PAOLA DI NICOLA E SERENA DANDINI AI MARTEDI’ LETTERARI

Festa Internazionale della Donna

I Martedì  Letterari festeggiano l’8 marzo incontrando il magistrato Paola Di Nicola e la scrittrice Serena  Dandini

Ore 16.30 Teatro dell’Opera del Casinò.

Per l’8 marzo Martedì Letterari  al femminile  con la partecipazione del magistrato romano Paola Di Nicola e della scrittrice autrice, sceneggiatrice   Sabina Dandini in collaborazione con lo Zonta Club,   a confronto le loro esperienze, la loro professionalità per parlare di Legalità, ma anche di rapporti madre e figlia, dell’”allegria dei fallimenti” della leggerezza di riuscire a vivere a scivolo. Nel “futuro di una volta”.

Per il ciclo “la Cultura della legalità” Paola Di Nicola parlerà della sua esperienza giuridica nei tanti casi trattati a fianco di altrettante vittime donne. Lo farà attraverso il suo libro.” : “La giudice, una donna in magistratura” ( 881)

Introducono i magistrati Dott.sa Grazia Pradella e   Dott. Roberto Cavallone.  Nel medesimo incontro  in collaborazione con lo Zonta Club Serena Dandini presenta il libro: “Il futuro di una volta” (Rizzoli). L’incontro è inserito nel piano di Formazione dell’Ordine dei Giornalisti.

Ritornare a riflettere sulla storia delle donne nella magistratura italiana attraverso una vita intrigante e vera significa ritrovare il piacere di pensare senza preconcetti e senza tralasciare nulla. Secoli di pregiudizi hanno visto la donna lontana da certi luoghi e da certe funzioni e ora, passando attraverso i corridoi del carcere di Poggioreale, nulla sembra turbare quel ticchettio di un passo deciso, eppure dentro di sé mille domande si rincorrono, prima fra tutte: cosa penserà l’imputato trovandosi di fronte una donna magistrato? I pregiudizi sono duri da estirpare ma ora, attraverso la voce di Paola Di Nicola, scopriamo il piacere di un vissuto e di un mestiere che abbraccia le vite degli altri in un unico manto che “traveste e nasconde”: la toga. ( dalla Prefazione al libro)

Paola Di Nicola è giudice presso il Tribunale penale di Roma. È esperta, in particolare, in materia di immigrazione, di evasione fiscale e in materia ambientale. Su questi argomenti ha pubblicato diversi provvedimenti che hanno costituito una parte significativa dell’elaborazione giurisprudenziale italiana. È tra le pochissime donne candidate alle primarie del Consiglio Superiore della Magistratura e ha lavorato per ottenere le quote rosa nelle liste per il Csm. Ha ricevuto dall’Istituto dell’Unione europea per l’uguaglianza di genere, la nomina a Women Inspiring Europe 2014 (Donne che ispirano l’Europa 2014). La sua candidatura è stata sostenuta dall’associazione internazionale Time for equality perché “Paola Di Nicola ha il merito di aver rilanciato, dalla sua prospettiva di una giudice normale, come si definisce, una riflessione culturale su temi anche scomodi e spesso rimossi, e di portare avanti, con convinzione, semplicità e sincerità, un’opera di sensibilizzazione quanto mai necessaria alle questioni di genere, al riconoscimento e al superamento degli stereotipi e dei pregiudizi, ostacolo alla piena realizzazione delle potenzialità e dei talenti di ognuno”.

Serena Dandini ha scritto con “Il Futuro di una volta” ( Rizzoli) un romanzo autentico e vitale che, con un umorismo irresistibile, ci mette di fronte alle nostre più intime debolezze. Personaggi tragicomici e strepitosi, pagine piene di ritmo, per raccontare anzitutto un conflitto attualissimo, quello tra due generazioni che non si capiscono ma devono provarci.

C’è un momento preciso della vita in cui, se ti guardi indietro, senti che sei diventato adulto. È l’istante in cui accetti di essere fragile. Laury, quella svolta, non l’ha ancora avuta. A quasi settant’anni si sente una ragazzina assieme al suo gruppo di amici fricchettoni, un mucchio di teste leggere e generose che le hanno riempito la vita. Quel momento non è arrivato neppure per sua figlia Elena, trentasette anni e un anonimo posto da impiegata alla Softy. Dal suo ufficio guarda il mondo a distanza, senza mai abbandonare una dieta a basso contenuto di emozioni. È rimasto fermo allo stesso punto anche Yves, nonostante i continui giri sulla Senna con la sua chiatta. Ogni settimana cena al bistrot della bella Béatrice, per la quale ha un debole da tempo, eppure non ha mai trovato il coraggio di farsi avanti… Cosa hanno capito di se stessi, dopo tanti anni? Forse poco. Ma a volte è il destino a metterti davanti agli occhi quello che sei. Così, quando tutto precipita, Laury non può più fingere di essere la leonessa dei suoi vent’anni ed Elena deve ammettere che ha bisogno dei sentimenti. E Yves, il coraggio per lasciarsi andare, dovrà cercarlo a ogni costo. ( Dalla Prefazione)

