i suoi 90 anni con una grande festa con i ragazzi delle scuole della città

L’incontro ha alternato momenti di divertimento a momenti di vera commozione, con il susseguirsi ad un ritmo serrato, quasi televisivo,  di testimonianze, frammenti video, immagini, letture  e musica. Sul palco erano presenti un grande amico di Libereso, Antonio Ricci,  Tania Guglielmi,  la figlia del grande botanico,  l’Assessore alla Cultura e Manifestazioni del Comune di Sanremo, Daniela Cassini , che insieme al giornalista Claudio Porchia, collaboratore e amico di Libereso ha condotto l’incontro, aperto dalla splendida esecuzione di Eugenio Ripepi e Claudia Murachelli  del brano  “Scarborough Fair” . Questa ballata irlandese era molto amata da Libereso per il testo, il riferimento alle erbe e lo ha accompagnato in diversi incontri e presentazioni dei suoi libri. Il sindaco Alberto Biancheri  ha portato il saluto dell’amministrazione comunale (presenti in sala anche l’Assessore Barbara Biale e il dirigente responsabile dei giardini, Claudio Littardi) ed ha annunciato che proprio al giardiniere di Calvino sarà intitolata un’aiuola all’interno del parco di Villa Ormond, laddove si sta realizzando il Museo del Fiore ed ha mostrato la targa che presenta una bellissima foto del giovane Libereso. Il Direttore Generale del Casinò, che ha ospitato la manifestazione, ha ricordato le numerose iniziative che si sono svolte nel  teatro con la presenza di Libereso, una mostra, diversi convegni e le presentazioni dei suoi libri ai “Martedì letterari” ed in ultimo anche la grande festa per i suoi 90 anni.Per oltre due ore gli amici vicini e lontani lo hanno ricordato partendo dalla prima puntata di “Striscia la notizia”, dedicata a Libereso. “Mi era venuto in mente di affiancare Cristina Gabetti a Libereso – ha detto Antonio Ricci, riguardo al primo incontro tra il giardiniere di Calvino e la giornalista– si erano creati degli episodi molto divertenti fra loro due. Ricordo che durante le puntate di ‘Striscia la Notizia’, la Gabetti, dopo i servizi con Libereso, era affascinata dai suoi racconti e dai suoi modi disponibili e gentili e con Enzo Iacchetti , che fingeva di essere innamorato di lei, si creavano delle esilaranti scenate di gelosia nei suoi confronti.”Si è ricordato il rapporto con Serena Dandini, un vero e proprio amore a prima vista, con la preziosa lettura fatta dall’attrice Valentina di Donna della parte dedicata a Libereso contenuta nel libro “Dai diamanti non nasce niente”  e con un frammento dell’incontro che si era tenuto all’auditorium di Ospedaletti nell’estate del 2011.  Pur essendo assenti per impegni sopraggiunti l’architetto Paolo Pejrone e la scrittrice Francesca Caotorta Marzotto sono stati ricordati in relazione alla collaborazione di Libereso con Gardenia iniziata  nel 1984, dal secondo numero della rivista, con un meraviglioso articolo sulle Clematis  e che lo ha visto anche protagonista in televisione con Pippo Baudo a parlare dei fiori e delle piante, affascinando il pubblico come solo lui sapeva fare.La giornalista Laura Guglielmi ha ricordato le mostre e iniziative dedicate alla sua esperienza calviniana, l’architetto Elio Marchese, nel suo emozionante intervento, ha riproposto le sue lezioni agli architetti e gli interventi  propositivi di sistemazione dei giardini; il poeta e scrittore Giuseppe Conte ha rievocato il rapporto con Nico Orengo; il vivaista Pier Luigi Priola ha richiamato i viaggi e gli incontri di Libereso nel Veneto e a Treviso,  Paola Forneris, Direttore Unitre Sanremo, ha richiamato alla memoria il lavoro fatto con le scuole mostrando i disegni del progetto dedicato ai ragazzi e finalizzato alla scoperta delle erbe spontanee;  Gino Rapa, a nome dei Fieui dei Carrugi di Albenga con i