CAMPOROSSO – ARIA DI LIBERTA’ CON GIAN PIERO ALLOISIO

CAMPOROSSO (IM)

Palabigauda venerdì 29 aprile ore 21

ARIA DI LIBERTÀ

Teatro canzone scritto e diretto da Gian Piero Alloisio

Con Gian Piero Alloisio, Gianni Martini, Claudio Andolfi

E il partigiano Mario “Aria” Ghiglione

Ingresso libero

 

Dopo il grande successo di “Luigi è stanco” a Palazzo Ducale, Gian Piero Alloisio porta a Camporosso (IM) lo spettacolo “Aria di libertà”, dedicato al partigiano-bambino genovese Mario “Aria” Ghiglione, che ha avuto finora più di 10.000 spettatori.

 

Venerdì 29 aprile alle 21 al Palabigauda, Gian Piero Alloisio, invitato dal Comune di Camporosso, alternerà racconti storici, monologhi comici, canzoni pop e d’autore. Sarà accompagnato alla chitarra da Gianni Martini. Alle percussioni: Claudio Andolfi.

Sarà presente il partigiano Mario “Aria” Ghiglione.

 

Tra le canzoni, le inedite Luigi è stanco, Aria di libertà dello stesso Alloisio, e la canzone partigiana Dalle belle città/ Siamo i ribelli della montagna di “Lanfranco” e “Cini” della III Brigata Garibaldi Liguria e canzoni come Tanto pe’ canta’ di Ettore Petrolini, La libertà di Gaber-Luporini e Povera patria di Franco Battiato.

 

Per essere trasmessi alle nuove generazioni, i contenuti storici e valoriali della Resistenza devono essere veicolati attraverso storie in cui i ragazzi possano riconoscersi. Per questo ho scelto di trasformare in un testo di teatro-canzone il libro di Federico Fornaro Aria di libertà. La vicenda di un ragazzino di dodici anni che trova in sé, senza l’aiuto della famiglia, gli strumenti critici per comprendere il regime fascista e combatterlo, affascinando i giovani, unisce varie generazioni. Fruito fino ad ora da migliaia di spettatori d’ogni età, “Aria di libertà” si dimostra un validissimo strumento didattico.

Nota dell’Autore Gian Piero Alloisio

 

CHI È ARIA?

 

Nell’estate del 1944 Mario Ghiglione, quindicenne antifascista genovese, sale in montagna tra i ribelli del Monte Tobbio, ai confini tra Liguria e Piemonte. Sceglie un nome di battaglia che esprime tutto il senso liberatorio della sua scelta: “Aria”. La storia di “Aria” è l’avventura semplice e naturale di un adolescente alle prese con un mondo sconvolto dalla guerra e una patria dominata dall’odio politico e razziale. La sua famiglia non si occupa di politica, non è schierata contro il fascismo, eppure “Aria” matura lo stesso la sua scelta, creando in sé il pensiero critico che gli permette di ribellarsi alla grande bugia del regime in cui ­è stato educato. Durante la battaglia di Olbicella viene fatto prigioniero, picchiato a sangue e costretto ad assistere all’impiccagione del suo migliore amico Giovanni “Pancho” Villa. Miracolosamente scampato all’esecuzione, viene rinchiuso in un castello-carcere a Pavone, presso Alessandria, da cui riesce a fuggire grazie all’aiuto di tre ragazzine e fa in tempo per prendere parte, il 28 aprile, alla liberazione di Alessandria. Il motore della scelta di libertà di “Aria” non è l’ideologia ma la gioventù, per questo la sua storia risulta così avvincente anche per le nuove generazioni.

La vicenda di “Aria”, nominato Cavaliere della Repubblica, tocca tanti luoghi della memoria antifascista: i sabotaggi nelle fabbriche della Valpolcevera, l’eccidio della Benedicta, la vita partigiana sul Monte Tobbio con la Brigata Buranello, la battaglia di Olbicella, le prigioni di Silvano d’Orba e Pavone, la liberazione di Alessandria. Lo spettacolo “Aria di libertà”, scritto da Gian Piero Alloisio, prende il titolo dal libro omonimo di Federico Fornaro che narra e situa storicamente la storia del partigiano Mario “Aria” Ghiglione.

La redazione