Serena Dandini, il cui nome completo è Serena Dandini de Sylva, nasce il giorno 22 aprile 1954 a Roma. Di nobili origini, appartiene alla famiglia dei Dandini de Sylva. Dopo aver frequentato il liceo classico studia per conseguire una laurea in Letteratura anglo-americana presso l’Università La Sapienza di Roma. Lasciato l’ateneo inizia la sua collaborazione con la Rai: non solo conduce programmi televisivi e radiofonici, ma ne è anche autrice. Fra le autrici tv in Italia, Serena Dandini è tra quelle che più hanno sperimentato e innovato il linguaggio televisivo, in particolare quello comico e satirico.

Il debutto nel mondo dei media avviene con le radio “private” per poi approdare alla Rai, dove a Radio Due è ideatrice di diversi programmi e inizia la sua attività di autrice realizzando radiodrammi e sceneggiature originali, tra le quali va ricordata “La vita di Mae West”.

Nel 1988 stringe un sodalizio artistico con Valentina Amurri e Linda Brunetta: insieme partono alla conquista di Rai Tre: il programma che ottiene presto un grande successo si chiama la “Tv delle ragazze”, e costituisce il primo laboratorio di comicità al femminile; lo show fa emergere nuovi talenti come Cinzia Leone, Francesca Reggiani, Sabina Guzzanti, Angela Finocchiaro, Lella Costa e molte altre ancora. Sulla scia del successo delle due edizioni della trasmissione, è la volta di “Scusate l’interruzione”, una sperimentazione comica che porta in seguito alla creazione del fortunato programma “Avanzi”.  Approda poi in prima serata con “Tunnel”, uno show comico in grande stile con band e ospiti internazionali. Nel 1995 presenta il Dopofestival di Sanremo, insieme a Pippo Baudo, un’esperienza che lei definisce estrema: “Ma che una volta nella vita vale la pena fare. Una volta.”Passa a Rai Due nell’anno 1997 con il “Pippo Chennedy Show”, ancora un programma firmato Dandini-Guzzanti: nelle due ore di diretta si alternano momenti di comicità surreale alla satira più pungente. Ancora una volta lo show lancia memorabili personaggi e tormentoni. Parallelamente alla passione per la satira, Serena Dandini coltiva da sempre l’amore per il cinema, realizzando diversi programmi sull’argomento.

Al 1999 risale il sodalizio con Gino & Michele, noti autori comico-satirici, con i quali realizza e scrive per Italia1 “Comici”. Nel 2000 ritorna su Raidue con “L’ottavo nano”, firmato con Corrado Guzzanti,

Dal 2001 è direttore artistico del Teatro Ambra Jovinelli Dal 2004 conduce su Raitre il suo primo talk-show, “Parla con me”, ideato con il giornalista Andrea Salerno. Tra le incursioni comiche di Dario Vergassola e quelle musicali della Banda Osiris, al centro del programma c’è un divano rosso dove gli ospiti si alternano parlando di filosofia, cinema, musica letteratura e attualità.

Nel 2011 esordisce come scrittrice pubblicando il libro dal titolo “Dai diamanti non nasce niente – Storie di vita e giardini”, in cui compie un giro del mondo attraverso fiori, piante, vivai ma anche tra ricordi personali e storie d’amore per il giardinaggio. Torna in tv all’inizio del 2012 su La7, con il programma “The Show Must Go Off”: nel suo salotto oltre all’immancabile Vergassola, si sono anche gli amici di Elio e le Storie Tese.

Il 15 marzo nel teatro dell’Opera del Casinò torna  La grande tradizione della terra In collaborazione con i Ristoranti della tavolozza   “A tavola tra cultura e storia”.

Partecipano Barbara Ronchi della Rocca, Alessandra Cavalli nei panni di Miss Bonton e Stefano Bicocchi in arte  “Vito” . Intervento musicale di  Marisa Fagnani. Introduce Claudio Porchia, Presidente dell’Associazione “I ristoranti della Tavolozza”.

La redazione