quali Libereso ha condiviso in diverse occasioni lo spirito giovanile e goliardico, ha consegnato alla figlia Tania il caratteristico foulard con la fionda. Un breve filmato inviato dagli “Amici del verde” di Monza ha ricordato la sua esperienza in Brianza a Villa Germetto, il recupero del parco e del giardino. Nino Marchese, noto ibridatore della città dei fiori, ha illustrato lo splendido bouquet di rose, sistemato sul palco in onore di Libereso e composto da diverse varietà uniche e coltivate in piena aria. Il filmato dedicato a Villa Pergola ed al suo splendido parco, a cui Libereso era molto affezionato, ha dimostrato che la Liguria non è solo speculazione, ma può vantare anche eccellenze da valorizzare. Roberto Ferretti, presidente “Ambiente Agritur-Aso” a capo di una nutrita delegazione di amici delle Marche, ha rammentato le tante iniziative fatte sul tema delle erbe, che hanno portato alla dedica a Libereso di una sala conferenze e di una gustosa misticanza. E’ stata presentata anche l’ultima intervista realizzata dal nipote di Libereso e dalla classe terza B dell’Iistituto Aicardi di Sanremo  nel mese di marzo. Il sindaco di Perinaldo, Francesco Guglielmi, ha citato il contributo dato alla riscoperta del carciofo, diventato presidio di Slow Food. Ursula Piacenza ha fatto rivivere il rapporto di Libereso con l’affascinante giardino selvatico di Boccanegra. Impossibile condensare in un pomeriggio tutti i ricordi legati alla figura del giardiniere di Calvino che ha seminato conoscenze e stretto amicizie in ogni parte del paese attraverso i suoi continui viaggi, le conferenze e gli incontri. Il  tempo a disposizione non ha consentito di dare il giusto spazio a tutte le esperienze presenti, alcune  sono state richiamate in estrema sintesi dal conduttore, come le collaborazioni editoriali, con disegni e le tante copertine, due in uscita proprio in questi giorni, il libro di Giacomo Revelli “Nel tempo dei lupi” e “La storia della Cipolla egiziana” di Marco Damele, agricoltore e responsabile dell’associazione R&B che ha ospitato Libereso in moltissime iniziative dedicate al recupero della biodiversità.  Un piccolo spazio è stato dedicato anche alla parte gastronomica e alle ricette vegetariane con diversi chef presenti in sala, come Michele Ottonello del ristorante della “Farina del mio sacco” e Terry Prada del “Busciun” di Castelvittorio che ha portato alcuni Turtun che sono stati offerti in omaggio agli amici venuti da più lontano e che, in questo modo,  si sono portati a casa anche il sapore e il gusto delle erbe selvatiche invernali del ponente ligure. Presenti in sala anche Valerio Verda l’ex sindaco di Carpasio, sede del Museo della Lavanda, di cui Libereso è stato il padrino e grande sostenitore, e Monica Zioni, assessore alla cultura di Alassio, il cui famoso muretto vanta anche una mattonella con la firma di Libereso. Moltissime le presenze  venute  da lontano, oltre che dalle Marche, dal Veneto, dalla Lombardia, dalla Toscana, dal Piemonte e da Roma. Lungo tutta la penisola fino alla Sicilia sono tante le iniziative che sono annunciate in programma il prossimo anno per ricordare la sua intensa attività. E sicuramente altre iniziative si terranno anche nella città di Sanremo come annunciato dall’assessore Cassini e dalla figlia Tania nelle conclusioni della giornata, che sono state precedute dall’esecuzione di una bella e commovente canzone dedicata a Libereso dal cantautore Christian Gullone. Perché Libereso lascia tracce della sua presenza anche nella musica: alcuni anni fa anche il famoso gruppo musicale dei Barmangrande aveva inserito nel loro ultimo cd la canzone “Libero”, dedicata a questo straordinario personaggio.

La redazione

 

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