Piero Bianucci presenta il suo libro ai Martedì Letterari

Per ricordare “ 2015  l’anno internazione della luce ai Martedì Letterari

Domani  19 maggio 2015 nel teatro dell’Opera ore 16.30 i Martedì Letterari ricordano  il 2015 anno internazionale della Luce con lo scrittore, editorialista scientifico de “la Stampa”  Piero Bianucci e il suo libro:” Vedere. Guardare. Dal microscopio alle stelle viaggio attraverso la luce” (Utet). Proiezioni di documenti . Partecipa la scuola Ottorino Respighi.

Inaugurazione alle ore 16.00 della mostra fotografica di Mario Pelillo in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti Sanremo. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico sino al 30 maggio dalle ore 15.00 alle 24.00 in sala Hall. Uno stupendo percorso nelle  “Memorie di viaggio” di un “esploratore di cuori e di immagini” che conduce alla  ricerca di emozioni trasformate in volti e paesaggi.

Vedere, guardare.

Dal microscopio alle stelle, viaggio attraverso la luce

UTET, in libreria dal 20 gennaio 2015

“La luce, colta lì dove sorge, è di una purezza ineguagliabile, onnicomprensiva, incomprensibile” Luca Parmitano, astronauta.

(dalla voce “spazio”, Vocabolario Zingarelli 2015, Zanichelli)

“L’ONU ha proclamato il 2015 “Anno Internazionale della Luce”. Ho pensato che fosse il caso di salutarlo con un libro. Perché alla luce dobbiamo tutto, a cominciare dalla vita sulla Terra. Ecco sette buoni motivi per festeggiare l’Anno della Luce.

•La vita esiste grazie alla fotosintesi, il meccanismo delle piante che trasforma la luce in sostanze nutrienti.

•La luce ci ha svelato l’origine dell’universo e la composizione delle stelle.

•Non avremmo Internet senza raggi di luce incanalati in fibre ottiche.

•La luce solare ci regala le energie rinnovabili – fotovoltaica, eolica, idroelettrica.

•E’ stupefacente la molteplicità di occhi inventati dalla natura per catturare la luce.

•Formidabili sono i telescopi e i microscopi inventati per potenziare la vista.

•E’ la luce a permetterti di leggere queste righe.

Ma attenzione: solo lo 0,5 per cento dell’universo emette luce. La lezione del buio, cioè del restante 99,5 per cento, è ancora tutta da imparare.

Dalla percezione visiva ai grandi misteri del macrocosmo e del microcosmo, “Vedere, guardare” accompagna i lettori tra curiosità ed enigmi: le frontiere dell’astronomia e dei super-microscopi, le reazioni dei pesci di fronte a un’illusione ottica, le ricerche sulla fotosintesi artificiale, il sogno del teletrasporto, la scoperta di un terzo occhio umano, gli esperimenti sull’influsso della luce nel “risveglio” dal coma.

Insomma: un invito a vedere, anzi a guardare, l’universo in una chiave nuova, scoprendo l’importanza della luce in ogni ambito della vita dell’uomo e del cosmo.” ( Piero Bianucci)

Scrittore e giornalista scientifico, Piero Bianucci è editorialista a “La Stampa”, quotidiano dove per 25 anni ha diretto il settimanale “Tuttoscienze”, e collabora con la radio-tv italiana e svizzera.

Ha scritto una trentina di libri di divulgazione dedicati all’astronomia, alla questione energetica, alle scienze della Terra, alle telecomunicazioni e alle tecnologie di uso quotidiano.

Già docente a contratto di Comunicazione scientifica all’Università di Torino, ora insegna in un Master post-laurea dell’Università di Padova.

Dal 1985 organizza mostre scientifiche e “GiovedìScienza”.

Nel 2010 ha curato i testi del Museo Lombroso di antropologia, riaperto a Torino dopo molti anni di abbandono.

Sempre a Torino nel 2011 ha progettato e realizzato il museo interattivo per bambini “XKE’-Laboratorio della curiosità”.

Nel 1992 la International Astronomical Union ha assegnato il suo nome al pianetino 4821.

Cura il mensile “BBC Scienze”, edizione italiana della rivista inglese, e il mensile “le Stelle”, fondato da Margherita Hack.

Nel gennaio 2015 ha pubblicato “Vedere, guardare. Dal microscopio alle stelle, viaggio attraverso la luce” (UTET).

 

UN ASSAGGIO

C’era una volta, 5 miliardi di anni fa, una nebulosa, una delle tante sparse nella Via Lattea, la nostra galassia. Forse per l’innesco dato dall’esplosione di una supernova, la nube di gas e polveri incominciò a collassare, prima lentamente poi sempre più fretta, fino a quando il calore sviluppato dalla compressione gravitazionale raggiunse i 15 milioni di gradi, e allora si accese una stella: il Sole. La sua luce rischiarò i resti della nebulosa addensati in pianeti, alcuni rocciosi, altri fatti soprattutto di gas. Il terzo pianeta roccioso in ordine di distanza dal Sole aveva un ambiente adatto alla vita.

L’occhio che esplorarono Alhazen, Keplero, padre Scheiner e poi tanti altri scienziati è il punto d’arrivo (provvisorio) di un dialogo che su questo pianeta luce e materia iniziarono miliardi di anni fa sotto la regia della fisica e della chimica. Uno dei primi risultati del dialogo fu la fotosintesi, ed è rimasto il più importante.

Il 26 maggio ore 16.30 nel teatro dell’Opera chiusura della stagione primaverile dei Martedì Letterari con Maria. Una donna importante e preziosa per il Cristianesimo e per l’Islam. Relazionano S.E. Mons. Antonio Suetta, Vescovo della Diocesi di Ventimiglia -Sanremo e Imam Yahya Pallavicini, Vicepresidente della Comunità religiosa Islamica Italiana.

Sanremo, 17 maggio 2015

La redazione