MICHELA MARZANO AI MARTEDI’ LETTERARI

Michela  Marzano ai Martedì Letterari

presenta il libro “Papà, Mamma e Gender” ( Utet)

 

Il 3 marzo, eccezionalmente il giovedì alle ore 16.30 in sala Privata, l’on. Michela Marzano presenta il libro “Papa, Mamma e Gender” (Utet) . Partecipa il Dott. Matteo Moraglia,  editor della casa editrice Leucotea. L’incontro è stato inserito nel piano di Formazione dell’Ordine dei Giornalisti.

 

( dalla presentazione al libro)

Le discriminazioni e la violenza contro le donne e le persone omosessuali e transessuali sono oggi, almeno a parole, unanimemente condannate in Italia. Una frattura profonda divide invece il Paese quando si discute dei mezzi per combattere questi mali. Al centro del durissimo dibattito c’è la cosiddetta “teoria del gender”. Da un lato, i sostenitori sentono tutta l’ingiustizia di una società in cui una persona può ancora essere considerata inferiore a causa del proprio diverso orientamento sessuale, del proprio sesso, della propria identità di genere. Dall’altro, gli oppositori vedono nella teoria una pericolosa deriva morale, il tentativo di scardinare i valori fondamentali del vivere umano. È una questione sulla quale esiste, come diceva il cardinale Martini, un “conflitto di interpretazioni” perché ha a che fare con “le caverne oscure, i labirinti impenetrabili” che ci sono dentro ognuno di noi.

Sulla questione, Michela Marzano fa convergere la luce – a tratti incandescente – di tutta la sua passione, sensibilità e intelligenza. Raro esempio di “filosofa pubblica”, spiega nitidamente al lettore la genesi e le implicazioni dell’idea di gender e, senza mai rinnegare le sue radici cattoliche, decostruisce le letture spesso fantasiose che ne danno oggi molte associazioni religiose. Soprattutto, come sanno i suoi lettori, non esita mai a mettersi in gioco direttamente, raccontando se stessa e identificandosi nell’esperienza di chi ha vissuto da vittima innocente il dramma dell’esclusione.

 

Michela Marzano

 

(Roma, 1970) ha studiato alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove ha conseguito un dottorato di ricerca in Filosofia. È autrice di numerosi saggi e articoli di filosofia morale e politica. In Italia ha pubblicato, tra gli altri, Estensione del dominio della manipolazione (2009), Sii bella e stai zitta (2010), Volevo essere una farfalla (2011), Avere fiducia (2012), Il diritto di essere io (2014). Professore ordinario all’Université Paris Descartes, dirige una collana di saggi filosofici per le Edizioni PUF e collabora con “Repubblica” e “Vanity Fair”. Attualmente è deputato del Parlamento italiano.

 

ANSA) – ROMA, 24 OTT – MICHELA MARZANO, PAPA’, MAMMA E GENDER (UTET). Un “alieno che si intromette nelle relazioni umane. Uno spauracchio che dovrebbe portare confusione”. In questo è stato trasformato il cosiddetto “gender” spiega all’ANSA la filosofa Michela Marzano che “per riaprire il dialogo ed evitare contrapposizioni” ha scritto ‘Papà, mamma e gender’ (Utet), un saggio che mostra come si stiano facendo passi indietro anzichè in avanti sulla questione del sesso, del genere e dell’orientamento sessuale e come l’amore non abbia né sesso né genere. …

“E’ necessario fare chiarezza e contrastare le discriminazioni. Siamo pieni – dice la Marzano – di stereotipi che rendono la vita molto difficile. La confusione è stata creata da chi si oppone al fatto che ragazzi e ragazze siano uguali. E quando parliamo di uguaglianza lo facciamo in termini di valore e dignità. Si è cominciato a parlare di gender come ideologia per tornare indietro di decenni, per difendere una visione molto semplicista del mondo: bene-male, omosessuale-eterosessuale, dove tutto è da una parte o dall’altra”.
Muovendosi dal presupposto che le sterili contrapposizioni di fatto finiscono col danneggiare i più fragili, la Marzano parte dall’analisi di due video delle associazioni ProVita e Manif Pour Tous Italia diffusi su social network, mailing list, chat e whatsapp, che sono diventati virali fra i genitori italiani, per parlare poi dell’esperienza personale nel capitoletto ‘Le cose della vita’. “Si sente parlare della ‘teoria gender’ ma non esiste una sola posizione, esistono studi di genere che hanno posizioni molto diverse. Le più differenzialiste che sostengono la netta differenza tra uomo e donna e all’opposto la ‘queer teory’ che nega ogni forma di differenza e dualismo”. Nel video di ProVita troviamo un bimbo che torna a casa sconvolto perchè “a scuola – dice la mamma – hanno fatto una lezione di educazione sessuale basata sulla teoria gender” e in quello dell’Associazione Manif Pour Tous Italia si sottolinea “non vogliamo una scuola che confonda i bambini” per concludere “lasciate che le ragazze siano ragazze. Lasciate che i ragazzi siano ragazzi”.
“Sono – sottolinea la Marzano – messaggi angosciosi. Gli attacchi vengono da chi ha una visione semplicista del mondo mentre è nella complessità che si prendono in considerazione le sfumature della vita. Sono molto bravi a organizzarsi quelli che dicono cose come state attenti c’e’ un gruppo di persone che vuole distruggere la famiglia mettendo in pericolo i nostri figli. Siamo in un’epoca di estremismi”. La Marzano – che ha più volte spiegato come la sua filosofia cerchi di “essere un pensiero incarnato che parte all’esperienza personale” – ha voluto raccontare anche quello che è successo a suo fratello omosessuale. “Vorrei evitare che altri bambini vivano quello che è successo a mio fratello da piccolo perchè era considerato omosessuale. Tante cose allora non si sapevano, oggi si sanno e perchè si deve tornare indietro? E’ importante – sottolinea la filosofa – educare alla differenza fin da piccoli.
Anche alla propria differenza”. Tutto per la Marzano, “si basa sull’educazione. Se non partiamo dall’educazione non riusciremo mai ‘a riparare il mondo’ come dicono i filosofi anglosassoni.
Questo libro vorrei fosse uno strumento usato da insegnanti e genitori per difendere le proprie posizioni. Ma è rivolto anche ai ragazzi che sono i primi ad averlo letto”. La filosofa sta “dalla parte di tutti i bambini. “Dal punto di vista legislativo, nella riforma ‘buona scuola’ c’e’ una riga in cui si parla della necessità di insegnamenti che combattano discriminazioni e violenze di genere ma è tutto da costruire.
Spero si introduca. Uno dei motivi per cui ho scritto questo libro è perchè spero che non si chiuda questo capitolo prima ancora di aprirlo…”

Il prossimo appuntamento con i  Martedì Letterari è per l’8 marzo, festa della Donna. Alle  ore 16.30 nel  Teatro dell’Opera per il  Ciclo:”La Cultura della legalità”  il magistrato  Paola Di Nicola presenta il libro : “La giudice, una donna in magistratura” ( 881)

Introducono i magistrati Dott.sa Grazia Pradella e   Dott. Roberto Cavallone.  Nel medesimo incontro  in collaborazione con lo Zonta Club Serena Dandini  presenta il libro: “Il futuro di una volta” (Rizzoli).

La redazione