SANREMO “NOME AL TAVOLO BLACK JACK”

MARINO MAGLIANI RICORDA VALTER BINAGHI CON IL LIBRO :

” NOME AL TAVOLO BLACK JACK”

PER UNA SERA CON I MARTEDI LETTERARI

15 LUGLIO ORE 21.00 TEATRO DELL’OPERA

Il 15 luglio ore 21.00 Teatro dell’opera nell’ambito della rassegna estiva “Una sera con i Martedì Letterari” lo scrittore Marino Magliani,  illustrerà il libro “Nome al tavolo Black jack “ (collana Corsari) di Valter Binaghi. Partecipano il giornalista di Avvenire, Alessandro Zaccurri, l’attore Eugenio Ripepi, l’editor Antonio Paolacci. Presenza musicale della scuola Ottorino Respighi. Presenza teatrale finale della compagnia Back Stage.

“Sposto denaro, eccedenze ma non solo, stronco dinastie di laboriosi e creo altrove insperate fortune. Si può dire che collaudo l’efficienza del marchingegno sottoponendolo a improvvisi stress. O che lubrifico, come preferite. Introduco tra i noiosi fattori della crescita economica elementi di nobiltà: il culo e il talento. Sono il Clinamen di Epicuro e la Virtù di Machiavelli. No, non faccio il promotore finanziario. Sono un giocatore di professione, nome al tavolo Blackjack”

L’ultimo romanzo di Valter Binaghi, scomparso lo scorso luglio dopo una lunga malattia. Una delle sue opere migliori e più rappresentative.

Scritto con la consulenza di un vero giocatore di professione, Nome al tavolo Blackjack è un thriller in piena regola ambientato nei casinò : la storia di un giocatore d’azzardo che si ritroverà a indagare su uno strano omicidio, ma scoprirà che per risolvere il mistero dovrà prima fare i conti con se stesso…

Dalla Introduzione di Antonio Paolacci

Il romanzo che avete tra le mani è l’ultimo di Valter Binaghi. All’inizio dell’estate del 2013 fu lui stesso a dirmelo per telefono:” Questo sarà il mio ultimo libro.” Era il suo modo di comunicarmi quanto si fosse aggravato.

.. Il 12 luglio 2013 ho perso un amico. Raccogliere le forze per  l’editing definitivo del suo ultimo libro non è stato facile.  Quando ci sono riuscito ho verificato quanto già sapevo, ovvero che il testo meritava di non essere toccato: quello che leggerete è il romanzo che l’autore voleva senza nessuna modifica. Per scriverlo Binaghi ha collaborato con un vero giocatore d’azzardo professionista, che chiedendo di restare anonimo, gli ha fornito informazioni tecniche e forse alcuni aneddoti rientrati in qualche forma nella trama.

Valter aveva la voce del bluesman e l’immaginazione limpida dell’artista, ma era anche un insegnante e un uomo capace di mostrarsi serio e riflessivo. La sua scrittura è in equilibrio costante tra cuore e cervello sempre attenta alla musicalità e al ritmo ma mai paga della sua qualità formale…

… il gioco d’azzardo nelle mani di Binaghi non poteva rimanere semplice ambientazione è un mezzo potente come un’allegoria, un modo per disegnare una società e i suoi individui per riflettere sulle nostre scelte passate e future.

“Barare è lavoro” dice a un certo punto BlackJack, il giocatore: “Solo il rischio è libertà.”

Valter Binaghi (14 luglio 1957 – 12 luglio 2013) è stato insegnante, musicista e scrittore. Negli anni Settanta si è occupato di controcultura e movimenti giovanili come redattore della rivista “Re Nudo”. Tra i suoi libri ricordiamo: La porta degli innocenti (Dario Flaccovio, 2005); I tre giorni all’inferno di Enrico Bonetti cronista padano (Sironi, 2007); Devoti a Babele (Perdisa Pop, 2008); Ucciderò Mefisto (Perdisa Pop, 2010); Johnny Cash, The Man in Black, con Francesco Binaghi (Arcana, 2010); La sposa nera (Senza Patria, 2010); Dieci buoni motivi per essere cattolici, con Giulio Mozzi, prefazione di Tullio Avoledo (Laurana, 2011); Melissa, la donna che cambiò la storia (Newton Compton, 2012). E’ uscito dopo la sua morte “Nome al tavolo Blackjack”. 2013.

Con questo accattivante thriller termina la prima edizione della rassegna “Una sera con i Martedì Letterari”

L’appuntamento con i Martedì Letterari è invece per la stagione autunnale il 7 ottobre alle ore 16.30.

Sanremo, 11 luglio 2014.

La redazione